“I 5S non li voteranno più nemmeno i parenti stretti”
Estratto dell’editoriale di Marco Travaglio – Il Fatto Quotidiano del 25/07/2021 dal titolo ”GIGGETTO IL DRAGHETTO” – “Io non credo che sia irragionevole discutere della riforma della giustizia e dire che va migliorata, lo dicono i magistrati e lo diciamo anche noi. È irragionevole fare una battaglia ideologica per cui le riforme di tutti gli altri non sono buone perché le presentano gli altri e l’unica buona è la nostra. Questo è un salto che stiamo facendo in questa fase”. Leggo e rileggo questa frase di Luigi Di Maio alla festa di Articolo 1 e non ci capisco niente. Capirei tutto se qualcuno avesse detto che la “riforma” Cartabia non va bene perché non l’ha proposta il M5S. Ma non risulta. Tutti i magistrati e giuristi (ma anche avvocati) degni di questo nome dicono che la “riforma” uccide con l’improcedibilità almeno 150 mila processi d’appello in corso e chissà quanti in futuro; nega agli innocenti condannati in primo grado il diritto di essere assolti in secondo; nega alle vittime che han visto condannare il colpevole in primo grado il diritto di avere giustizia ed essere risarcite; lascia impuniti centinaia di migliaia di colpevoli solo perché, tra le sentenze di primo e secondo grado, sono trascorsi 2 anni e 1 giorno; calpesta l’obbligatorietà dell’azione penale e l’indipendenza della magistratura (articoli 104 e 112 della Costituzione) affidando al Parlamento il potere di dettare alle Procure le priorità sui reati da perseguire e da ignorare.Cos’ha da dire Di Maio su questi dati oggettivi, tutt’altro che “ideologici”? Come pensa di “migliorare” questa schifezza? Mandando al macero “solo” 50 mila o 100 mila processi anziché 150 mila? […]
[…] Di Maio, D’Incà e Patuanelli, se vogliono sperare che il premier e la Guardagingilli scendano a più miti consigli e che gli elettori tornino a votare i 5Stelle anziché inseguirli coi forconi. Se invece nessuno mette in gioco la poltrona, la mediazione di Conte è destinata alla disfatta. I 5S non li voteranno più nemmeno i parenti stretti e, quel che è più grave, andranno in fumo centinaia di migliaia di processi. Anni fa furoreggiava il cartoon di un draghetto allergico al fuoco che sognava di fare il pompiere. Ma si chiamava Grisù, non Luigi.
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