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15/01/17

Sogno o sondaggio? di Marco Travaglio Il Fatto Quotidiano, 15 gennaio 2017.


Sogno o sondaggio? di Marco Travaglio
Il Fatto Quotidiano, 15 gennaio 2017.
Gentiloni dimesso dall’ospedale è un’ottima notizia. Il generale Del Sette non dimesso da comandante dei Carabinieri, sebbene indagato per rivelazione di segreto e favoreggiamento a chi avrebbe truccato il più grande appalto d’Europa, è una pessima notizia. E non perché indagato significhi colpevole, ma perché un capo delle forze dell’ordine dev’essere al di sopra di ogni sospetto; perché, a indagare su di lui sono i carabinieri del Noe suoi sottoposti; e soprattutto perché, se Del Sette volesse fare non il comandante, ma l’allievo carabiniere, si vedrebbe respingere la domanda visto che l’Arma esclude chi, pur incensurato, non dimostri una “condotta incensurabile”. Dunque il governo Gentiloni stabilisce standard di trasparenza più blandi per comandare i Carabinieri che per arruolarvisi: per ricevere ordini non devi essere sospetto, per darli sì. Chissà che questo simpatico paradosso non abbia a che fare con quest’altra notizia.
Dopo una settimana trascorsa a leggere che l’intera Europa – non il gruppo Alde – ha buttato fuori il M5S (Repubblica: “Ue, porte chiuse a Grillo”, “La Waterloo dei 5Stelle”; Messaggero:“Grillo, lo schiaffo dell’Europa”), che “la Procura stringe la morsa sul Campidoglio” con “un’indagine ad altissimo rischio” e “dagli effetti dirompenti per la tenuta del governo pentastellato”(Rep), che “la base M5S è in rivolta” e “i grillini hanno una gran voglia di suicidarsi” (Libero), “M5S, ora è rivolta contro Casaleggio”, insomma è tutta un’“ira”, una “rabbia”, una “pazza diaspora” (Rep), e da Palermo a Bruxelles è una biblica “f ug a dei candidati M5S” (Rep), una “grande fuga dal M5S” (Mess) che “perde i pezzi” e non è neppure un movimento, ma “la setta dell’altrove”, ovviamente “antico stituzionale”, senza “sostanza, qualità e significato politico”, “nessuna discussione (e la perenne “rivolta”?, ndr), nessun dibattito, nessuna passione” (Rep), una banda di “dilettanti” ignoranti da “mandare a scuola” (la fu Unità), e poi c’è Virginia Raggi colpevole di nuovi peccati capitali: non “mostra” né ci “fa leggere la sua chat” privata con Frongia, Romeo e Marra (Rep e Mess), lascia “le scuole al gelo” (Mess e Rep), “non riesce a riscaldarle” (l’Unità, parlandone da viva), anche quelle di competenza della Città metropolitana, e ha avuto un “venerdì nero” col “tronco d’albero che sfonda il parabrezza: grave una donna” (Cor), senza contare il congiuntivo sbagliato da Di Maio e l’invasione di cavallette prossima ventura...
Ecco: dopo un’altra settimanella così, sempre all’insegna della libera informazione contro le post verità del putrido Web, si scopre dal Corriere che “il caso Ue non scalfisce M5S: più voti e torna primo partito”. Così come non l’avevano scalfito la presunta “svolta garantista” e “salva-Raggi” del Codice etico, né la supposta “svolta lepenista e trumpista” sulle espulsioni dei migranti irregolari (previste dalle leggi di tutt’Europa, infatti il nostro governo lepenista e trumpiano vuole raddoppiarle). Cioè quei baluba dei 5Stelle nel caos, nella bufera, nell’ira, in rivolta, in rotta, in bancarotta, in fuga da Palermo e da Bruxelles, anzi da Waterloo perdono i pezzi ma non i voti: Nando Pagnoncelli li dà in crescita dello 0,9% in un mese, di nuovo sopra al Pd che perde lo 0,2 rispetto a metà dicembre, quando li superò dopo le dimissioni dell’asse ssora Muraro e l’arresto del dirigente Marra. E ora tutti a domandarsi, affranti, com’è potuto accadere e cosa bisogna fare di più per affossare un movimento che, come Ercolino Sempreinpiedi, che più lo buttavi giù e più tornava su.
I sondaggi valgono per la tendenza che segnalano, non per gli zero virgola: il sorpasso sul Pd potrebbe poi essere contraddetto nelle urne. E comunque il consenso non cancella le lacune né sana gli errori, che sono tanti e spesso gravi molto più degli scandali (alcuni seri, molti lievi, parecchi inventati). Ciò premesso, a mio modesto avviso (a pag. 8 trovate altri pareri), il sondaggio si spiega così.
1) In tempi di crisi sociale galoppante, sull’ambiguità e incoerenza del M5S fanno premio proposte come il reddito di cittadinanza o dimezzare gli stipendi dei parlamentari, che paiono molto più utili ed eque del Jobs Act e della riforma costituzionale.
2) I 5 Stelle si ostinano a non rubare, infatti nessuna loro giunta è accusata di corruzione, concussione, peculato. Così, appena si deposita la polvere dei loro scandali, la gente tira le somme: i grillini magari sono incapaci, ma almeno non rubano; gli “altri”, tutt’e due le cose.
3) I 5Stelle, prima di candidare o nominare qualcuno, chiedono la fedina penale pulita e spesso – vedi la Raggi – addirittura il “335” (la dichiarazione della Procura di nessuna indagine in corso): se uno è indagato, non lo candidano o nominano; per gli eletti e i nominati indagati dopo, valutano i fatti e decidono in base a quelli. Gli “altri” cacciano solo quelli scaricabili (Marino, Lupi, Guidi), mentre per gli amici (Lotti, Del Sette, De Luca & C.) vale la presunzione d’innocenza fino alla Cassazione: campa cavallo.
4) Come dice Zagrebelsky, i media usano due pesi e due misure e “non perdonano ai 5Stelle ciò che perdonano agli altri”. La lapidazione quotidiana della Raggi e di chiunque le si avvicini è così forsennato da apparire sproporzionato ai suoi errori e inadeguatezze. Se un centesimo di questa severità fosse applicato agli altri partiti, si salverebbero in pochi. E se fosse stato applicato ad altri sindaci, Roma non sarebbe al disastro e, forse la Raggi non sarebbe neppure sindaco. Anzi, forse i 5Stelle non esisterebbero proprio.

14/01/17

MAURIZIO CROZZA SUL NOVE DA MARZO

MAURIZIO CROZZA SUL NOVE DA MARZO

Maurizio Crozza
Maurizio Crozza rispunta a primavera. Dopo aver concluso la sua decennale esperienza a La7, il comico genovese si prepara ad approdare sul canale Nove con un nuovo show di satira politica e sociale. Al momento, il suo debutto a Discovery è atteso per il mese di marzo prossimo (e non per l’inizio del 2017 come si pensava inizialmente), rigorosamente in prima serata.
Stando a quanto apprendiamo, sul Nove dovremmo trovare Crozza nel prime time del venerdì, serata che anche La7 aveva tradizionalmente riservato al comico. Così, al termine della settimana, l’artista avrà ancora la possibilità di affrontare a modo suo le principali notizie di politica e d’attualità. E, proprio come avveniva sulla rete terzopolista, anche su Discovery il popolare imitatore avrà a disposizione una prima serata ‘corta’, dalle 21.15 alle 22.35. Una formula, questa, che si è rivelata funzionale ai tempi comici del suo show.
Il titolo del programma è ancora in via di definizione e non trapela ancora nulla sulla sua struttura. Come se la caverà il comico sul canale che ha accolto di recente (senza successo) i compagni di scuderia Fabio Volo e Roberto Saviano? E il pubblico come reagirà al cambio di casacca? Per il canale Nove, lo show di Crozza dovrebbe essere il “programma bandiera” tale da dare uno scossone ad un palinsesto che finora nel complesso non ha mai convinto nè per ascolti nè per contenuti (qui gli ascolti di novembre 2016).
Intanto, resta da capire se l’artista continuerà la sua collaborazione con diMartedì, il talk show di La7 condotto dall’amico Giovanni Floris. Nell’ultima puntata prima della pausa natalizia, il comico aveva salutato il pubblico dell’approfondimento politico così: Noi ci rivediamo, ci rivediamo… non so nemmeno se ci rivediamo”, riferendosi implicitamente al suo imminente passaggio al canale Nove e alla possibilità di mantenere comunque la sua copertina satirica a diMartedì.
Un sorriso di Floris in reazione a quelle parole aveva però lasciato ben sperare i fan di Crozza.

l'ha detto la tv?

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governi criminali

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ciao sono Matteo.......

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con tutta la tv e i giornali che parlano male del m5s, eppure noi lo vogliamo lo stesso e più di prima

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succede solo in italia, solo nei paesi fascisti,Inchiesta Consip, il governo proroga l’incarico a Del Sette. Il comandante dei carabinieri è indagato

http://www.ilfattoquotidiano.it/2017/01/14/inchiesta-consip-il-governo-proroga-lincarico-al-comandante-dei-carabinieri-del-sette/3316220/


Inchiesta Consip, il governo proroga l’incarico a Del Sette. Il comandante dei carabinieri è indagato

Inchiesta Consip, il governo proroga l’incarico a Del Sette. Il comandante dei carabinieri è indagato
POLITICA

Il capo dell'Arma è accusato di favoreggiamento e rivelazione del segreto d'ufficio nell'indagine sui presunti appalti truccati della società pubblica. Nello stesso filone è coinvolto anche il ministro dello Sport Lotti

Sondaggi, il caso Alde non danneggia il M5s: primo partito con il 30,9%

http://www.ilfattoquotidiano.it/2017/01/14/sondaggi-il-caso-alde-non-danneggia-il-m5s-primo-partito-con-il-309/3316505/


Sondaggi, il caso Alde non danneggia il M5s: primo partito con il 30,9%

Sondaggi, il caso Alde non danneggia il M5s: primo partito con il 30,9%
POLITICA

Il Pd a seguire con il 30,1%. Staccati di quasi 20 punti Lega e Forza Italia, che si attestano al 12,5 e al 12,4%. Ancora negativo il giudizio sul governo Gentiloni che però comincia a guadagnare qualche consenso. Il 40% degli interpellati chiede elezioni il prima possibile dopo la sentenza sull'Italicum

l'amore cos'è

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fosse per me le regioni le toglierei,sono una mangiatoia per mafie e camorra

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agli elettori del m5s non frega niente della propaganda negativa ti tv e giornali,non sono fessi




Partiti: nonostante il caso Farage e Ue e le posizioni di Grillo degli ultimi giorni "il M5S fa registrare un aumento (+0,9) negli orientamenti di voto rispetto a dicembre attestandosi al 30,9% e riportandosi in testa sul Pd che si mantiene stabile (30,3%, in flessione di 0,2). L’elettorato pentastellato appare tetragono, insensibile alle vicende che riguardano il Movimento. Il caso europeo, ad esempio, è stato seguito in dettaglio o sui fatti principali dal 45% degli elettori e solo l’8% ritiene che il M5S perderà consenso e non riuscirà a recuperarlo, per il 27% lo recupererà con fatica, mentre il 40% (71% tra gli elettori grillini) non prevede una perdita di consenso (14%) o immagina un recupero a breve, come già avvenuto in passato (26%)".

Sondaggio Corsera, M5s primo partito nonostante il caso Ue. Più fiducia nel governo GentiloniSondaggio Corsera, 



gentiloni vede la ripresa a 360° percepita da noi a 90°

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Che schifo!!!

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Che schifo!!!

Mauro Masi, l'ex dg Rai a capo della Consap, ha girato almeno cinque incarichi a Tiziana Miceli, la consorte di Angelino. Andrea Gemma, avvocato dell'Ncd e fedelissimo di Alfano piazzato all'Eni, ha vinto un bando da 630 mila euro. Ecco la rete di interessi del titolare dell'Interno. Che replica: "Mistificazioni". Ma non smentisce

Marco Travaglio ..Notizie-bomba, a grappolo 1) La Procura di Napoli indaga sul più grande appalto d’Europa, roba da 2,7 miliardi, bandito dalla Consip (al 100% del Tesoro, cioè dal governo) e truccato per favorire in tre lotti l’imprenditore Alfredo Romeo

Marco Travaglio
..Notizie-bomba, a grappolo
1) La Procura di Napoli indaga sul più grande appalto d’Europa, roba da 2,7 miliardi, bandito dalla Consip (al 100% del Tesoro, cioè dal governo) e truccato per favorire in tre lotti l’imprenditore Alfredo Romeo, finanziatore di molti politici tra cui Matteo Renzi.
2) L’inchiesta, come ha scritto a novembre La Verità, mai smentita, preoccupa molto Tiziano Renzi, informato da chissà chi su intercettazioni a proposito di un suo incontro a Napoli con Romeo. Papà Renzi ne avrebbe parlato con pochi amici in un bosco di Rignano, dopo avere spento il cellulare.
3) L’inchiesta, in teoria top secret, è un segreto di Pulcinella: i vertici Consip hanno saputo da chissà chi che gli uffici sono pieni di cimici e li hanno fatti bonificare per toglierle, rovinando l’indagine.
4) Gli inquirenti hanno interrogato l’ad di Consip, il renziano Luigi Marroni, che ha fatto i nomi delle presunte talpe: il comandante dell’Arma Tullio Del Sette, il capo dei carabinieri toscani Emanuele Saltalamacchia, il ministro renziano allo Sport Luca Lotti, il presidente renziano di Publiacqua (la municipalizzata idrica di Firenze e dintorni) Filippo Vannoni.
5) Vannoni – ma questo lo scopriremo qualche giorno dopo – ha rivelato ai pm che fu Lotti a parlargli dell’inchiesta Consip e che anche Renzi sapeva tutto. Con gli occhi sgranati, mi faccio ripetere due o tre volte la storia, che si annuncia come il più grave scandalo di Stato degli ultimi anni, e decido di dedicarle grande spazio in prima pagina per diversi giorni. Domani, mi dico ingenuamente, tutti i giornali e i tg riprenderanno la notizia e qualche testa salterà. Tutti i principali protagonisti della storia, infatti, sono legati a filo doppio a Renzi: il padre Tiziano, il finanziatore Romeo, il fido Lotti, il gen. Del Sette nominato dal governo Renzi, Marroni nominato a Consip dal governo Renzi, Vannoni nominato a Publiacqua dal sindaco di Firenze Renzi.
Delle due l’una: o sono impazziti tutti quanti e han cominciato a calunniarsi fra loro, dunque gli accusatori verranno querelati per calunnia dagli accusati e rimossi dai loro incarichi pubblici; oppure, messi alle strette dai pm con l’obbligo di dire la verità, l’hanno detta, dunque gli accusati di dimetteranno.
Nulla di tutto questo.
Telegiornaloni e giornaloni miniaturizzano lo scoop del Fatto.
Ma spacciano l’indagine per un assedio delle Procure ai poveri renziani sconfitti al referendum.
Poi la Procura di Roma li leva d’impaccio: interroga subito Del Sette e Lotti, a gentile richiesta: così la notizia non è più l’oggetto dell’indagine, ma il generalone e il ministrone che, intrepidi e sereni (mancherebbe), “chiariscono tutto”.
A fine anno domandiamo al premier Paolo Gentiloni come possa lasciare al vertice di Consip un potenziale calunniatore o, in alternativa, tenersi nel governo e alla guida dell’Arma due potenziali delinquenti. Lui biascica che ha fiducia nella giustizia e anche in tutti e tre (anche se si accusano a vicenda). E morta lì. L’altro giorno il nostro Davide Vecchi pubblica il verbale, non segretato, di Lotti. Il quale racconta una storia davvero avvincente: il 21 dicembre, alle 6.30 del mattino, il neoministro è alla stazione di Firenze in partenza per Roma e chi ti incontra “casualmente”? Vannoni, in partenza per Napoli. I due sono amiconi, ma non si vedono “da sei mesi”. E Vannoni mica dice a Lotti dove sta andando, cioè a Napoli per essere sentito sulla fuga di notizie: ci mancherebbe, è un tipo riservato, anche se sulla sua convocazione come teste non c’è alcun segreto investigativo. Nel pomeriggio Lotti incontra Vannoni in un corridoio di Palazzo Chigi. Guarda un po’, alle volte, le combinazioni: non ti vedi per sei mesi e poi ti vedi due volte in un giorno. Vannoni è lì per dirgli non solo ciò che non gli ha detto al mattino. Ma pure per spifferargli, tutto contrito, il contenuto del suo interrogatorio, che a differenza del resto è coperto da segreto, ed è stato pure segretato dai pm a fine verbale.
“Imbarazzato e concitato – racconta Lotti ai pm – Vannoni mi ha informato di aver riferito a Woodcock di aver ricevuto da me informazioni riguardo all’esistenza di indagini su Consip; alle mie rimostranze circa la falsità di quanto aveva affermato, lui ha ammesso di aver mentito e si è scusato in modo imbarazzato, ottenendo una mia reazione stizzita, tanto da avergli io detto ‘non ti do una testata per rispetto del luogo nel quale siamo’”.
Dopo aver minacciato un testimone che ha appena violato il segreto investigativo (sempre per rispetto del luogo in cui siamo), il ministro dovrebbe precipitarsi in Procura a denunciare l’amico per calunnia e intimare al sindaco Dario Nardella di rimuovere l’ennesimo calunniatore dal vertice di Publiacqua. Invece sta fermo e zitto due giorni, finché sul Fatto esce la notizia che è indagato. Allora scrive su Facebook che la notizia “non esiste” e chiede udienza ai pm perché la notizia esiste.
Telegiornaloni e giornaloni non dedicano una riga al verbale di Lotti e nemmeno alla notizia (nota anche all’Ansa) del summit tra le procure di Napoli e Roma per dividersi le indagini su un ministro, sull’entourage di Renzi, sui vertici dell’Arma e di Consip per l’appalto più grande d’Europa.
Delle due l’una: o siamo matti noi del Fatto, oppure sono matti (o qualcos’altro) tutti gli altri.
Nel secondo caso, per la perizia psichiatrica non basteranno tutti gli ospedali d’Italia. Nel primo caso, è ufficiale: Ruby è la nipote di Mubarak."!
(M. Travaglio)


Prima Pagina Il Fatto Quotidiano -

#Mobilità sostenibile, dal 16 gennaio le biciclette si potranno portare a bordo di 16 linee #Atac di bus e tram http://www.comune.roma

Mobilità sostenibile, da gennaio le bici su bus e tram

bus
Dal 16 gennaio si potranno portare le biciclette a bordo di 16 linee Atac (bus e tram). Ne dà notizia il Campidoglio in una nota, riportando il commento dell’assessora Linda Meleo (Città in Movimento).

“Utilizzare liberamente in città le due ruote. Questo per noi è mobilità sostenibile”, afferma Meleo. “Crediamo che il trasporto intermodale sia una pratica sempre più da incentivare. L’obiettivo, come già detto più volte, è far diventare Roma una Capitale sempre più in movimento”.


“Per questo”, conclude l’assessora, “dal 2017 spazio alle biciclette sul trasporto pubblico, a bordo di bus e tram di 16 linee. Siamo al lavoro per far sì che quest’iniziativa divenga possibile su un numero sempre maggiore di mezzi del trasporto pubblico”. 

Queste le linee che dal 16 gennaio ospiteranno a bordo le biciclette: 2-3-5-8-14-19-83-118-120F-180F-412-673-715-772-791-911.

29 DIC 2016 – PV 
AGG 3 GEN 2016 - RED



sostenibile, dal 16 gennaio le biciclette si potranno portare a bordo di 16 linee di bus e tram

lo dovrebbero fare anche sui treni in tutto il territorio nazionale, allora si che userei il treno e non l'auto,vedi vai a brescia, scarichi la bici,giri,fai i tuoi affari e poi ritorni in treno,arrivata non devi aspettare pullman e coincidenze, prendi la bici e torni a casa



voilà

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è anni che lo scrivo,le poste scoppieranno, e stanno scoppiando,per ogni cagata per i politici si accingeva alle poste e adesso?


è anni che lo scrivo,le poste scoppieranno, e stanno scoppiando,per ogni cagata per i politici si accingeva alle poste e adesso?

adesso si vada fino in fondo perchè se si ruba sulle consulenze perchè questo hanno fatto,"rubato",mi figuro sui vari prestiti ecc, avranno fatto come al monte paschi,dare agli amici degli amici soldi senza garanzie

Poste Italiane, per la Corte dei Conti troppe consulenze esterne e troppe eccezioni in affidamento appalti

Poste Italiane, per la Corte dei Conti troppe consulenze esterne e troppe eccezioni in affidamento appalti
LOBBY

Nella determinazione sui risultati 2015 del gruppo di spedizioni, la magistratura contabile ha riscontrato la presenza di 37 milioni di euro di spese di comunicazione, ben 28 milioni in più rispetto all’esercizio precedente. Oltre a un aumento delle consulenze per 5 milioni per un totale di 21 milioni. Nonostante l'organico di 612 dirigenti

13/01/17

altro che bufale del web, eccole le bufale le danno i giornali e la tv Cioè dico... ci rendiamo conto che il Corriere della Sera HA INVENTATO DI SANA PIANTA UN FINTO SCOOP??

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Cioè dico... ci rendiamo conto che il Corriere della Sera HA INVENTATO DI SANA PIANTA UN FINTO SCOOP?? La notizia fece un certo scalpore qualche giorno fa e sorprese anche me. L'avvocato della Raggi che per salvare il seggio di sindaco sacrifica il codice etico dichiarandolo nullo. Scritto a lettere cubitali, virgolettato sul Corriere Della Sera. Ora veniamo a sapere che l'avvocato, si incazza, ribadendo. Con forza: "MAI"! ("detto o scritto") Al contrario ci sono ben sette pagine che ne difendono la liceità. Cui Prodest? Per vendere più copie? Non credo, visto che sortiscono effetto contrario crollando a picco. Per fare pressione su M5S? Sarebbe illogico. Per condizionare il giudizio del magistrato? Chissà...

Il Pd ..tanto per non farsi mancare nulla...Pensate fosse successo ad un Consigliere del Movimento

I MANAGER BRAVI ! QUELI CHE SONO COMPETENTI E SANNO AMMINISTARE !

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VIRGINIA RAGGI E LA SUA GIUNTA HANNO CONTRO TUTTI I GIORNALI E LE TELEVISIONI. DATO CHE, DICONO, CHE NON HA FATTO NIENTE VI RINFRESCHIAMO LA MEMORIA. IN SEI MESI HA FATTO QUESTO:



VIRGINIA RAGGI E LA SUA GIUNTA HANNO CONTRO TUTTI I GIORNALI E LE TELEVISIONI. DATO CHE, DICONO, CHE NON HA FATTO NIENTE VI RINFRESCHIAMO LA MEMORIA.
IN SEI MESI HA FATTO QUESTO:
9 milioni di euro per il sociale.
18 milioni per la manutenzione della metro A.
Sblocco di un appalto di 150 nuovi autobus più il contratto per altri 80 in un breve futuro.
(Iniziata da Marino ultimata dalla Giunta Raggi)
1200 assunzioni di maestre asilo dimenticate in un cassetto dalle amministrazioni precedenti.
Messa a regime degli impianti di smaltimento Ama.
Riorganizzazione di atac.
Sperimentazione dei controllori sugli autobus.
Presentazione di progetti legati alla ciclabilità di Roma che saranno totalmente finanziati dalla comunità europea.
Scoperta e messa in regola di decine di appartamenti, appartenenti al comune di cui si era persa traccia? Controllo minuzioso del bilancio capitolino, della messa in opera di 700 vigili urbani imboscati negli uffici e tirati fuori. Non è finita, questa giunta ha iniziato una lotta all'abusivismo commerciale, la realizzazione della piattaforma web, la dismissione delle auto blu e le ztl per gli assessori.
Avviati i lavori di restauro del Teatro Valle.
Questo è stato fatto fino ora.
Poi ci sono progetti per lo Stadio Flaminio.
Progetti per il Teatro Valle.
Progetti per le buche delle strade, già avviati.
Roma ha 20 anni di arretrati,
e 14 miliardi di debiti lasciati dalla Destra e dal PD.
Il M5S, è una forza politica
CHE NON RUBA.

Italia svegliaaaaaaaaaaaaaaaa

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CHI STA RIGENERANDO LA SUA VERGINITA' ??.... «Solo gli ingenui possono pensare che un boy scout di provincia, noto fra gli amici come “il Bomba” per la spiccata attitudine a spararle grosse, possa scalare il potere in un paese come l’Italia con una tale rapidità e facilità, e soprattutto da solo».

CHI STA RIGENERANDO LA SUA VERGINITA' ??....
«Solo gli ingenui possono pensare che un boy scout di provincia, noto fra gli amici come “il Bomba” per la spiccata attitudine a spararle grosse, possa scalare il potere in un paese come l’Italia con una tale rapidità e facilità, e soprattutto da solo».
Risultati immagini per renzi
A spiegarne la strepitosa arrampicata, scrive Marco Travaglio, non bastano le sue innegabili doti di coraggio, prontezza, velocità, abilità comunicativa e sintonia con la pancia del paese, dopo il faticoso ventennio berlusconiano.
«Il self-made man è roba americana, non italiana. Il nostro italianissimo selfie mad man ha, dietro le spalle, robusti appoggi.
La qual cosa non sarebbe affatto uno scandalo, se fosse tutto dichiarato e alla luce del sole. Purtroppo non lo è».
Al “mistero” dell’ascesa di Renzi è dedicato “L’intoccabile”, l’ultimo libro-indagine di Davide Vecchi, reporter del “Fatto Quotidiano”. Punto di partenza: Matteo Renzi non è soltanto il più giovane presidente del Consiglio della storia d’Italia, davanti a Benito Mussolini. È anche il più osannato e soprattutto il più misterioso. «Nessuno sa davvero come il giovanotto di Rignano sull’Arno abbia costruito il suo sistema di relazioni e protezioni nell’attesa di metter fuori il periscopio e uscire allo scoperto».
Dalla sua prima vera campagna elettorale, quella del 2003-2004 che lo portò alla presidenza della Provincia di Firenze, fino sulle poltrone di sindaco della sua città, poi segetario del Pd e infine di capo del governo. «Quando Matteo era sindaco di RenziFirenze – scrive Travaglio su “Micromega” – l’amico Marco Carrai gli metteva gentilmente a disposizione, a titolo gratuito, un pied-à-terre in via degli Alfani, senza neppure fargli pagare l’affitto e in palese conflitto d’interessi, visti i numerosi incarichi pubblici che Carrai ricopre».
Altra «affettuosa amicizia», quella col berlusconiano Denis Verdini, «che nessuno sa di preciso quando sia cominciata né perché».
Il libro di Vecchi rievoca il fallimento di una società del padre, Tiziano Renzi, e l’inchiesta della Procura di Genova per bancarotta fraudolenta: «Salta fuori un groviglio di aziende che passano di mano in mano, fra soci effettivi e prestanome, e che soprattutto usano con disinvoltura contratti atipici di precariato e addirittura impiegano extracomunitari clandestini in nero, con strascichi di cause di lavoro che almeno in tre occasioni certificano violazioni dello Statuto dei lavoratori. Altro che articolo 18».
Centrale, ovviamente, l’atipico rapporto con Berlusconi, ovvero «l’unico politico della “vecchia guardia” che il polemicissimo Renzi non attacca, non sfancula, non critica, non sfida, non contraria, non scontenta mai».
Secondo Vecchi, il forte legame tra i due non è mediato da Verdini: «E’ diretto, profondo, antico e naturalmente misterioso», annota Travaglio.
Nel libro, Vecchi risale allo zio di Renzi, Nicola Bovoli, fratello della madre di Matteo, che fu dirigente del gruppo Rizzoli e poi entrò in affari con Fininvest, «al punto da raccomandare il nipote prediletto per la famosa e fruttuosa (un bottino di 48 milioni di lire in cinque puntate) comparsata alla “Ruota della fortuna” nel 1994», condotto da Mike Bongiorno.
«Poi, certo, arrivarono gli incontri ufficiali e ufficiosi: quello del 2005 fra il Caimano e il presidente della Provincia alla Prefettura di Firenze, con Verdini a fare da sensale.
E quello del 2010, già con la fascia tricolore di sindaco, nella villa di Arcore: Matteo – scrive Travaglio – si credeva così furbo da riuscire a tenerlo segreto, ma a divulgarlo provvide l’entourage del Cavaliere, costringendolo a imbarazzate e imbarazzanti spiegazioni».
Ora, Berlusconi e Renzi «si vedono di continuo e dappertutto: dal Nazareno a Palazzo Chigi, senza neppure nascondersi».
Il Cavaliere «considera Matteo il suo unico erede: populista, bugiardo e gattopardesco», infatti «ne fiancheggia con entusiasmo e spudoratezza il governo (che peraltro completa la sua opera lasciata a metà)», compreso il sogno del “partito unico della nazione”. «Basta il fatto che lo Spregiudicato di Rignano abbia sdoganato il Pregiudicato di Arcore a spiegare tanta corrispondenza di amorosi sensi?
O c’è qualcosa nel loro passato che dobbiamo ancora scoprire?».
Una pista americana, per esempio: «Che ci faceva un uomo delle operazioni riservate Cia come Michael Ledeen al matrimonio di Carrai, in mezzo a banchieri, prelati, alti magistrati, imprenditori, nobiluomini, giornalisti, editori, top manager, finanzieri, faccendieri, oltre naturalmente a Matteo, premier e testimone dello sposo, impegnato proprio in quei giorni a dipingersi come vittima inerme e piagnucolante dei “poteri forti”?».
Domanda fondamentale: «Oltre alla squadra di governo che tutti purtroppo vediamo, formata da ragazzotti e fanciulle tanto mediocri e ignoranti quanto pretenziosi e arroganti, ce n’è un’altra che dirige il traffico da dietro le quinte?».
R. S. BYE BYE
Martellini Nocentini Andrea

Chi vuole capire capisca: Ingiustificato è Non giustificato La Corte costituzionale rinnega se stessa. Le obiezioni motivate oggi, furono dichiarate infondate dalla sua sentenza n. 41 del 2003, che ammise un referendum sull’estensione dell’articolo 18 di portata innovativa

L'immagine può contenere: 14 persone, persone che sorridonoChi vuole capire capisca: Ingiustificato è Non giustificato

La Corte costituzionale rinnega se stessa.
Le obiezioni motivate oggi, furono dichiarate infondate dalla sua sentenza n. 41 del 2003, che ammise un referendum sull’estensione dell’articolo 18 di portata innovativa e propositiva ben più ampia di quella proposta dalla richiesta attuale.

Il quesito di allora riguardava non due, ma tre leggi: parti dell’art. 18 dello Statuto del 1970, ma anche parti delle leggi n. 108 del 1990 e n. 604 del 1966. Soprattutto, inoltre, esso proponeva la soppressione integrale dei limiti numerici previsti dall’art. 18 per la reintegrazione dei lavoratori illegittimamente licenziati, la cui garanzia veniva così estesa anche all’unico dipendente che fosse licenziato senza giusta causa. Quel referendum, approvato dall’86,74% dei votanti, non raggiunse il quorum.

Ma esso fu ammesso dalla Corte Costituzionale, che riconobbe l’omogeneità, la chiarezza e l’univocità del quesito, certamente minori di quelle del quesito oggi proposto:
«Il referendum», dichiarò la Corte, «è rivolto in primo luogo all’estensione della garanzia reale contro i licenziamenti ingiustificati ai lavoratori che attualmente, in conseguenza dei limiti numerici sopra ricordati, godono esclusivamente della garanzia obbligatoria» consistente nel pagamento di un’indennità in denaro.

Ebbene, non capisco come la Corte, di fronte a un quesito di portata addirittura più limitata, abbia oggi cambiato la sua stessa giurisprudenza. Lo capisco solo se dico che ha oltrepassato le sue competenze con una pronuncia politica ben più che giurisdizionale.

La Corte, infatti, non ha il potere di sindacare il merito del quesito referendario. Deve solo accertare due condizioni:
che le norme oggetto del quesito non appartengano alle materie per le quali l’art. 75 della Costituzione esclude il ricorso al referendum abrogativo (le leggi tributarie e di bilancio, di amnistia, di indulto e di ratifica dei trattati internazionali) e che il quesito abbia un contenuto chiaro, univoco e omogeneo come era esemplarmente quello oggi in discussione.
Il giudizio di ammissibilità doveva, insomma, riguardare soltanto questi requisiti della richiesta di referendum, ed invece si è risolto in un’indebita limitazione della sovranità popolare, in ordine oltre tutto a una questione di fondo come è la garanzia della stabilità del lavoro.

Questo è il mio parere.

CLAUDIA BALDINI.

Orrore in casa famiglia, le suore costringono i bimbi a docce gelate e a mangiare vomito

Orrore in casa famiglia, le suore costringono i bimbi a docce gelate e a mangiare vomito
http://roma.fanpage.it/orrore-in-casa-famiglia-le-suore-costringono-i-bimbi-a-docce-gelate-e-a-mangiare-vomito/
A gestire la struttura, una casa famiglia di Rocca di Papa, Castelli Romani, erano tre suore sudamericane, tutte condannate dal tribunale di Velletri con accuse di maltrattamenti. Una di loro è accusata anche di aver avuto rapporti sessuali con un minorenne.
Orrore in casa famiglia, le suore costringono i bimbi a docce gelate e a mangiare vomito
Costretti a fare docce gelate, a dormire al freddo senza le coperte, a rimangiare il loro vomito e anche a subire molestie sessuali. Un incubo quello vissuto dai bambini ospiti di una casa famiglia per minori a Rocca di Papa, Castelli Romani. A gestire la struttura erano tre suore sudamericane, tutte condannate dal tribunale di Velletri con accuse di maltrattamenti. Le indagini sono cominciate dopo la denuncia della mamma di due bambini: secondo la signora S.D. le suore picchiavano i bimbi, che tenevano mal vestiti e che obbligavano a dormire senza coperta nonostante il freddo. Questo perché uno di loro faceva la pipì nel letto di notte e le suore non avevano voglia di rilavare ogni giorno le coperte.

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ecco è giusto

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Trump nella bufera, spunta un dossier non verificato: «Materiale compromettente in mano ai russi»


Il dossier, che sostiene l’esistenza di informazioni compromettenti, di natura finanziaria e personale su Trump in mano a Mosca, è stato presentato la scorsa settimana al presidente eletto e a Obama dai servizi segreti, che ora indagano.
Nello stesso incontro, CIA e FBI hanno inoltre riportato le loro conclusioni sulla vicenda hacking: la Russia, sotto il comando diretto del presidente Putin, ha interferito nella campagna elettorale per danneggiare Clinton e favorire Trump - http://bit.ly/2iFuBRC
11 gennaio 2017 – Un documento, non verificato, di 35 pagine, che circolava da…
ALANFRIEDMAN.IT

uno statista italiano con berlusconi che s'è beccato 6 anni ,naturalemente fuori dalle galere,il paese dei quaquaraquà

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abbominevole sorcio puzzolente d'Italia ecco cosa è amato

...ECCO CHI E' IL REGISTRA POLITICO DELLA BOCCIATURA DEL REFERENDUM SULL'ART 18!!!

I fan dell'Euro esultano: dopo 15 anni siamo tutti più poveri (Nessuno)

Ehi, amici italiani! Sorridete! Siate felici! Perché in questo 2017 dobbiamo festeggiare uno dei più grandi successi nella storia dell’economia: l’euro! Quindici anni fa, il primo gennaio del 2002, trecento milioni di cittadini europei hanno lasciato le loro monete nazionali e hanno cominciato ad utilizzare la moneta unica, comprese quelle utilissime monetine da 1 e 2 centesimi…
Segnatevela bene, quella data: primo gennaio 2002.
Quel giorno gli stipendi di voi italiani si sono di fatto dimezzati e il vostro potere d’acquisto è crollato. Ma non dovete credere a chi vi dice che l’euro è stato un fallimento. La moneta unica ha svolto perfettamente il compito per cui era stata progettata dall'élite finanziaria internazionale: rendervi tutti più poveri. L’euro ha livellato verso il basso lo stile di vita delle classi medie, ha rubato sovranità a tutti gli Stati europei e li ha resi deboli, definitivamente sottomessi alla Germania e agli Stati Uniti. Tanti auguri, euro. Zero di questi giorni. #fidatevidinessuno
La moneta unica ha concluso il compito principale: impoverire i lavoratori e sottomettere i governi Germania e USA. Auguri, e zero di questi giorni!
LA7.IT

Daniele Tizzanini 1 h · Ascoltare oggi in Tv e leggere su molti giornali che il PARTITO DEMOCRATICO e FORZA ITALIA pretendono chiarezza sui primi cento nomi che hanno dilaniato il Monte dei Paschi e le altre 4 banche fallite sarebbe un po come se Jack Lo squartatore si presentasse ai funerali delle SUE vittime porgendo sentite condoglianze alle famiglie con tanto di Corona di fiori e coltello sporco di sangue ancora caldo nascosto in tasca .

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Ascoltare oggi in Tv e leggere su molti giornali che il PARTITO DEMOCRATICO e FORZA ITALIA pretendono chiarezza sui primi cento nomi che hanno dilaniato il Monte dei Paschi e le altre 4 banche fallite sarebbe un po come se Jack Lo squartatore si presentasse ai funerali delle SUE vittime porgendo sentite condoglianze alle famiglie con tanto di Corona di fiori e coltello sporco di sangue ancora caldo nascosto in tasca .

io mi chiedo la Nato cosa è, un tentacolo degli Usa, ecco cosa è, a noi non conviene più starci dentro

Alle parole di Di Stefano ha risposto, fino ad ora, soltanto il senatore del Pd Andrea Marcucci, che su twitter scrive: “Una follia dopo l’altra, oggi #M5S propone di uscire anche dalla #Nato. Come se la #Costituzione fosse un contratto di #Casaleggio”.

La costituzione manco è un contratto di Obama o altro presidente americano,si intende USA, mi pare che stiano esagerando, loro commerciano con la Russia,ma noi no,perchè?Così commerciamo con loro, in nord Africa e medio oriente Obama ha fatto schifo,un fallimento completo,chi si piglia i migranti?L'italia, si perchè noi italiani paghiamo Erdogan per fermare il traffico migranti verso i paesi del nord Europa, in particolare la Germania,ma poi a noi ci lasciano nella merda, anzi le navi straniere li salvano e li portano in Italia.
Questo perchè lo sappiamo dobbiamo incrementare la popolazione, lo si fa importando manodopera a basso costo pensano loro, questi africani poi ci faranno il culo, che DI basso c'è soltanto il cervello bacato DEI POLITICI.
Cioè siamo 7 miliardi,lo sappiamo siamo troppi, l'unica è diminuire le popolazioni, e senza guerre,ma con prevenzione e educazione sessuale, alimentare e di tutto,senza fare immigrare nessuno,ma darsi limiti, e i limiti se li devono dare quelli che vivono con il di più, cioè quella parte della popolazione del pianeta che è criminale Obama compreso, a dirla franca vivere con dignità, la ricchezza fa male al pianeta e alla popolazione.
tutto questo è la Nato,ossia è americana e da 70 anni non fa altro che distruggere, adesso basta,pensiamo a noi, la Russia è vero non è un paese democratico come noi,ma Erdogan lo è, l'Egitto lo è, i paesi arabi lo sono? No non lo sono, anzi la Russia a confronto è democratica, dunque ?L'america di Obama è democratica?Quando un cittadino muore di fame, il paese che lo ospita non è democratico e dunque gli Usa come l'Italia ecc non lo sono, stanno andando forse verso la democrazia,ma con gli Usa stiamo andando verso le guerre le loro che combattiamo noi e a me non sta bene

http://www.ilfattoquotidiano.it/2017/01/12/m5s-il-deputato-di-stefano-sul-blog-di-grillo-nato-mette-a-rischio-leuropa-ridiscutere-la-presenza-dellitalia/3312799/

M5s, il deputato Di Stefano sul blog di Grillo: “Nato mette a rischio l’Europa, ridiscutere la presenza dell’Italia”

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POLITICA

Il M5S si oppone da sempre a questa immonda strategia della tensione e chiede, con una proposta di legge in discussione alla Camera, che la partecipazione dell’Italia sia ridiscussa e sottoposta al giudizio degli italiani", scrive il parlamentare d'origine siciliana. Marcucci (Pd): "Una follia dopo l’altra"