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25/04/17

Picierno vs Di Maio, figlio del boss La Torre: "Il post pro-M5S? Io anticamorra, chiedano scusa"

GIANNA NANNINI: Hey Bionda ti piace far I'americana hai due fucili nei blue-jeans dirigi con la cerbottana fai morire meglio tu.



Ti piace il colpo di cannone
nei film che vedi alla tv?
Prendi la mira in mezzo al cuore
dal sottomarino blu.

Ti piace far I'americana
hai due fucili nei blue-jeans
dirigi con la cerbottana
fai morire meglio tu.

Scende dalle minigonne
L'uniforme dei marines
senti cantano le donne
sei irresistibile.

Ti place il fuoco in mezzo al mare
tu mi sorprendi vado giu.
Ti infili i guanti del potere
fai morire in fretta tu.

Scende dalle minigonne
l'uniforme dei marines
senti cantano le donne
sei l'irresistibile.

Bionda con quale bomba
bionda ci colpirai?
Bionda che sei una bomba
bionda che 'specie' sei?

Ti piace il corpo militare
conti le stelle su e giu
sei tutta da disinnescare
fai moirire peggio tu.

Non perdi mai il tuo sangue freddo
programmi la tua strategia
giure con l'arma del rossetto
non serai mai amica mia.

Scende dalle mimigonne
L'uniforme dei marines.
Senti cantano le donne
sei l'irresistibile.

Bionda con quale bomba
bionda ci colpirai? . . .

Bionda con quale bomba
bionda ci colpirai? . . .
Bionda di quale guerra
bomba per quale amore

Bionda che sei una stronza
bionda che 'specie' sei?
bionda che 'specie' sei?
Writer(s): Gianna Nannini, Igor Campaner

era nazionale alitalia, poi è diventata un grosso affare con i soldi dello stato e mò ancora soldi nostri?

era nazionale alitalia, poi è diventata un grosso affare con i soldi dello stato e mò ancora soldi nostri,ma la liquidino e via e senza soldi dello stato, che cacchio,una vita a lavorare e per paraculi, non dò colpa ai dipendenti,ma a chi l'ha gestita malamente, adesso è privata e se la deve cavare da sola come tutti gli altri,intervenga l'europa, altra associazione a delinquere ci fotte 20 miliardi l'anno, poi noi ci pigliamo la merda dell'unione, dai migranti a ditte fallite, e basta, con questi governi fantocci di poteri forti e mafie, basta, voglio votare, voglio un governo a 5 stelle


http://www.ilfattoquotidiano.it/2017/04/25/alitalia-dal-governo-rammarico-e-sconcerto-per-il-no-dei-lavoratori-al-piano-il-sindacato-usb-lalternativa-e-la-nazionalizzazione/3542551/


Intanto, al di là delle incognite che questa scelta pone, l’Usb-Unione Sindacale di Base gongola per il risultato e chiama in causa la politica: “Si riaprano subito i negoziati; l’alternativa al commissariamento è la nazionalizzazione, ora si esprima anche la politica”. E ancora: “I lavoratori dopo 20 anni di sacrifici dicono no al governo, all’azienda e a Cgil, Cisl, Uil, Ugl, Anpac e Anpav – afferma Usb in una nota – Un dato eccezionale sotto tutti i punti di vista. La bocciatura della pre-intesa conferma appieno la nostra linea politica e, pertanto, ribadiamo al Governo la nostra ferma richiesta di continuare i negoziati che, per quanto ci riguarda e a ragione, non avevano raggiunto un esito soddisfacente. Adesso si rispetti la volontà dei lavoratori”. 


Alitalia, dal governo “rammarico e sconcerto” per il no dei lavoratori al piano. Usb: “Alternativa? Nazionalizzare”

Alitalia, dal governo “rammarico e sconcerto” per il no dei lavoratori al piano. Usb: “Alternativa? Nazionalizzare”
ECONOMIA

io non festeggio il 25 aprile. ma che vuoi festeggiare, liberati e occupati,servi da sempre


siamo messi in mezzo al mare e non ci mollano, ci succhiano sangue, voglio un governo a 5 stelle e fanculo america


Regina Catambrone, l’ereditiera miliardaria maltese fondatrice di Moas, finta Ong impegnata nel prelevare clandestini in Libia per vomitarli in Italia. In collaborazione con l’amico Renzi e le coop del PD. E’ tutta una filiera.

Regina Catambrone, l’ereditiera miliardaria maltese fondatrice di Moas, finta Ong impegnata nel prelevare clandestini in Libia per vomitarli in Italia. In collaborazione con l’amico Renzi e le coop del PD. E’ tutta una filiera.

Il perchè poi portarli tutti in Italia quando ci sono coste più vicine è un mistero,altrimenti non si capirebbe se nonché il fatto di dare lavoro a malavitosi in collegamento con i partiti di governo,altrimenti non si spiega proprio.
Prendi una cartina e vedi che le coste vicino alla Libia sono Malta, Spagna,Francia e poi i paesi costieri del nord Africa, ma a noi spetta pigliarceli, poi non sono profughi per il 90%, cioè è traffico di mafia, altro che ,io la vedo così

http://espresso.repubblica.it/attualita/2015/04/23/news/regina-catambrone-salva-i-profughi-con-la-sua-nave-e-dice-bombardare-i-barconi-non-serve-1.209302


Regina Catambrone 
salva i profughi con 
la sua nave. E dice:
 'Bombardare i barconi
 non serve'
Parla l'imprenditrice calabrese, residente a Malta, 
che con il suo 'My Phonix' ha già tratto in salvo dalle 
acque del Mediterraneo oltre duemila persone. 
Sull'ipotesi di intervento valutata dal governo Renzi dice:
 "Serve un'altra operazione come 'Mare Nostrum',
 e bisogna agire sulla politica dei paesi africani"


Regina Catambrone salva i profughi con la sua nave. E dice: 'Bombardare i barconi non serve'
“Se la soluzione per il governo italiano alle stragi dei migranti, si limita alla distruzione dei barconi nelle coste libiche, sarà poco utile. Spero che l’Italia insieme con l’Europa vorrà anche occuparsi della crisi politica nei paesi del nord Africa”. Queste sono le parole di Regina Catambrone, imprenditrice calabrese che da anni vive e lavora nel campo assicurativo a Malta. Una donna molto elegante, sposata con un business man italo-americano. I due a maggio partiranno con la loro imbarcazione di 40 metri (My Phoenix) ristrutturata per operazioni di salvataggio per migranti nel Mar Mediterraneo.

Con un equipaggio di venti unità tra medici e soccorritori, fra agosto e ottobre del 2014, hanno salvato 2.729 persone. E’ la prima nave privata per la ricerca e il soccorso dei migranti. Due droni fanno parte dell’equipaggiamento. Oltre ai droni, la My Phoenix è equipaggiata anche di due gommoni a scafo rigido per approcciare i natanti in difficoltà. Nella prima missione, la collaborazione con Mare Nostrum è avvenuta sulla base di un accordo informale, “quest’anno con Triton non sappiamo se e come potremmo cooperare. Vedremo una volta in mare”. Racconta la Catrambrone. A maggio nel loro gruppo di lavoro saranno presenti anche 4 medici di Msf (Medici senza frontiere). Viene da chiedersi chi sovvenziona questa operazione? Presto detto, grazie alle donazioni private, metà delle quali pare che arrivino da cittadini tedeschi oltre che da investimenti personali della famiglia Catambrone.
VEDI ANCHE:
 Naufragio
Così gli scafisti comprano e vendono i migranti Milioni di dollari verso le casse dell'Is

Per il procuratore di Palermo, Franco Lo Voi, è necessario seguire quella montagna di denaro per mettere in ginocchio un sistema criminale perfetto. I sospetti sui contatti tra gli schiavisti e le"istituzioni" locali libiche

In questi giorni il premier Matteo Renzi e il ministro degli Interni Angelino Alfano, a seguito dell’ennesima strage in mare che ha causato la morte di centinaia di persone hanno usato dei toni molto aspri sulle modalità di intervento per contrastare la tratta. “L’obiettivo è affondare i barconi degli scafisti, impedire che partano. Noi da soli non possiamo farlo ed è in corso un negoziato con Onu e Ue per avere, in un quadro di legalità internazionale, l'autorizzazione a questo intervento”, ha dichiarato il ministro Alfano. Anche il commissario europeo dell’immigrazione Dimitris Avramopoulos segue la scia del ministro. “Cattureremo e distruggeremo ogni imbarcazione che i nuovi contrabbandieri d’anime usano per attraversare i confini esterni dell’Unione”. Intanto oggi dal Consiglio Europeo straordinario si dovranno trovare delle soluzioni pratiche al di là delle dichiarazioni politiche.

L’ipotesi di colpire le imbarcazioni usate per i viaggi verso le coste italiane lascia però numerose perplessità. La stessa presidente della Camera Laura Boldrini davanti alle telecamere dei giornalisti, giorni fa ha dichiarato: “Che vuol dire affondare i barconi degli scafisti? Per farlo bisogna avere l'autorizzazione del Paese in cui sono presenti e a chi si chiede in Libia questa autorizzazione?”.


“La nostra organizzazione, Moas (Migrant Offshore Aid Station) non ha mai preso posizioni politiche e continuerà a farlo. Salvare vite mane non ha colori ne appartenenze. Anche il recupero soltanto di una persona vale la pena del viaggio” racconta all’Espresso Regina Catambrone “D’altronde anche io e mio marito siamo dei migranti molto più fortunati. Lui ha lasciato New Orleans, io la Calabria".

Per l’imprenditrice calabrese “non esiste una bacchetta magica al problema dei morti in mare. Ma ciò che vediamo in mare non è altro che il risultato dei conflitti politici nei territori africani. E’ lì che l’Europa dovrebbe agire. Non dimenticando che un’altra operazione come quella di Mare Nostrum è indispensabile per salvare più vite umane. E’ un errore chiamare chi scappa dalle guerre migranti. Si chiamano rifugiati politici. Ad oggi quanti ottengono asilo?”.

24/04/17

cazzari a confronto

L'immagine può contenere: 2 persone, persone che sorridono, sMS

Adinolfi fa anlisi politica e dice che Macron è gay.un Adinolfi lo abbiamo solo noi,uno che pensa ai cazzi degli altri e non vede che la ciccia gli sta divorando il cervello

certo che un Adinolfi lo abbiamo solo noi,uno che pensa ai cazzi degli altri e non vede che la ciccia gli sta divorando il cervello, e le tv di stato la RAI che lo ospita come fosse la bibbia cioè, può non piacere che una donna possa avere un maschio giovane accanto,ma ci sono uomini che hanno donne giovanissime accanto e nessuno ha detto mai niente, dove sta lo scandalo, che lui sia gay e usa lei come paravento e sono cazzi loro, che lui sia bisex,cioè ha lui e lei , ma a me che ne viene, non me ne frega na cippa, ossia se la cosa tratta la pedofilia, lo schiavismo sessuale, insomma se c'è violenza ,allora si mi indigno e faccio caciara,ma se è omosessuale o non lo è, o se è bisessuale sono affari loro.
Invece mi interessa che politiche farà, e cosa noi faremo, questo si che mi importa,ma gli Adinolfi da noi sono sempre in tv a blaterare,  anche se  lo sanno i nostri tecnici, direttori ecc in rai che a noi del popolo non ce ne frega nulla,ossia a qualche vecchietta magari per passare il tempo,io la tv non la reggo più, questo mi ha fatto bene alla salute, vado a camminare o in bici,sono dimagrita e è pure sparito il diabete, così la mia tv è sempre spenta,mi sa che dovrò dare disdetta , e non pagare il canone, che lo pago a fare, LA TV NON LA VEDO, VISTO L'OFFERTA DI DEMENZA CHE MI PROPINA,MICA SO' FESSA


Chirurgo in Inghilterra. "In Italia durante la specializzazione non tocchi il bisturi. E i giovani devono sempre aspettare"

Terrorismo, arrestato a Torino un 29enne marocchino: "Pianificava un attentato in Italia"


“Un soggetto estremamente pericoloso“, che sul web promuoveva l’ideologia del Califfato Islamico, istigava a compiere attentati contro i “miscredenti”, inneggiava ai…
ILFATTOQUOTIDIANO.IT

LEI - GIANNA NANNINI testo e video



Lei quella volta
quando smise di parlare
e restammo in silenzio ore e ore
la sua pelle sconosciuta
assomigliava un po' alla mia
e profumava profumava i malinconia
e la notte che scendeva
non sembrava vera... lei
solo lei gli occhi suoi
come stelle sulle strade
mi portavano a viaggiare
viaggiavo ed ero vento
sconfinavo le pareti
nel silenzio ero notte sul suo seno
e sfuggivano le mani
senza più paura
donna una donna
donna una donna
lui da dietro il suo bicchiere
lui che riempie le mie sere
donna una donna
donna una donna
non ho nietne da lasciarti
e continuo a ricordarti
Poi la guardai si aggiustò i capelli
e mi parlò di un figlio
che non era nato
e leggero nel ricordo
qualche posto qualche strada di paese la voce di sua madre
finalmente sorrideva
alla sua maniera
donna una donna
donna una donna
lui che ha voglia di ascoltare
lui che riempie il mio bicchiere
donna una donna
donna una donna
lui che è tutto lui che è nietne
lui che è sempre più importante
donna una donna
donna una donna
non ho niente da lasciarti
forse solo solo ricordarti
Writer(s): Gianna Nannini

Qualunquemente Le tasse sono come la droga!

ALITALIA DICE NOOOOOO e fankulo all'uomo del monte

Referendum Alitalia, a Milano stravince il no. I lavoratori sconfessano i sindacati

Referendum Alitalia, a Milano stravince il no. I lavoratori sconfessano i sindacati
ECONOMIA

Il preaccordo prevede la riduzione degli esuberi del personale di terra da 1.338 a 980 e la riduzione del taglio degli stipendi del personale navigante da 30 a 8%. Ma se i dipendenti votano contro è carta straccia

25 aprile accussì lo voglio bene

L'immagine può contenere: 8 persone, sMS

lo capisce pur eun cretino che c'è traffico di migranti e che organizzati dall'italia,non lo capisce saviano

Derubricare i dati, i numeri, la parola di un Procuratore ad una lesa maestà dello scrittore è pericoloso e squalificante per lo scrittore stesso che, per amor di legalità, avrebbe potuto contribuire all'analisi seria e coraggiosa sulla questione ONG.
Migranti, il procuratore Zuccaro: "Abbiamo prove di contatti fra scafisti e soccorritori"
23 Aprile 2017
CATANIA. Non tutte le Ong che recuperano migranti sono uguali: "Ci sono quelle buone e quelle cattive", dice il procuratore di Catania, Carmelo Zuccaro, a La Stampa che ricostruisce l'indagine del pool di pm catanesi.
"Su Ong come Medici senza frontiere e Save the Children davvero c'è poco da dire, discorso diverso - avverte Zuccaro - per altre, come la maltese Moas o come le tedesche, che sono la maggior parte", cinque delle nove Ong schierate in mare. "Abbiamo evidenze che tra alcune Ong e i trafficanti di uomini che stanno in Libia ci sono contatti diretti - dice il procuratore - non sappiamo ancora se e come utilizzare processualmente queste informazioni ma siamo abbastanza certi di ciò che diciamo; telefonate che partono dalla Libia verso alcune Ong, fari che illuminano la rotta verso le navi di queste organizzazioni, navi che all'improvviso staccano i trasponder sono fatti accertati".
di Luigi Di Maio Saviano parla per sentito dire. Affronta il tema dei migranti come se fosse una sceneggiatura per una serie di successo, non per quello che è, ossia un problema serio che costa migliaia di vite umane ogni anno. Ci sono…
BEPPEGRILLO.IT

salone del libro a Milano è un flop,ma che ti aspetti,pure lì se non sei raccomandato non vali nulla



Non ne compero più di libri io,semmai compero l'ebook, poca spesa e se non vale  la pena di leggere non ti sei rovinato,un libro lo paghi minimo 18 euro,se poi la lettura non vale la pena insomma ti incazzi, e non vale la pena per la maggioranza dei casi, a parte i soliti autori noti che vai con la garanzia che lettura sarà gradita il resto è veramente da morire , cioè pure con gli autori se non sono raccomandati non vanno in home si dice in internet,vanno i raccomandati e quelli io dopo parecchie delusioni li prendo con le pinze, un Corona che non sa scrivere, perchè raccontare le cose le devi sapere dare, cioè se leggi un romanzo devi entrare nella storia e poi essere dentro lì, se leggi corona sei nei già visto,

Déjà vu ,già fatto,un perbenismo di sinistra radical chic, altri autori non li posso citare,ma ne ho letti parecchi,il risultato non ho comperato più libri,li ho presi in biblioteca, roba da  morire, infatti non leggo più, quelli noti,mettiamo i classici,un Moravia,un Camilleri,una Ravera, un Marquez, e altri oramai li ho letti tutti, il resto basta,non dico che non ci sono autori validi,ma che mandano avanti i raccomandati,e l'arte non è da raccomandati,con l'arte devi comunicare, il raccomando non vale, perciò aspetto che anche l'editoria si liberi del fascismo  radical chic, perchè una cultura così appiattita è frutto dei regimi,non delle democrazie


Milano, megaflop del Salone del libro. “Quasi in 70mila” (la metà di Torino)

Mi-To - Rinviati i dati ufficiali. Il sindaco Sala evita il confronto con l’Appendino

Dopo aver giocato con l’alfabeto, diamo i numeri; anzi no: a Tempo di Libri non è ancora tempo di bilanci. A Milano sono precisi, precisano gli organizzatori, perciò “i numeri ufficiali verranno comunicati lunedì in mattinata”. Ciò detto, “il nostro obiettivo era tra le 70 e le 80mila presenze”, ha dichiarato ieri Solly Cohen, ad della Fabbrica del Libro, che cura la fiera.
“Non siamo lontani, non siamo troppo sotto i 70mila ingressi”, con una media cioè di 14mila al giorno. La cifra però sembra più che ottimistica: sabato, giorno di maggiore affluenza con la domenica, si parlava di 15-20mila persone. Anche se oggi si dovessero confermare le 70mila presenze, il numero è modesto: l’ultima edizione del Salone del Libro di Torino ha registrato infatti 127.596 visitatori. Ma qui i paragoni non sono bene accetti: il sindaco Beppe Sala si è indispettito con una cronista che chiedeva un raffronto: “Chi di noi ha mai detto di voler fare il confronto? Non sto facendo una gara con il sindaco Appendino”.
Federico Motta, presidente dell’Associazione italiana editori, ha puntualizzato: “Non abbiamo mai fatto una corsa su Torino. Noi corriamo contro noi stessi. E comunque, se confronto ci deve essere, bisogna farlo con la prima edizione del Salone torinese”. Bene, quella volta, anno 1988, furono 100.000 i passaggi dichiarati.
Tra gli editori, intanto, serpeggia un -30% di vendite rispetto all’ultima edizione torinese e mercoledì, il primo giorno di fiera, c’era chi si lamentava dei soli “sette scontrini” emessi in uno stand di casa editrice nota. A fare mea culpa ci ha pensato Renata Gorgani, presidente della Fabbrica del Libro: “Il bilancio è nel complesso positivo. I primi giorni abbiamo avuto qualche difficoltà. Sicuramente c’è stato un problema di date (Pasqua, il ponte del 25 aprile, ndr): ci ragioneremo meglio per l’anno prossimo”. Qualcuno vorrebbe maggio, magari in concomitanza con Torino: così finalmente sarà sdoganata la parola “competizione”.
“Non abbiamo avuto le scuole nei termini in cui speravamo. Abbiamo organizzato tutto in meno di sei mesi”. Nemmeno il biglietto a metà prezzodel pomeriggio, introdotto il secondo giorno, ha ingolosito.
Dallo scontro tra Torino e Milano si è passati a quello tra Walter Siti e Michela Marzano, che ieri hanno ricucito lo strappo su Bruciare tutto. Siti si è difeso, ancora una volta, dall’accusa di aver infangato don Milani, difeso ieri anche dal Papa. “Lettera a una professoressa è stato per me un libro guida. Ho profonda stima e ammirazione per lo stile paradossale di don Milani: la sua scrittura mi pare un atto di sublimazione straordinaria degli inferi interiori. La mia dedica voleva essere un omaggio. Non è una operazione di marketing”.
Pure Marzano si è scusata: “Nel mio pezzo ci sono espressioni maldestre, non è una stroncatura”. Poi tra citazioni di Camus, Lacan, Bernanos, Deleuze, Sartre, Bonhoeffer, la messa è finita, e tutti sono andati in pace.

Gabriele Del Grande libero, chi sarà il prossimo pirla che va nel nord africa a fare il cretino?Perchè di questo si tratta di fare il cretino

Gabriele Del Grande libero, chi sarà il prossimo pirla che va in Africa e paesi similari  a fare il cretino?Perchè di questo si tratta di fare il cretino.

Se vai in un paese così ci vai con le garanzie, ossia in missione diplomatica, altrimenti te ne stai in Italia, altro che balle, lo sappiamo cosa c'è lì, lo sanno pure i sassi,ma non i nostri cretini, perchè lo ripeto,un cretino è

http://www.ilfattoquotidiano.it/2017/04/24/gabriele-del-grande-libero-dopo-il-fermo-turchia-privato-di-liberta-senza-motivo-sono-vittima-di-violenza-istituzionale/3540288/

Gabriele Del Grande libero dopo il fermo in Turchia: “Privato della libertà senza motivo, vittima di violenza istituzionale”


MONDO
Il reporter è atterrato alle 10.30 all'aeroporto di Bologna, liberato dalle autorità turche dopo 14 giorni di fermo. Era stato arrestato il 9 aprile in Turchia durante un controllo nella provincia di Hatay, al confine con la Siria

l'agricoltura è settore strategico ed essenziale,ossia devi mangiare e meglio se mangi del tuo,sai cosa è

l'agricoltura è settore strategico ed essenziale,ossia devi mangiare e meglio se mangi del tuo,sai cosa è, poi dovrebbe costare meno,ossia il trasposto e gli intermediari metterli al minimo e dovrebbe essere rigorosamente controllata dallo stato, altro settore strategico è l'ambiente, tutto di lì parte, sia il cibo che l'aria, dunque la salute, se  questi due fattori funzionano bene delle medicine ne fai a meno e spendi meno e lo stato ha più risorse per investire nei vari settori, e per formare i giovani nel lavoro, questo è essenziale per uno stato sano,ma il nostro stato tutto è fuorché sano, è succube delle multinazionali, è succube del clero, è succube di un'Europa farlocca, che è serva degli USA, e noi paghiamo tutto questo salatissimo.
Che fare, se l'Europa fosse veramente un'unione di stati farebbe gli affari suoi e non degli USA, allora si che mi piacerebbe dire:sono europea, manco mi servirebbe più dire sono italiana,perchè sarebbe non un unione di criminali,ma unione di persone che nella loro diversità uniscono forze e doveri per vivere meglio in una democrazia che è del cittadino non delle multinazionali .
Ci dobbiamo arrivare a questo,lo dobbiamo fare, dobbiamo sdoganare gli USa, non gli americani,ma le multinazionali, tutto parte di lì, il profitto al primo posto e di pochi a scapito di miliardi di persone, questo deve finire, ed è la rivoluzione del secondo millennio, farlo con la pace poi è il massimo che si può ottenere, perchè le guerre sono solo inciviltà e noi siamo esseri civili, le cose le avremo con la pace. 

Il #ProgrammaAgricoltura del MoVimento 5 Stelle



di MoVimento 5 Stelle
Oggi iniziamo a parlare del Programma Agricoltura del MoVimento 5 Stelle. A partire da domani sul blog si alterneranno esperti per affrontare le tematiche più importanti e urgenti. La votazione si terrà la prossima settimana.
L’agricoltura rappresenta uno dei settori più prom

23/04/17

ESCE IL LIBRO:"Ho molti amici gay” OGGI ESSERE GAY IN iTALIA COM'è, è CHE L'IPOCRISIA HA VINTO,LA SINISTRA DEVE PIGLIARE VOTI,SA CHE SONO MILIONI,NON QUALCHE SPARUTO INDIVIDUO E DUNQUE HA MESSO UNA PEZZA

OGGI ESSERE GAY IN iTALIA COM'è, è CHE L'IPOCRISIA HA VINTO,LA SINISTRA DEVE PIGLIARE VOTI,SA CHE SONO MILIONI,NON QUALCHE SPARUTO INDIVIDUO E DUNQUE HA MESSO UNA PEZZA, Però CHE NON SI SCONTENTI LA CHIESA E HA FATTO COSE A Metà, DUNQUE C'è L'UNIONE CIVILE PERò I FIGLI SONO DI CHI LI HA FATTI,OSSIA DEL PADRE O MADRE NATURALE E SE TU STAI INSIEME AL TUO COMPAGNO/A E LO ALLEVI CON AMORE E LO NUTRI,MAGARI PURE LO MANTIENI SE IL TUO CONIUGE MUORE, NON HAI NESSUN DIRITTO,IL BIMBO VA AI PARENTI, MAGARI QUESTI MANCO LO VOGLIONO, OPPURE SE è EREDE DI FORTUNE LO PRETENDONO, TUTTO QUESTO è A SCAPITO DEL BIMBO NATURALMENTE, NON C'è LA FEDELTà CHE SI PRETENDE DA UN MATRIMONIO ETEREO E POI VIA DI SEGUITO, AL CHE IL PIDDì HA DICHIARATO DI PIù NON SI POTEVA FARE PERCHè IL PARTITO DI ALFANO,QUELLO VOTATO DA NESSUNO NON HA VOLUTO E VIA DI SEGUITO, UNA SINISTRA COSì è SOLO FASCISTA ALTRO CHE DEMOCRATICA.

COSA NE PENSO IO, SONO STATA ALLEVATA DA PARENTI DI MIA MADRE, FAMIGLIA CLASSICA, ANCHE LORO SU DI ME NON AVEVANO NESSUN DIRITTO,INFATTI MIO PADRE CHE IO MANCO CONOSCEVO DECISE CHE DOVEVO TORNARE IN FAMIGLIA E COSì SI FECE,IL RISULTATO è STATO CHE MIO PADRE L'HO ODIATO TUTTA LA VITA, PERCHè PER ME I GENITORI ERANO QUELLI CHE MI AVEVANO CRESCIUTA, PER IL RESTO LA MIA INFANZIA è STATA CONTRO I GAY, OSSIA L'EDUCAZIONE ERA CHE BISOGNAVA STARCI LONTANI,ERANO FROSCI ECC, POI DA GRANDE HO RAGIONATO CON LA MIA TESTA E CHE HO DECISO?MA CHE GIUDICO LA PERSONA NON SE è GAY O ALTRO, COSA MI PUò INTERESSARE SE UNO O UNA VA A LETTO CON UN MASCHIO O FEMMINA, A ME CHE DANNO PUò FARE, FU UNA MIA RIFLESSIONE PRIVATA, MA POI LO DISSI APERTAMENTE E MI PRESI PURE INSULTI ECC, ADESSO MI CHIEDO, LA CULTURA ISLAMICA LA RISPETTIAMO,ACCETTIAMO CHE LA DONNA SIA SOTTOMESSA CON L'IPOCRISIA DI CHIAMARLA CULTURA E NON RAZZISMO, MA ABBIAMO ANCORA QUESTA Mentalità DEL GAY, CHE è DIVERSO, CERTO CHE è DIVERSO,MA SONO AFFARI SUOI, E I BAMBINI SONO DI CHI LI CRESCE, CHE DIRITTO HAI CON UN BAMBINO, è LUI CHE HA DIRITTO DI VIVERE CON CHI LO AMA LO ACCUDISCE IL RESTO è RAZZISMO E MALAPOLITICA


"Ho molti amici gay”, l’anticipazione – Dal grido di Storace (“A frociii”) al “partito dei finocchi” di Calderoli


POLITICA

L'anticipazione del saggio di Filippo Maria Battaglia, in uscita da Bollati Boringhieri, che racconta "la crociata omofoba della politica italiana"
Esce domani in libreria Ho molti amici gay, saggio di Filippo Maria Battaglia, edito da Bollati Boringhieri (pp. 136, euro 11), che racconta “la crociata omofoba della politica italiana” dal dopoguerra oggi. Una storia che coinvolge destra, sinistra e centro. Il libro sarà presentato a Milano, domenica 23 aprile, alle 11.30 in occasione della fiera Tempo di libri insieme a Paola Concia ed Eliana Di Caro (Sala Helvetica, padiglione 2). Ne anticipiamo un estratto.
L’autenticità della frase è incerta ma da tempo è comunque entrata nella leggenda. Si racconta che a metà degli anni Novanta il neodeputato di An Francesco Storace, incalzato alla fine della trasmissione Porta a Porta da un paio di giornalisti che gli chiedevano: «A Stora’, dì qualcosa di destra!», rispose senza esitare con un secco: «A frociii!». Sull’episodio esistono pochi riscontri e lo stesso Storace ne ha smentito i contenuti. Ciò che è certo, però, è che una dozzina di anni dopo, nel 2006, una scena molto simile si sarebbe ripetuta sempre dagli studi della stessa trasmissione, ma stavolta a microfoni aperti. Al posto di Storace, la sua ormai ex collega di partito Alessandra Mussolini che, in piena campagna elettorale, riferendosi alla futura prima parlamentare transgender della storia d’Italia, Vladimir Luxuria, griderà: «Meglio fascista che frocio!». Ecco, basterebbe forse questo per sintetizzare come nella seconda repubblica l’insulto omofobo sia stato scagliato per attaccare l’avversario e delegittimarlo, ma si rischierebbe di trascurare le decine di sfumature tra il tragico e il grottesco declinate in oltre vent’anni dai politici nostrani.
Proviamo allora a partire dall’inizio di questa storia. Con buone probabilità, si può sostenere che a inaugurare il filone dell’ingiuria gay in Aula sia stato proprio lo stesso Storace, qualche mese dopo essere entrato per la prima volta a Montecitorio. Non da solo, però. Il 20 ottobre 1994, mentre si discute della riforma della RaiMauro Paissan, dei Verdi, decide di affibbiare l’etichetta di «tangentari e tangentisti» agli uomini di Gianfranco Fini, ricevendo una grandinata di insulti incentrata in gran parte sul suo (presunto) orientamento sessuale. «Frocio! Frocio!», urlano i deputati aennini. Il più agitato di tutti è Nicola Pasetto: per una manciata di secondi riesce ad aggirare i commessi, aggrappandosi al collo dell’onorevole prima di essere bloccato. «Paissan, fai bene a farti scortare: sei un pusillanime porco, pederasta e busone!», grida Stefano Morselli. Volano altri in- sulti e spintoni, ma a chi contesta un uso disinvolto delle mani la truppa di An replica compatta. «Io non gli ho fatto niente, perché non mangio i finocchi», dice Teodoro Buontempo. Il meglio, però, arriva con Storace, che alle accuse di aggressività replica così: «Quella checca di Paissan mi ha graffiato con le sue unghie laccate di rosso, io non l’ho toccato. Vi sfido a trovare le mie impronte digitali sul suo culo!». E a quelli che, nei giorni seguenti, gli fanno notare che tra l’altro Paissan è eterosessuale, il futuro governatore del Lazio risponde con ineccepibile lucidità: «Tutte le volte che sono andato in televisione con lui, il giorno dopo decine di persone mi chiedevano se era gay. Quindi la colpa non è mia: sono gli italiani che lo ritengono omosessuale».

L’ossessione omofoba non abbandona la destra neppure all’inizio del nuovo millennio. Ne dà prova l’msi Luigi Caruso, quando con understatement attacca un suo avversario definendolo «arrùso. Insomma: gay». «Dichiarato?», gli chiede Aldo Cazzullo. «Noooo. Però lo sanno tutti». E alla domanda «e lei lo dice in pubblico?» risponde convinto: «Noooo. Alludo. Il mio avversario è ambiguo; politicamente ambiguo, e non solo politicamente. E il suo schieramento non è né carne né pesce, né uomo né donna».

Migranti, Di Maio insiste sulle ong: "Sono accusate di trasportare criminali. Pd e Saviano, basta buonismo ipocrita"

“Le ong sono accusate di un fatto gravissimo, sia dai rapporti Frontex che dalla magistratura, di essere in combutta con i trafficanti di uomini, con gli scafisti, e addirittura, in un caso e in un rapporto, di aver trasportato criminali”. Luigi Di Maio firma la seconda puntata della campagna contro le organizzazioni non governative finite sotto la lente d’ingrandimento della Procura di Catania per il ruolo che avrebbero nel soccorrere i barconi in difficoltà nel Mediterraneo e portare in Italia i migranti.
“Vogliamo vederci chiaro, sapere chi le finanzia – ha detto  ai microfoni di Sky il candidato in pectore del M5s alle elezioni politiche – a chi dice che in questo momento è inopportuno attaccarle, a Saviano e agli altri, dico che fanno parte di quella schiera di ipocriti che ha sempre finto di non vedere il business dell’immigrazione”.
Per poi argomentare con un lungo post su Facebook: “A Roberto Saviano e a tutti quelli che criticano le mie parole sulle Ong che fanno da “Taxi del Mediterraneo” dico che è finito il tempo delle ipocrisie, basta documentarsi per scoprire che è stata la stessa agenzia Frontex nel rapporto “Risk Analysis 2017” a definire le imbarcazioni delle Ong dei ‘Taxi'”.
Di Maio aveva usato per la prima volta il termine “taxi” il 21 aprile nel post con il quale aveva inaugurato la campagna contro le ong: “Chi paga questi taxi del Mediterraneo? E perché lo fa? Presenteremo un’interrogazione in Parlamento, andremo fino in fondo a questa storia e ci auguriamo che il ministro Minniti ci dica tutto quello che sa”, scriveva il vicepresidente della Camera, linkando un post apparso sul blog di Beppe Grillo dal titolo “Più di 8mila sbarchi in 3 giorni: l’oscuro ruolo delle ONG private“.