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25/07/21

Qualcuno deve spiegarmi una cosa: se (com'è in effetti) il governo Draghi è nato praticamente con le caratteristiche di un governo di scopo, per gestire la pandemia, approntare e presentare il Recovery plan; un governo di unità nazionale che (come prevede la logica) non doveva mettere in campo nulla di divisivo; perché, da un certo momento in avanti, ha cominciato a proporre provvedimenti invece fortemente divisivi,

 Qualcuno deve spiegarmi una cosa:



se (com'è in effetti) il governo Draghi è nato praticamente con le caratteristiche di un governo di scopo, per gestire la pandemia, approntare e presentare il Recovery plan; un governo di unità nazionale che (come prevede la logica) non doveva mettere in campo nulla di divisivo; perché, da un certo momento in avanti, ha cominciato a proporre provvedimenti invece fortemente divisivi, ispirati tutti da una parte sola (la destra) e, soprattutto, una riforma che è chiaramente contro i principii del partito di maggioranza relativa? Una riforma agli antipodi della Bonafede e che aggrava, addirittura, la situazione preesistente alla Bonafede?
Non lo ha chiesto l'Europa che, anzi, aveva giudicato la Bonafede in linea con i dettami europei e se n'era dichiarata soddisfatta. l'Europa chiedeva una riforma del procedimento civile e non di quello penale. Peraltro, questa schiforma allontana gli investimenti stranieri, non li avvicina, esclude, con la improcedibilità in appello, giustizia per le parti lese e, quindi, eventuali risarcimenti (immaginiamo se gli stranieri vengono ad investire nel paese delle mafie, con una legge così).
La stessa Cartabia dichiarò, al principio del suo incarico, che una riforma della Bonafede non era in calendario. Draghi lo disse nel suo discorso di insediamento. Affermando che una eventuale riforma avrebbe toccato il procedimento civile.
Poi arriva 'sta cosa, che diventa questione di vita o di morte per Draghi, che, addirittura, minaccia le dimissioni se qualcuno avesse votato contro. E la difende contro il parere di tutti, inclusi CSM, Europa, giudici antimafia. Perfino contro il parere di uno dei difensori di Andreotti, degli imputati del processo Enimont e dello stesso Berlusconi.
Draghi non è stato chiamato per fare queste merde. Non ha ricevuto un incarico politico puro. Ha ricevuto un incarico per costituire un governo di larghe intese, di unità nazionale con lo scopo di affrontare l'emergenza sanitaria ed, insieme, approntare il Recovery Plan. Anche quelli in fin di vita sanno che un governo con queste caratteristiche, deve unire non dividere.
Draghi, invece, si sta impegnando con tutto sé stesso a dividere. Chi si ostina a vederlo al di sopra delle parti, non ha capito un cacchio: Draghi è dentro fino al collo. Se non sono prove tecniche di regime volte ad eliminare Conte ed il Movimento, qualcuno mi dica cosa siano. Urge quindi, un'operazione di chiarezza, che riaffermi e consolidi la posizione del Movimento e stani, finalmente chi nello stesso Movimento sta remando contro di Conte. Se Draghi pone la fiducia è un segnale chiaro di rottura, contro il Movimento, contro il suo attuale leader e, soprattutto, contro il progetto che Conte sta guidando. Se pone la fiducia senza variazioni alla schiforma, il Movimento dovrà votare contro. A quel punto ci sarà la conta e vedremo chi ci sarà. Però giungeremo finalmente ad un punto di terra ferma, che ci consentirà di riorganizzarci, fuori dalla palude in cui siamo adesso. Se ci sarà un voto di fiducia da parte del Movimento, fra 15 o 20 giorni, o dopo le vacanze, Draghi inventerà un'altra cosa, ci sarà un altro tranello e, questa volta sarà mortale. E, ormai è storia, in Parlamento c'è una maggioranza senza i 5 stelle con il PD che voterà qualunque cosa. Almeno mettiamoli in condizioni di sputtanarsi.
Giancarlo Selmi

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