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11/02/25

Pasquale Tridico, ex Presidente dell’INPS e europarlamentare del M5S, ha commentato con sorpresa e delusione la recente puntata di FarWest, programma condotto da Salvo Sottile,andata in onda su Rai3 e dedicata al Reddito di Cittadinanza.

 



Pasquale Tridico, ex Presidente dell’INPS e europarlamentare del M5S, ha commentato con sorpresa e delusione la recente puntata di FarWest, programma condotto da Salvo Sottile,andata in onda su Rai3 e dedicata al Reddito di Cittadinanza.

Attraverso un’analisi dettagliata, Tridico ha evidenziato a suo parere diverse criticità del programma, sottolineando la mancanza di equilibrio, il taglio ideologico e l’assenza di un reale confronto sui dati, ecco quanto dichiarato da lui stesso:
1️⃣ Intervista parziale: la mia testimonianza è stata trasmessa solo in parte, privandola del giusto contesto.
2️⃣ Nessun contraddittorio: presenti solo giornalisti apertamente contrari al Reddito di Cittadinanza
3️⃣ Scelta discutibile degli ospiti: spazio a Vittorio Feltri, privo di competenze sul tema.
4️⃣ Dati omessi: le truffe sul Reddito di Cittadinanza sono state solo l’1,7% della spesa totale, molto meno di altre misure assistenziali.
5️⃣ Nessuna analisi comparativa con altre prestazioni sociali, dove le frodi raggiungono il 6-7%.
6️⃣ Vere responsabilità ignorate: CAF e intermediari che hanno truffato non sono stati messi al centro del dibattito.
7️⃣ Controlli rigidissimi: l’INPS ha bloccato oltre 11 milioni di domande sospette prima dell’erogazione.
8️⃣ Silenzio sull’evasione fiscale, che supera i 100 miliardi l’anno, mentre i controlli sul Reddito di Cittadinanza hanno smascherato molti evasori.
9️⃣ Dimenticato il ruolo del Reddito di Cittadinanza durante il Covid, quando ha salvato milioni di famiglie in difficoltà.
🔟 Ignorato l’impatto positivo: oltre 3 milioni di persone uscite dalla povertà grazie al Reddito di Cittadinanza.
Tridico ha concluso dichiarando:
“Purtroppo, FarWest ha perso un’occasione per fare vero servizio pubblico, offrendo un racconto completo e imparziale. Un vero peccato. Pensavo che questo programma fosse diverso.”
Cosa ne pensate?

08/02/25

accordi disaccordi, bella trasmissione malgrado i sechi e i bocchino

 Guarderò Sechi, con la stessa gioia con la quale ho ammirato, la busta paga, scendere del 5% grazie ai suoi padroni.






Eh già, dal 1986, eravamo al palo con gli stipendi, poi con degli emeriti incapaci privi di cultura e istruzione, senza una visione, neanche miope, della produzione industriale, senza capire l'importanza della sanità, del welfare, favorendo quella privata e le assicurazioni, con un inflazione negli ultimi 30 anni pari almeno al 20/30% e con l'euro che ci ha dimezzato il potere d'acquisto.
Senza pensare che, uno Stato, senza istruzione, è un recinto di sub cultura, 10 milioni di poveri e stanno continuando a finanziare i camerieri del giornalismo.
Non esiste un futuro per gli italiani, per evitare pagare le pensioni, stanno facendo terra bruciata, per favorire una selezione naturale di raccomandati, parenti, mafiosi e lecchini... a discapito degli umili, degli ultimi, dei fragili e dei cittadini in generale.
Tassazione Irpef e poi Iva (doppia tassazione su unica forza lavoro è criminale per i diritti umani), benzina+ accise+ iva (imposta indirettavsu imposta su indiretta) anche sulle accise è un metodo da strozzini.
Bisogna cambiare rotta.



06/02/25

IL BUIO NELL'ANIMA

 IL BUIO NELL'ANIMA


E pensare che è considerato il popolo eletto, mentre è fatto solo di stessa misera Umanità. In uno Stato siamo TUTTI cittadini uguali senza etnie e razza, e sarebbe il caso che ognuno pagasse per le sue singole responsabilità. Il razzismo nasce dove un gruppo si fa setta religiosa, ideologica, solidale alle sue leggi, costumi, diventando un isolato enclave, alieno ad ogni integrazione col contesto sociale che lo ospita.
Per quello che hanno sofferto gli ebrei dovrebbero essere saggi e giusti, modello di virtù ed empatia, invece sono demoni come tutti gli altri perché la Storia non ha anima.
Non li giustifico per quello che fanno oggi, come per l'odio che hanno ricevuto da sempre. Leggo in chiave diversa le loro persecuzione storica dovuta, a mio avviso, alla capacità di controllare finanziariamente l'economia dei popoli che li ospitano. Oggi le maggiori istituzioni finanziarie mondiali sono guidate da ebrei.
Gesù cacciò i mercanti dal Tempio. Forse è questa la verità sulla sua morte.
USURA
E' un mal sottile a cui tutto si arrende,
e che da sempre all'uomo il ben contende.
Attacca come un microbo invadente
Perché sfrutta la fame della gente.
Si mostra amica quando ti bisogna,
E ti accompagni a lei senza vergogna.
Ma cambia faccia tutta in un momento,
Se manchi ad un suo solo appuntamento.
Lentamente ti stringe in una morsa
E il tuo debito aumenta in una corsa
Che poi non ferma più la sua salita
Con la condanna ad un inferno a vita.
Il sorriso che dà in usura il conio
Appartiene alla faccia del demonio.
Fabio Desio

Perché una bugia venga creduta, almeno dai più boccaloni, bisogna che tutti raccontino solo quella.

 IL BALLO DELLE BALLE



Marco Travaglio FQ 06.02”25
Oltreché come governanti, questi destri sono pessimi anche come bugiardi.
Perché una bugia venga creduta, almeno dai più boccaloni, bisogna che tutti raccontino solo quella.
Se ne inventano altre incompatibili, non funziona. È ciò che sta avvenendo da quando il governo ha fatto liberare e riconsegnare alla Libia il torturatore Almasri che la polizia e i giudici italiani avevano arrestato su mandato della Cpi.
Eppure, per evitare la figuraccia, non c’era nemmeno bisogno di mentire. Bastava dire la verità: il governo è ricattato da autorità e clan libici che, se non li assecondiamo, ci inondano di migranti.
Invece la Meloni s’è fissata di non essere ricattabile.
Così inizia il ballo delle balle, che però si elidono a vicenda.
Il 21 gennaio Nordio dice di aver ricevuto la richiesta d’arresto della Cpi e la sta valutando. Ma ha perso due giorni: tempo scaduto, Almasri esce e torna in Libia sul volo di Stato.
Il 22 Tajani parla di “errori” dei giudici italiani. FdI dice che “il governo è estraneo al rilascio” e la Cpi ha chiesto l’arresto “solo quando Almasri ha lasciato la Germania per giungere in Italia”.
Il 23 Tajani cambia idea: “L’Aia non è la bocca della verità, si possono avere opinioni diverse. Siamo un Paese sovrano e facciamo la nostra politica”. Quindi ha deciso il governo. Ma Piantedosi rivela in Senato che, mentre Nordio leggeva le carte, lui aveva già capito tutto, espellendo Almasri per la sua “pericolosità sociale”. Però si scorda di avvisare FdI, che continua a dare la colpa ai giudici di Roma (dovevano tener dentro Almasri) e dell’Aia (dovevano arrestarlo in Germania).
Il 27 il sen. Balboni (FdI) incolpa la “polizia giudiziaria” che “non ha avvertito Nordio e gli atti sono arrivati il 21, dopo la scarcerazione disposta dalla Corte d’appello” (che però aveva avvisato Nordio il 19).
Il 28 la Meloni viene avvertita dal pm Lo Voi della denuncia di Li Gotti al Tribunale dei ministri e dice che ha deciso il governo per la “sicurezza della nazione”.
Il 29 Donzelli (FdI) la smentisce: “Non è il governo che ha scarcerato Almasri: è la Corte d’appello. Nordio non poteva far altro perché la Cpi non gli ha inviato le carte”: quelle che Piantedosi dice di aver ricevuto.
Il 30 Tajani ammette che le ha avute pure Nordio: purtroppo “erano 40 pagine in inglese da tradurre, non è così semplice”.
Ieri Nordio dice alla Camera che la richiesta della Cpi era “in inglese e non tradotta, con allegati in arabo”, ma era pure “incoerente”, contro “le regole del diritto”, cioè “nulla”. Quindi, anche se in inglese e in arabo, l’aveva letta e pure capita, al punto di assolvere il boia: che c’entrano l’inglese e l’arabo?
Purtroppo s’è scordato di coordinare le balle con Piantedosi, che Almasri lo condanna come “pericoloso”: i suoi interpreti conoscono l’inglese e l’arabo, quelli di Nordio solo il trevigiano.

30/01/25

MENZOGNE EVERSIVE

 Editoriale di Marco Travaglio




Il Fatto Quotidiano
MENZOGNE EVERSIVE
Nel novembre 2020, mentre stava scrivendo il Pnrr e affrontando la seconda ondata di Covid e le imboscate di Renzi per rovesciare il governo, il premier Giuseppe Conte fu denunciato da Fratelli d’Italia alla Procura di Roma per peculato: l’accusa era di aver mandato la scorta che lo attendeva sotto casa a “salvare” la sua compagna assediata da una troupe delle Iene nel supermercato sull’altro lato della strada, a una decina di metri. La Procura non archiviò, ma iscrisse il premier per peculato, gli notificò l’iscrizione e, come prevede la legge, girò la denuncia al Tribunale dei ministri che, sentiti tutti i protagonisti incluso l’inviato delle Iene, la archiviò nel marzo 2021 perché era tutto falso. Conte non mostrò l’avviso dei pm a favore di telecamera, non gridò al complotto, si mise a disposizione dei magistrati e attese l’esito dell’indagine. Ne parlò il 3 dicembre rispondendo a un cronista in conferenza stampa: “Ho ricevuto attacchi personali a me e alla mia compagna, e mi spiace molto… Un’esponente di FdI mi accusa di uso improprio della scorta, ma è completamente falso: la mia compagna non ha preso l’auto di scorta, io non ho mandato la scorta, che era lì per me in attesa che scendessi. L’uomo della scorta è intervenuto perché ha visto concitazione e trambusto”. Mesi prima Conte era stato denunciato dai parenti delle vittime del Covid per la mancata zona rossa in Val Seriana: i pm di Bergamo l’avevano sentito per tre ore nel giugno 2020 a Palazzo Chigi e tre anni dopo, a fine inchiesta, l’avevano indagato con Speranza e altri 18 fra politici e funzionari per epidemia colposa aggravata e omicidio colposo plurimo: cioè per una strage di almeno 4.148 vittime. Anche allora fu avvisato dai pm prima che il fascicolo passasse al Tribunale dei ministri. E neppure allora gridò al complotto in tv. Espresse fiducia nei magistrati: “Sono assolutamente tranquillo e a disposizione: ho già fornito ai pm tutte le informazioni in mio possesso e ora, se ci sarà un’altra occasione, fornirò ancora la massima disponibilità”. Il Tribunale archiviò tutto 40 giorni dopo perché “il fatto non sussiste”.
La differenza fra un politico corretto e Giorgia Meloni è tutta qui. Nei confronti della premier i pm di Roma hanno seguito la legge e la prassi: quando arriva una denuncia circostanziata, come quella dell’avvocato ed ex sottosegretario Luigi Li Gotti contro Meloni, Nordio, Piantedosi e Mantovano per il mancato arresto di Almasri, dovendo affidarla subito e “omessa ogni indagine” al Tribunale dei ministri, non possono archiviarla. Devono iscrivere nel registro degli indagati i denunciati e informarli dell’indagine, perché possano nominare un avvocato e presentare memorie difensive.
La Meloni può non saperlo, ma lo sanno i suoi tre coindagati: i magistrati Mantovano e Nordio e il prefetto Piantedosi, che certamente gliel’hanno spiegato. Lei però ha deciso di buttarla in caciara, anzi in congiura, con quel video sgangherato ed eversivo in cui addita la Procura di Roma che compie un atto obbligato come un covo di golpisti che vogliono “ricattarla” e “intimidirla” per rovesciare il governo; e mente per la gola approfittando dell’ignoranza di molti sull’iter tecnico dei reati ministeriali. 1) Quello che sventolava non era un avviso di garanzia: al momento i pm non la accusano di nulla, la informano soltanto della denuncia e dell’indagine. 2) Nessuna inchiesta a orologeria collegata a riforme o altro. I tempi della notifica dipendono dalla denuncia di Li Gotti, che a sua volta dipende da un atto compiuto (anzi non compiuto) dal suo ministro della Giustizia: il mancato arresto dell’aguzzino libico Almasri, inseguito da un mandato di cattura internazionale della Corte dell’Aja. Che l’Italia, salvo uscire dallo Statuto di Roma che l’ha istituita, era obbligata a eseguire, anziché restituire il criminale alla Libia su un volo di Stato perché tornasse a torturare migranti e a violentare bambini. 3) Nessuna notifica dei pm può intimidire o ricattare la premier (ricattata, semmai, dalla Libia): probabilmente la denuncia sarà archiviata; se invece non lo fosse, non ci sarebbe comunque alcun processo perché per i reati ministeriali serve l’autorizzazione a procedere delle Camere, e il centrodestra non ne ha mai concessa una; se poi ci fosse un processo, i ministri imputati resterebbero al loro posto (come han fatto Salvini, Santanchè e Delmastro).
4) Li Gotti non è affatto un uomo di sinistra o di Prodi: ex esponente del Msi e di An, poi passato all’Idv di Di Pietro, assiste da sempre come avvocato pentiti di mafia (da Buscetta in giù) e rappresentanti delle forze dell’ordine, inclusa la famiglia del commissario Calabresi ucciso da un commando di Lotta continua. 5) Idem il procuratore Lo Voi, uomo di spicco di MI, la corrente togata di destra. 6) È falso che, restituendo alla Libia il torturatore, il governo abbia tutelato l’Italia: ha tutelato l’aguzzino e i suoi mandanti in barba all’articolo 378 del Codice penale, che punisce fino a 4 anni “chiunque aiuta taluno a eludere le investigazioni dell’Autorità, comprese quelle svolte da organi della Corte penale internazionale, o a sottrarsi alle ricerche effettuate dai medesimi soggetti”. E il riferimento alla Cpi fu aggiunto dalla legge n. 237 del 20.12.2012, che ne recepiva lo Statuto. Votata da tutti i partiti, inclusi quelli di destra che ora gridano al complotto riuscendo a commettere un altro reato, punito dall’articolo 668 del Codice penale: l’“abuso della credulità popolare”.
Il Fatto Quotidiano
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26/01/25

danno giudiziario

 


Mentre migliaia di magistrati con la Costituzione in mano uscivano dalle aule dell’anno giudiziario quando parlavano i rappresentanti dello sgoverno, più di tante parole colpiva un silenzio: quello del presidente Mattarella, garante supremo della Costituzione e dunque anche del potere giudiziario.

Ma forse è meglio così: l’ultima volta che ha aperto bocca è stato per elogiare un ex premier pregiudicato per corruzione e finanziamento illecito che, dopo aver vilipeso la Giustizia del suo Paese, vi si era sottratto dandosi alla latitanza in Tunisia. Non resta che rimpiangere Pertini, Scalfaro e Ciampi che, quando i governi attaccavano la magistratura, trovavano sempre il modo di farsi sentire e, quando ricevevano leggi indecenti e incostituzionali, le rispedivano indietro anziché firmarle.
Non è la prima volta che le toghe protestano: il primo sciopero fu nel 1991, contro le picconate di Cossiga; il secondo nel 2002, contro le porcate di B. e del suo ingegner ministro Castelli, che pochi mesi prima avevano indotto il grande Borrelli a lanciare il suo “resistere resistere resistere”. A riprova del fatto che oggi in Italia non c’è alcuna “svolta”, tanto meno “fascista”, “trumpiana” od “orbaniana”: solo gli ultimi cascami del berlusconismo.
L’altra differenza rispetto all’infame trentennio è che allora la società civile era viva e attiva: Girotondi, Popolo Viola, V-Day e MeetUp di Grillo. Oggi è addormentata, impotente, sfibrata, sfinita, rassegnata. Un po’ perché l’indignazione non è eterna, un po’ perché ci sono problemi di sopravvivenza più urgenti, un po’ perché la magistratura ha perso consenso per scandali veri e accuse false. Ma anche per gli errori dell’Anm, che non è riuscita a comunicare efficacemente i danni causati dalle schiforme ai cittadini. E ha perso credibilità criticando e isolando un ottimo ministro come Bonafede che realizzava le aspettative dei magistrati e delle persone perbene con le uniche serie riforme anticorruzione, antimafia e antievasione degli ultimi 30 anni, e poi balbettando sulle boiate della Cartabia, salvo scioperare tardivamente contro l’ordinamento giudiziario escogitato dalla ministra-sciagura dei sedicenti “migliori”. Poi ci sono le responsabilità della cosiddetta “sinistra” – il Pd e i suoi derivati – che oggi si batte a parole contro la separazione delle carriere dopo averla sdoganata varie volte in nome di un “garantismo” di cui ignorano financo il significato. Dalla Bicamerale del 1997 alla mozione congressuale presentata nel 2022 da Serracchiani, Delrio, Guerini, Alfieri, Malpezzi, Orfini &C.: “Il tema della separazione delle carriere appare oggi ineludibile per garantire un giudice terzo e imparziale”.
L’opposizione è una cosa troppo seria per affidarla a gente così.

Il Fatto Quotidiano, 26 gennaio. 
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25/01/25

"LA PREDIZIONE PIÙ AGGHIACCIANTE DI TUTTE"

 "LA PREDIZIONE PIÙ AGGHIACCIANTE DI TUTTE"



Il 2 febbraio 1905 nacque a San Pietroburgo la filosofa e scrittrice statunitense di origine russa Alissa Zinovievna, più conosciuta nel mondo della letteratura come Ayn Rand.
E disse:
"Quando ti accorgerai che per produrre devi ottenere il permesso di chi non produce nulla;
quando vedrai che il denaro fluisce verso chi non traffica in beni, ma in favori;
quando percepirai che molti diventano ricchi grazie alla corruzione e alle influenze più che al loro lavoro, e che le leggi non ti proteggono da loro ma, al contrario, proteggono loro da te;
quando scoprirai che la corruzione viene premiata e l’onestà diventa un sacrificio personale, allora potrai affermare, senza timore di sbagliare, che la tua società è condannata."

24/01/25

MARINA LA PURITANA

 MARINA LA PURITANA


A Marina Berlusconi ha risposto Marco Travaglio, in maniera esaustiva. Con dati di fatto, non con parole.

E poi, già il fatto che le abbia dato la solidarietà Matteo Renzi, per lei dovrebbe essere motivo di preoccupazione.
Ci sono le sentenze che parlano. C'è chi le ha lette come Ranucci e Travaglio, e chi...
"Tengo famiglia".
Due parole gliele vorrei dire anch'io, però.
E lo faccio raccontando una favola.

C'era una volta una bambina, figlia di un fabbricante di giocattoli, che non trovava più il suo giocattolo preferito. Tutto ad un tratto non lo trovava più.
Il padre gliene aveva regalati altri 100 ma niente, lei voleva quello.
"Papà, voglio quello" diceva la bimba.
"Purtroppo mi è stato portato via, me l'hanno rubato" rispondeva il padre.

Nel frattempo, un altro padre, autore del furto del giocattolo, lo portò a sua figlia e le disse: "Ecco, adesso è tuo".
La bimba chiese: "Papà, ma è quello di quella bambina che abita più avanti".
"Certo" rispose il padre "Tuo padre quello che vuole lo prende o lo compra. Sempre".
"Te l'ha venduto?"
"Non proprio. Non è stata lei a vendermelo e nemmeno il padre. Diciamo che l'ho comprato presso altri".
"Mi stai dicendo che non l'hai avuto in modo lecito?"
"Ma cosa importa? L'importante è che il giocattolo è tuo".
"No, papà, se non l'hai avuto onestamente io non lo voglio. Non voglio una cosa non mia, mi sentirei sporca".

Questa è la breve favola.
Hai capito la morale di questa favola?
Tu, cara Marina sei presidente della Mondadori, che tuo padre (quello bello e bravo) ha sottratto a De Benedetti, comprando, tramite Previti, una sentenza da un giudice.
È tutto scritto e lo sai bene perché il tuo papà (quello bello e buono) ha dovuto pagare diversi milioncini (se non ricordo male, intorno ai 500 milioni).
Capisci?
Non sei integerrima, come la bambina della favola.
Potevi rifiutare quel posto, proprio come fa la bambina della favola, col giocattolo.
Ma la mia era solo una favola, e tu sei figlia di Berlusconi.

P.s.: E la villa di Arcore? Sai bene come l'ha ottenuta. Lo sai benissimo. Sai cosa avrebbe detto la bambina della favola a tuo padre?
"Papà, restituiscila, l'hai avuta con l'inganno. I miei amici me lo ricorderebbero ogni giorno. Restituiscila a quella ragazza a cui l'hai sottratta con l'inganno. Io voglio essere pulita, non voglio essere sporca. E poi, tu non sei quello bello e buono?"
"Sempre verso cose più basse", puritana.

Rino Ingarozza (15/01/2025) 


20/01/25

Marco Travaglio spiega il fact checking e la scelta di Mark Zuckerberg |...

Marco Travaglio esplora i diversi punti di vista dei più importanti temi di #attualità Non perderti i nuovi episodi di Accordi e Disaccordi ogni sabato alle 21.30

19/01/25

SU CRAXI E SUI LADRI VI PREGO : ALMENO VOI !!!

 SU CRAXI E SUI LADRI VI PREGO : ALMENO VOI !!!



Su tutti i giornali e su tutte le tv va in onda la beatificazione di BETTINO CRAXI detto BOTTINO .
E’ un tentativo che fa leva sulla solita non conoscenza dei fatti .
Che fa leva sul fatto che se un delinquente riesci a farlo passare per un perseguitato ,tutti i crimini da lui commessi diventeranno possibili pure per te .
La storia di Craxi sta nelle sentenze ma non solo ,sta nella memoria come nella mia che ho avuto modo di toccare con mano le vere e proprie estorsioni effettuate personalmente da quell’individuo .
E non crediate minimamente che le somme estorte alle aziende servissero per finanziare il partito : a parte che non avrebbe alcuna giustificazione , molte di queste risorse sono servite per arricchimento personale e per la propria famiglia ,tanto da finire in conti segreti all’estero ,in investimenti finalizzati all’accrescimento del patrimonio personale al punto da determinare una condanna al carcere .
VI PREGO : ALMENO VOI non credete a questi poveri ridicoli ,pezzenti giornalisti che si vendono per qualche sovvenzione statale in più e vi raccontano che il ” pregiudicato Craxi ,morì in ESILIO .
Mandare in Esilio significa ” allontanare dalla Patria “
CRAXI NON FU ALLONTANATO ! CRAXI FUGGI DI NOTTE IN UN PAESE DAL QUALE NON POTEVA ESSERE ESTRADATO.
E allora comprenderete fino in fondo perché gentiluomini come La Russa Tajani e i figli insieme alla pletora di quanti abbiano goduto e sperano di godere dalla riabilitazione di un delinquente pluripregiudicato ,si siano recati in pellegrinaggio sulla tomba di Craxi rinunciando anche a quel barlume di decenza e di dignità che il loro ” mestiere “ imporrebbe se non altro davanti ai pochi cittadini senzienti ! 😡😡😡😡😡😡😡😡😡👮🏻‍♀️😡👮🏻‍♀️

31/10/24

MORTE PRESUNTA

 



TRATTO dall'editoriale di Marco Travaglio

31 Ottobre 2024
MORTE PRESUNTA
1) Grillo NON ha più idee (o, se le ha, le nasconde bene), ma solo RANCORI e interessi. E la sua recente avversione alle alleanze NON è credibile: Fu proprio LUI a conficcare il M5S nell’alleanza più innaturale ed eterogenea mai vista (il governo DRAGHI, addirittura con Berlusconi.).
CONTE non ha STRETTO alleanze ORGANICHE col PD: diversamente da qualche SMEMORATO dei suoi, NON ha neppure APPLICATO ai 5Stelle l’ETICHETTA di centrosinistra.
Nello STATUTO approvato dagli iscritti, li ha definiti “PROGRESSISTI ”: l’OPPOSTO dell’attuale PD, refrattario a ogni CAMBIAMENTO e NOSTALGICO di RENZI.
Ha fatto BENE ad allearsi col Pd in SARDEGNA per sostenere la Todde e ora fa bene a RIPROVARCI in UMBRIA con una CIVICA e PACIFISTA e anche GREEN come la Proietti.
Ha fatto bene a NON appoggiare il PD degli AFFARI in PIEMONTE.
Ha SBAGLIATO a donare il sangue a candidati INVIOLABILI in LIGURIA, Abruzzo e Basilicata.
Le alleanze è INSENSATO sia darle per SCONTATE sia rifiutarle “a prescindere”: DIPENDE dalle persone e dai compagni di strada.
Nessun atto dovuto: si DECIDE per caso. Idem per il governo: se il PD sarà APERTO alle idee 5Stelle di CONTE come Salvini all’inizio e poi Zingaretti, si firma un CONTRATTO e lo si realizza. Sennò, OPPOSIZIONE. .
Qualcuno mi scrive “I 5Stelle sono finiti, CONTE si faccia da parte e si torni alle origini con Grillo, Raggi e Di Battista”.
I 5Stelle, malgrado SCONFITTE, scissioni, espulsioni, CALUNNIE e risse, con CONTE restano la TERZA forza d’Italia, STIMATA nell’ora più BUIA fra il 14 e il 12%. Cosa debba fare CONTE lo decideranno gli ISCRITTI che l’hanno VOTATO due volte. GRILLO, dopo i CAPOLAVORI di DRAGHI e del VITALIZIO da 300 mila euro, le ORIGINI non sa più cosa SIANO. Anche la RAGGI si schierò PRO DRAGHI i fin dal primo giorno.
I 5Stelle sono in crisi perché sono gli UNICI ad aver REALIZZATO il loro programma (Draghi e Meloni non han FATTO altro che DISTRUGGERLO). Ora devono darsene uno NUOVO: a questo serve l’ASSEMBLEA di novembre. Se ce la faranno o falliranno, si vedrà alle elezioni POLITICHE, dove han sempre DATO il meglio.
Giuseppe CONTE il politico più SOTTOVALUTATO del secolo, è il più GRILLINO di TUTTI.
Il MOTTO è quello di Mark Twain quando lesse il suo necrologio sui giornali: “Spiacente di deludervi, ma la notizia della mia morte è fortemente esagerata"

25/10/24

CHE BEL GIUDICE




 Editoriale di Marco Travaglio - 25 Ottobre 2024

CHE BEL GIUDICE
Attesa con la suspense che un tempo si riservava alla Pizia di Delfi, Marina Berlusconi ha emesso ben due oracoli. 1) “Ho apprezzato molto il governo per la messa in sicurezza dei conti”. 2) “Certi giudici non sono nemici di Giorgia Meloni o di Silvio Berlusconi, ma di tutto il paese”. Come tutti gli oracoli, anche questi vanno decrittati e tradotti in italiano. 1) Quando la Marina mercantile dice “la messa in sicurezza dei conti”, parla di quelli di Mediolanum, scampata alla tassa sugli extraprofitti grazie alla strenua resistenza del partigiano Tajani e alla tempra di pastafrolla della Meloni. 2) Quando dice “certi giudici” si riferisce a quelli incorruttibili e quando dice “paese” intende Arcore o Segrate. Fino al 1996, quando esplose lo scandalo Mondadori, si pensava che l’unico giudice amato da B. e famiglia fosse Santi Licheri, quello di Forum. Poi, grazie a Stefania Ariosto, venne fuori una lista di giudici a libro paga della Fininvest, che si vendevano le sentenze un tanto al chilo. Il più amato era Vittorio Metta della Corte d’appello di Roma, che in pochi mesi tra il 1990 e il 1991 incassò almeno 400 milioni di lire in contanti dagli avvocati Previti, Pacifico e Acampora in cambio di due sentenze favorevoli a due loro clienti (poi andò a lavorare nello studio Previti). La prima costrinse l’Imi, cioè lo Stato, a sborsare quasi mille miliardi di lire non dovuti alla Sir del petroliere Nino Rovelli. La seconda soffiò il primo gruppo editoriale italiano – la Mondadori – al legittimo proprietario Carlo De Benedetti per girarlo a quello illegittimo: la Fininvest di B., che poi ne affidò la presidenza alla figlia Marina. La quale tuttoggi presiede la refurtiva, dopo aver pagato all’Ingegnere derubato un risarcimento fissato dalla Cassazione in 540.141.059,32 euro.
Perciò è molto attenta a non prendersela con tutti i giudici, altrimenti la famiglia Metta potrebbe aversene a male: ce l’ha solo con “certi giudici”, quelli che non si fanno corrompere in contanti come Metta, o estero su estero in Svizzera come diversi altri. In un Paese almeno decente, i deliri di questa spudorata verrebbero accolti da indifferenza mista a pernacchie. In Italia, ad ascoltare la Marina mercantile mentre inaugurava il Mondadori Bookstore di Roma, c’erano nugoli di giornalisti, che hanno evitato di ricordarle da dove viene la sua azienda e chi erano e quanto prendevano i giudici amici del paese. E c’era mezzo governo: i ministri Nordio, Casellati e Musumeci, viceministri, sottosegretari, leader e capigruppo, fieri di sedere accanto a Dell’Utri, pregiudicato per mafia, e a Gianni Letta, prescritto per finanziamento illecito. Mancavano i giudici buoni, prematuramente scomparsi. Bei tempi quando, per distinguerli dai cattivi, bastava l’Iban.
Il Fatto Quotidiano

17/10/24

la ducetta alta 1,45 le ha prese e dice di averle date, la menzogna è il suo stile

 



Alla provocazione della #Meloni che durante una seduta in aula si esprime, con il suo solito atteggiamento anti istituzionale, dicendo:"Il giorno in cui mi faccio spiegare cosa ho detto da un esponente del #m5s mi dimetto" il presidente @giuseppeconte_ufficiale le risponde a tono.

“Oggi, Meloni, ha detto una cosa interessante- replica #giuseppeconte- ovvero che si dimetterà nel momento in cui un esponente del Movimento 5 stelle le spiegherà il senso delle sue parole. Ci provo.
Quando lei ha detto sì alla natalità voleva dire il raddoppio delle tasse sui pannolini e sui prodotti per l'infanzia.Quando ha detto cancellazione delle accise voleva dire aumento delle accise.
Quando ha detto aiuti ai pensionati e stop alla legge Fornero voleva dire tagli alle rivalutazioni delle pensioni.
Quando lei ha detto di voler dare ampio spazio al merito intendeva dire riconosceremo il merito solo ai nostri familiari e ai nostri amichetti.
Quando lei ha detto blocco navale, in realtà voleva dire blocchiamo i treni.
E gli investimenti in sicurezza dove sono? Mancano 22 mila unità tra carabinieri e poliziotti nelle città d’Italia. Rispetto al mio governo del 2019 sono aumentate del 23% le rapine in strada. Dove sono ora i suoi post furenti sulla sicurezza?
Non ci venga più a raccontare la favoletta dei poteri forti. Sia onesta con sé stessa: i poteri forti sono in luna di miele con il vostro governo. La smetta con questo vittimismo complottista, si tolga il guscio di Calimero.
Gli italiani l'hanno votata per governare non per lamentare della fatica di governare e di complottismi vari. Governi se ne è capace".
Tralasciando il fatto che la Presidente del Consiglio non può fare certe battute vorrei chiedere a chi l'ha votata se siete d'accordo sul nulla fatto fino ad oggi, perché non ha assolutamente mantenuto una promessa di quanto urlato agli italiani in campagna elettorale.
#Conte ha fatto bene a ricordarle come ha preso in giro gli italiani.
Questa è Giorgia Meloni. Solo chiacchiere e urla, per il resto nient'altro.
Elisa Guccione