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24/07/18

Ecco il piano delle élites per far cadere il governo M5S-Lega (di Giuseppe PALMA)

Ecco il piano delle élites per far cadere il governo M5S-Lega (di Giuseppe PALMA)

Oggi può sembrare fantapolitica, ma più avanti ci proveranno. Tenteranno di rimettere in moto il colpo di stato iniziato nel novembre 2011 e terminato lo scorso 1° giugno. Il governo del cambiamento M5S-Lega ha costruito una barriera contro il progetto mondialista di creare un popolo europeo senza identità, un meticciato senza diritti sociali ma libero di spostarsi per garantirsi la mera sopravvivenza. Senza famiglia, senza radici, senza identità. Il governo Salvini-Di Maio rappresenta certamente un ostacolo a questo progetto delle élites globaliste, ma, allo stesso tempo, in Parlamento non è possibile alcun ribaltone che metta insieme tutte le altre forze politiche oggi presenti (Pd, Forza Italia, LeU, piùEuropa etc), le quali non hanno i numeri per contrapporre un’alternativa all’esecutivo giallo-verde. Che farà dunque l’establishment sovranazionale? Occorre ammettere che questo ha sempre prediletto la soluzione di unire il centrodestra col centrosinistra, lasciando fuori i 5Stelle (come nel 2013), ma stavolta non è possibile per la ferma opposizione di Salvini a qualsiasi alleanza col Pd.
E allora i grandi gruppi della finanza internazionale punteranno sulle divisioni dentro al governo Conte e su quelle all’interno del M5S. 
Il grimaldello è rappresentato dal Presidente della Camera Roberto Fico, che alla prima crisi di governo riaprirà – su probabile indicazione di Mattarella – il famoso “secondo forno”, quello naufragato sotto i colpi di Renzi lo scorso 29 aprile. Ma stavolta il senatore di Scandicci non avrà lo stesso peso politico che ebbe tre mesi fa. Il neoeletto segretario Dem Maurizio Martina sta già lavorando sottobanco. Prima delle elezioni europee del 2019 al Nazareno potrebbe arrivare un nuovo segretario legittimato dal voto delle primarie, e non è escluso che il “nuovo” che avanza sia rappresentato proprio da Martina o, più probabilmente, dall’attuale Presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti, uomo con le stesse idee di Martina ma con ben più consistenti potenzialità comunicative e, soprattutto, non “sporcatosi” con le fallimentari esperienze di governo degli ultimi anni.
A quel punto, subito dopo le elezioni europee, il “nuovo” Pd cercherà di dividere Di Maio da Salvinisulla base del fatto che il M5S potrebbe aver subìto una flessione (del tutto fisiologica) in termini elettorali rispetto alle politiche di quest’anno (con un parallelo aumento di consensi in favore della Lega), spingendo i pentastellati a far cadere l’attuale governo per formarne un altro col Pd di Zingaretti (o personaggio similare). Una sorta di mantide religiosa pronta a morire pur di uccidere il vecchio nemico e nuovo presunto alleato. Un vero e proprio abbraccio mortale per i 5Stelle, sia dal punto di vista parlamentare (i numeri potrebbero non esserci) che politico. Ma alle élites questo non interessa. Se pensano che ci possa essere una sola possibilità per fermare le politiche economiche, fiscali e sull’immigrazione del governo M5S-Lega, utilizzeranno tutti gli strumenti a loro disposizione pur di raggiungere l’obiettivo. Si tratterebbe certamente di un altro colpo di stato, anche perché del nuovo governo non farebbe parte la componente più votata all’interno della coalizione che ha ottenuto più voti alle elezioni del 4 marzo. Ma se c’è una cosa che alle élites non interessa, quella è proprio la democrazia!
Sarà il M5S sufficientemente fermo e stabile per non cedere alle sirene globaliste e del Pd? Io credo di sì, anche perché sarebbe auto-distruttivo se cedesse. E Di Maio non è poi così sprovveduto da farsi soffiare il Movimento da una manovra di questo tipo. Il governo del cambiamento, che poggia la propria legittimazione democratica sul forte consenso elettorale dei due partiti che ne fanno parte, è nato anche per effetto della rivolta popolare avvenuta sui social la sera del 27 maggio – subito dopo che Mattarella aveva impedito la nascita del governo Conte (a causa del veto su Savona al Mef) e nominato Cottarelli -, oltre che per le rassicurazioni americane sull’acquisto dei nostri titoli di stato sul mercato secondario. Diversamente, dovete tenerlo bene a mente, era già pronto per Palazzo Chigi – in continuazione del colpo di stato del novembre 2011 – proprio l’onnipresente Cottarelli, l’uomo del FMI che ci avrebbe imposto – senza neppure ottenere la fiducia in Parlamento – ancora più austerità e rigore, cioè le folli ricette neo-liberiste di Monti.
Tutto questo non possiamo e non dobbiamo dimenticarlo, soprattutto per quel che potrebbe accadere in un futuro non molto lontano. Sulla Libertà, diceva Calamandrei, bisogna vigilare. E oggi più che mai, aggiungo io, anche sulla democrazia.
Giuseppe PALMA

Giovanni Tria le nomine rai devono essere da noi gradite e dunque via i nomi servi del potere, non mettere le solite zecche ,poi privatizzatala la ria,io non voglio pagare il canone

Giovanni Tria avverte Matteo Salvini: sulle nomine Rai decido io

Oggi nuovo vertice. Per il ministro "tutti condividiamo le decisioni. Salvini vuole incontrare i candidati? Se serve sì, ma non condiziona le mie scelte"


Le nomine Rai mettono a dura prova l'equilibrio nel Governo. "Oggi abbiamo fissato una riunione" ha affermato il presidente del Consiglio Giuseppe Conte nel corso di una conferenza stampa a Palazzo Chigi, spiegando che "noi su queste nomine - fermo restando che c'è un ministro competente e una delibera del Cdm - usiamo un metodo che sta dando dei frutti, quello di confrontarsi, di parlarsi francamente tra il presidente del Consiglio dei ministri, il ministro competente e i rappresentanti delle forze di maggioranza".
Al centro delle decisioni c'è il ministro dell'Economia, Giovanni Tria, il quale ha voluto ribadire che la condivisione è la chiave del lavoro che si sta facendo nel Governo. Avverte però Matteo Salvini che non si farà condizionare nelle sue scelte. "Tutti condividiamo tutte le nostre decisioni e se c'è la necessità di qualcuno di incontrare i candidati per rafforzare le proprie convinzioni, questo non significa che condizioni le scelte del ministro competente. Si usa condividere le cose, ognuno si prende le proprie responsabilità". ha detto il ministro dell'Economia, Giovanni Tria, rispondendo a una domanda sulla volontà del vicepremier di incontrare personalmente i candidati al vertice Rai.

Caro saviano,boldrini e grasso.siete solo zecche ,parassiti,merde siete, basta, io voglio essere rappresentata da chi è come me, di voi ne ho piene le palle.

questo è fuori tutto, è come la boldrini radical chic che si spaccia per proletaria e grasso che si spaccia per antimafia, io che sono una proletaria di fatto,li mando a fare in culo tutti e tre,ma siamo matti, ma non sanno che vuol dire disagio economico,abitare in posti degradati,non sanno che vuol dire la paura di perdere il posto di lavoro,la casa la famiglia, loro non sanno nulla e vogliono solo comandare,mi fanno schifo,io proletaria doc, io che a 14 anni sono andata a lavorare e poi ancora rigorosamente in nero e a 48 ore a settimana,io che una decina d'anni ho perso i contributi perchè o lavoravi così o niente,io oggi che vivo in una casetta minuscola e sempre nella paura di non arrivare a fine mese, perchè la mia pensione se la mangia lo stato in bollette e varie tasse, ma io vi mando a fare in culo, siete il peggio del peggio,siete solo zecche ,parassiti,merde siete, basta, io voglio essere rappresentata da chi è come me, di voi ne ho piene le palle.

Alla ricerca dell'intellettuale perduto

Saviano non vuole creare un nuovo Gramsci ma prendere la funzione e darla a chiunque sia in grado di esercitarla. Prossimo step del dibattito a Nuovi Argomenti

"Dove siete? Perché vi nascondete?". Comincia così l'appello di Roberto Savianoa prendere posizione contro le politiche del governo 5 stelle-Lega, dentro le quali scorge "i germi di qualcosa di estremamente pericoloso", davanti a cui non si può più tacere. Cita Jean Paul Sartre, lo scrittore modello dell'intellettuale engagé. E potrebbe sembrare la riedizione di un antichissimo, e noioso dibattito: lo scrittore si deve schierare nella discussione pubblica, o deve fare il suo lavoro e basta? Invece Saviano, che a sua volta è l'incarnazione più moderna dello scrittore impegnato, non si rivolge solo agli scrittori e agli intellettuali della sua cerchia, si rivolge a tutti: "Giornalisti, cantanti, blogger, filosofi, drammaturghi, attori, sceneggiatori, produttori, ballerini, medici, cuochi, stilisti, youtuber". Una novità che tiene conto di un elemento profetizzato da Karl Marx nei Grundrisse: ossia, che il progresso avrebbe creato un general intellect, cioè un'intelligenza diffusa, ramificata, come è quella che oggi vediamo in opera nei social network, dove molti hanno trovato una voce, costruito un piccolo pubblico, insomma una possibilità di influenza. Sono questi gli "scrittori" che Saviano chiama all'impegno. Non quelli con la pipa e gli occhiali spessi sulla rive gauche della Senna.
Probabilmente, quest'esigenza nasce dalla constatazione di un fallimento: l'ultima volta che gli intellettuali scesero in campo, in Italia, lo fecero rivolgendo appelli al movimento 5 stelle, per cercare di convincerlo a formare un governo con il Partito democratico di Pierluigi Bersani. Non ottennero nessun risultato. E, lentamente, scivolarono ai margini della scena pubblica. Oggi però – nonostante Saviano li inviti a uscire allo scoperto – alcuni intellettuali sono tornati a farsi sentire, piuttosto autonomamente, ciascuno con la propria voce. Come se l'avvento del governo di cambiamento 5 stelle-Lega si fosse imposto con una tale forza nella politica italiana che il vuoto d'aria generato dal suo passaggio ha risucchiato sui binari del dibattito delle idee anche coloro i quali, solitamente, preferivano osservare da lontano i treni sui quali viaggiavano le maggioranze e le minoranze parlamentari.

Per esempio, nella redazione di Nuovi Argomenti, la rivista letteraria fondata da Alberto Moravia e oggi diretta da Leonardo Colombati, da più di un mese si discute del prossimo numero, che inaugurerà la nuova serie. Uscirà a gennaio, si chiamerà Torre d'avorio e si interrogherà, appunto, sul ruolo degli intellettuali nella discussione pubblica. Risponderanno due vincitori del premio Strega come Alessandro Piperno e Nicola Lagioia, e un premio Oscar come Paolo Sorrentino. Più Emanuele Trevi, Lorenzo Pavolini, Carola Susani e lo stesso Colombati. Poi: sull'ultimo numero de l'Espresso, sono già intervenuti Michela Murgia e Zerocalcare, formulando un invito perentorio: "Ribelliamoci!". E il regista Paolo Virzì, in un'intervista rilasciata a David Allegranti del Foglio, è stato altrettanto diretto: "Mi davano della Cassandra quando dicevo: 'Guardate che questi sono fascisti'. Oh, purtroppo ho avuto ragione: sono fascisti per davvero". Per finire, Sandro Veronesi, sul Corriere della Sera, ha proposto di passare all'azione, salendo con il proprio corpo sulle barche che salvano i migranti in mare.
Gli interventi, insomma, non mancano. Eppure, la ricerca dell'intellettuale impegnato continua. Perché Roberto Saviano, il più raffinato e abile interprete del neo-interventismo, ha in mente qualcosa di più chiaro del tradizionale gesto dell'uomo di lettere: "La mobilitazione che vi chiedo è una mobilitazione che riguarda ciascuno di noi", scrive. L'esigenza che esprime è quella di una ricerca di un nuovo tipo di impegno intellettuale, un engagement molecolare, che riguarda la grande stella del cinema, così come il cittadino al di sopra di ogni sospetto di militanza culturale. Non desidera creare un nuovo Antonio Gramsci, ma prendere la funzione di Antonio Gramsci, spezzarla e darla a chiunque sia in grado di esercitarla, scrivendo, parlando, falsificando informazioni non vere, riportando dati, ironizzando.
D'altronde, nessuno più si sente in dovere di prendere in considerazione la parola che pronuncia uno scrittore in quanto scrittore, come succedeva quando decideva di intervenire Albert Camus. Neanche a Roberto Saviano è riconosciuta l'autorevolezza necessaria (il che non significa che non la abbia) per stabilire immediatamente una gerarchia tra ciò che scrive lui e ciò che scrive un blogger, una persona che ha letto centotredici libri sull'argomento in questione e uno che passava di lì.
"La categoria degli intellettuali intesa in senso collettivo, come ceto, è completamente svanita", spiega all'HuffPost Filippo La Porta, critico letterario e saggista. "L'ultimo in grado di esercitare il ruolo di interprete della coscienza civile del paese è stato Pier Paolo Pasolini. Nessuno ci è più riuscito dopo di lui". E questa non necessariamente è una disgrazia: "Franco Fortini affermava di essere contro il ruolo dell'intellettuale, ovvero contro ciò che garantisce i privilegi dell'appartenenza al circolo ristretto dei sapienti, ma decisamente a favore della funzione intellettuale, ossia dell'esercizio del pensiero critico, quello che ricerca ostinatamente la verità, opponendosi anche al potere, come hanno fatto una lunga serie di persone, da Socrate fino a Calvino". Tutti, oggi, hanno gli strumenti per essere degli scrittori engagé. Almeno, teoricamente. Rimane il problema classico di qualsiasi impegno intellettuale: si può vedere giusto, formulando analisi riconosciute come impeccabili. Eppure, questo non è mai stato sufficiente per cambiare la realtà.

il mondo che il pd ama

😠
AVVENIRE.IT
Viaggio nella disperazione del Casertano. I rom bulgari (regolari) pagati 2 euro all’ora, i minori appena 1. L’impegno della Chiesa: servizio mensa con la Caritas

Poveri disperati! Stremati dalla fame! Partono dalla Libia o dalla Tunisia dove ad attenderli è sempre presente una nave ong che li " salva dal naufragio "

Poveri disperati! Stremati dalla fame! Partono dalla Libia o dalla Tunisia dove ad attenderli è sempre presente una nave ong che li " salva dal naufragio ". Vengono portati in Italia ( come se fosse un obbligo per i " Restiamo umani " e il loro un diritto come finti profughi !), vengono accolti, accuditi, riveriti, nutriti, dotati di ogni sollazzo e poi li senti gridare:: " Italiani di m***a! Siete una razza inferiore, presto sparirete! ". E ci vogliono 10 agenti per bloccarne uno! Poveri disperati! Stremati, oppressi, insultati da fascisti, razzisti, xenofobi, islamofobi... Che dire? Era veramente questo che meritava l' Italia, con l' accoglienza?Risultati immagini per MIGRANTI FOTO

NESSUNO DEVE AZZARDARSI A FIRMARE NULLA AI FINI DELL’AVANZAMENTO DELLA TAV TORINO-LIONE. Questo governo ha messo fine alle mangiatoie e ai comitati d’affari. Le opere si fanno se servono ai cittadini, non a chi le costruisce."

NO ALLA TAV TORINO-LIONE! TONINELLI METTE FINE ALLE MANGIATOIE E AI COMITATI D’AFFARI!
Studiando il dossier Tav Torino-Lione, il Ministro dei Trasporti ha dichiarato: “Non posso che provare rabbia e disgusto per come sono stati sprecati i soldi dei cittadini italiani, per favorire i soliti potentati, certe cricche politico-economiche e persino la criminalità organizzata. Sono entrato in questo ministero, e vi confesso che su molte infrastrutture mi son trovato a mettere le mani in un verminaio di sprechi, connivenze corruttive, appalti pilotati, varianti in corso d’opera che hanno fatto esplodere i costi negli anni. È difficile raddrizzare la barra, ma dobbiamo farlo. Lo dobbiamo ai nostri concittadini e soprattutto alle generazioni future. La Corte dei Conti europea ha da poco certificato che noi abbiamo speso una media di 28 milioni di euro a chilometro contro i 12 milioni in Spagna, 13 milioni in Germania e 15 milioni in Francia. Cifra che sale a 33 con le linee in via di costruzione. Perciò NESSUNO DEVE AZZARDARSI A FIRMARE NULLA AI FINI DELL’AVANZAMENTO DELLA TAV TORINO-LIONE. Questo governo ha messo fine alle mangiatoie e ai comitati d’affari. Le opere si fanno se servono ai cittadini, non a chi le costruisce."
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noi di migranti non ne vogliamo più, sia chiaro.I 450 migranti sbarcati a pozzallo 270 sono andati a veri stati volontari,ma il resto è rimasto in italia e allora 450 - 270 = 180 a noi,ma annate a cagare, migranti non ne vogliamo più


I 450 migranti sbarcati a pozzallo 270 sono andati a veri stati volontari,ma il resto è rimasto in italia e allora 450 - 270 = 180 a noi,ma annate a cagare, migranti non ne vogliamo più, 600 mila in tre anni sono sufficienti e ci costano in 2 anni ben 37 euro al giorno per 730 giorni = 27.000 euro a migrante, quando poi i nostri pensionati vivono se gli va bene con 500 euro al mese, di questa massa di gente che poi devi sfamare e dunque il pil che è aumentato è quello del comparto degli alimentari che sono di prezzo quasi raddoppiati,parlo dei generi freschi cosi ché io non solo pago tasse per mantenerli ,ma pago pure di più alimentari,medicine ecc,ma annate a fare in culo, la gente l'aiutate in Africa e non andate lì a sfruttarli, chi li sfrutta li accolga, ad esempio per quello chi io so li devono accogliere, la Russia, la Cina e gli Usa ,l'Inghilterra e francia,maggiori paesi che trafficano in Africa depredando le popolazioni di risorse e rubando loro territori.

Salvini:
Se vogliono dare soldi a qualcun altro lo facciano, l’Italia non ha bisogno di elemosina“. Parola di Matteo Salvini che respinge al mittente la proposta Ue, riportata dal Financial Times, di pagare 6mila euro per ogni migrante salvato nel Mediterraneo e accolto da uno dei paesi membri. Nella proposta inviata alle capitali, Bruxelles parla di “centri controllati su base volontaria” per migliorare le procedure di asilo e accelerare i rimpatri degli irregolari e di “piattaforme di sbarco” in non meglio specificati Paesi di transito – prevalentemente in nord Africa – Libia esclusa, visto che è considerata luogo non sicuro
 La Commissione, inoltre, si assumerebbe un ruolo di coordinamento nella redistribuzione dei migranti, sul modello Pozzallo (i 450 sbarcati in Sicilia la settimana scorsa e accolti in 6 paesi):

Migranti, la proposta della Ue sui centri controllati: “6mila euro per ogni persona”. Salvini: “No all’elemosina”

Migranti, la proposta della Ue sui centri controllati: “6mila euro per ogni persona”. Salvini: “No all’elemosina”

tutti nasciamo,viviamo e moriamo,ma proprio tutti e dunque pure marchionne, i soldi non arrivati alla fine non ti servono a niente

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Giulia Bettini
icchissimo, potente, osannato dai grandi della terra, padrone del destino di migliaia di lavoratori.
Ma non del suo.
Non è ancora morto, ma già tutti ne parlano al passato. Già l’hanno sostituito alla velocità della luce.
Ed ora giace in un letto d’ospedale - sembra - in condizioni irreversibili.
Come un uomo qualunque.
Come un operaio qualunque.
Perché la morte non risparmia nessuno, mette tutti sullo stesso piano.
Ed improvvisamente e senza preavviso, si sarà accorto che tutto il denaro ed il potere del mondo non valgono niente davanti alla vita, alla salute, e all’amore.
Nel bene e nel male, è stato un grandissimo manager. Ora è ritornato alla dimensione di uomo.
Di un uomo che sta morendo.
E sui social molte, troppe persone, gioiscono per questo.
E molte altre, ipocritamente, esprimono un dolore che non provano.
Personalmente confesso che non mi stava di certo simpatico, ma il sentimento che ora provo è solo di pietà.
Pietà per un uomo che, forse, non ha mai capito che in questo mondo siamo solo di passaggio.
E che la sua vita, sempre alla rincorsa del successo, in fondo non l’ha mai vissuta.
E che se andrà anche lui.
Senza portarsi via niente.

caro ministro Moavero e caro presidente Fico,noi di migranti non ne vogliamo più, i porti devono restare chiusi

Noi di migranti non ne vogliamo più, difficilmente una volta che sono quì poi se ne vanno via o vengono espulsi e siccome sia la lega che il m5s nel programma presentato hanno scritto chiaramente che di migranti basta, il signor  ministro se la pensa diversamente si dimetta, cacchio, lui e Fico hanno rotto le balle, i migranti non sono fiori o pagnotte che si distribuiscono come bene,sono persone e sono pure culturalmente molto distanti dalle nostre leggi usi e costumi,cominciando dalla donne, noi donne siamo quelle che subiamo questa immigrazione in modo malefico con giudici che poi se noi maltrattate o stuprate ricominciano a dare problemi,tipo se lo stupro avviene mentre sei ubriaca è meno stupro,basta non ne vogliamo più, i musulmani stirpe di uomini di grado superiore facciano il favore di starsene nei loro paesi con la religione superiore e non rompano più, detta brutalmente se volete i migranti passate al pd, noi non ne vogliamo più, e manco voi se insistete.

Migranti, ministro Moavero: ‘Regole della missione Sophia cambieranno, ma nel frattempo i porti italiani restano aperti’

Migranti, ministro Moavero: ‘Regole della missione Sophia cambieranno, ma nel frattempo i porti italiani restano aperti’
In missione a Berlino, il titolare degli Esteri ha chiarito che l’Italia non si tira indietro sulla prima accoglienza: un’ulteriore apertura verso i partner Ue, in attesa che martedì la Commissione presenti la sua proposta sugli sbarchi ed i centri controllati

23/07/18

governo m5s/lega non permettete di rovinare i nostri mari,in culo al petrolio, acceleriamo l'energia alternativa, crea lavoro e non rovina l'ambiente

Guido Picchetti
1 h ·
Quante domande senza risposta !!!
Nei primi mesi del 2018, da Gennaio a Marzo, quelli della Northern Petroleum, titolari di due concessioni nel basso Adtiatico davanti alle coste pugliesi, hanno eseguito il monitoraggio "visivo ed acustico" della cetofauna della zona, prima di effettuare ricerche a botte di airgun. Questo perché il Ministero aveva loro ordinato di studiare l'ambiente: come dire, "prima di sparare vediamo cosa c'è nel mare". Il monitoraggio, così effettuato dalla stessa NP, ha confermato la presenza "abituale ed omogenea" di mammiferi marini nell'area, ma ciò nonostante, la multinazionale petrolifera ha in programma di bombardare quella zona di mare a botte di airgun da Ottobre a Novembre 2018, come se nulla fosse. E, quel che è peggio, intende farlo senza voler neppure sottostare alla nuova Valutazione di Impatto Ambientale richiesta dalle modifiche che intendono apportare alle aree marine loro in concessione su cui andranno ad operare !!! E che dice al riguardo il nostro nuovo Ministro dell'Ambiente Costa, si chiede iMaria Rita D'Orsogna sul suo Blog... ? E ci chiediamo pure noi in proposito ?
http://dorsogna.blogspot.com/…/la-northern-petroleum-ci-rip…

Fico non lo capisco proprio, è stato 5 anni in rai,è passato di tutto e tutto contro il m5s, adesso faccia il presidente della camera e lasci stare la rai,abbiamo già dato.

Fico non lo capisco proprio, è stato 5 anni in rai,è passato di tutto e tutto contro il m5s, adesso faccia il presidente della camera e lasci stare la rai,abbiamo già dato.
Lo so che un presidente come lui in rai non poteva fare nulla, ma almeno un pò di casino lo poteva fare, unica voce gridante è stata quando c'è stato Grillo ,ma dai Fico, sei un sinistro in un tempo che come avrai capito odiamo la sinistra, 7 anni di sinistra ci hanno distrutto,per favore statte bono che hai rotto i coglioni.

La statua del 'Cavallo Morente' di fronte alla sede della Rai © ANSA

Rai: Fico, nuovo cda deve essere indipendente

Assemblea soci su cda aggiornata al 27 luglio


L'assemblea dei soci Rai per la ratifica della nomina del nuovo cda dell'azienda è stata aggiornata a venerdì 27 giugno, su richiesta - a quanto si apprende - del rappresentante dell'azionista ministero dell'Economia. Questo perché, per completare il nuovo vertice, mancano ancora le designazioni di presidente e amministratore delegato, che spettano al governo.
Intanto, sulla questione dell'azienda di tv pubblica interviene il presidente della Camera Roberto Fico.
"Il nuovo consiglio d'amministrazione della Rai come primo puntodeve sentirsi indipendente a tutti i costi. Il nuovo direttore generale, i consiglieri, devono sapere di esserlo e nella forza di questa indipendenza possono fare le scelte giuste per l'azienda che significa fare le scelte giuste per i cittadini". Lo dice all'ANSA il presidente della Camera dei Deputati Roberto Fico a margine della masterclass di cui è stato protagonista oggi al Giffoni Film Festival.
"L'azienda Rai - aggiunge Fico - appartiene ai cittadini italiani che pagano il canone, non al governo, al Parlamento o ai partiti". Trova che nella composizione del nuovo cda stiano rispuntando vecchie dinamiche? "Voglio aspettare la composizione generale di tutto il consiglio d'amministrazione, mancano ancora i due consiglieri di nomina governativa. Poi su questo commenterò".
   

Ultimi Sondaggi: i due partiti di governo al 62,5%, il Pd al 17% e Forza Italia al 7,7%, ormai gli Italiani non hanno più dubbi.....

chi vive a taranto vive all'inferno,ma che gli frega a calenda,mica ci vive lui

Luigi Di Maio
Guardate questa immagine.
È stata scatta fuori dall’Ilva a Taranto, nei pressi dei parchi minerali. Vi sembra normale vivere in condizioni del genere?
È arrivato il tempo di sistemare questa faccenda e l’onere spetta a noi. Se siamo arrivati a dover gestire un disastro di queste proporzioni, soprattutto in termini di danni ambientali e per la salute dei cittadini, è perché le cose in passato sono state fatte in fretta e male. Spero che un giorno capiremo anche il perché. È necessario valutare tutte le criticità emerse anche dai rilievi dell’Anac, in particolare quelle relative alla legalità.
Per questo abbiamo letto 23.000 pagine e per questo abbiamo già fatto partire gli accertamenti e vi terrò aggiornati come sempre. Il mio obbiettivo è prendere la decisione migliore possibile pensando all’occupazione, all’ambiente e alla salute dei cittadini, perché di questa renderò conto alla mia coscienza e ai cittadini.
E solo a loro.


il governo deve intervenire per i social ,hanno moderatori tutti piddini, anche su google,io ho un blog, non lo mandano in home, non posso mettere pubblicità,ma siamo matti questo è un regime, il governo si muova

ma scusa il governo deve intervenire per i social ,hanno moderatori tutti piddini, anche su google,io ho un blog, non lo mandano in home, non posso mettere pubblicità,ma siamo matti questo è un regime, il governo si muova
Gli schifosi segnalatori “democratici” immigrazionisti hanno segnalato su FB questa vignetta facendola rimuovere e bloccando il mio account. Mi fate vomitare per quanto siete viscidi e fascisti.


presidente Mattarella dimettiti perchè chi rappresenta la mafia non può rappresentare l'Italia, vergognati

Giappone, mai così caldo: oltre 41 gradi.tutti presi a fare aumentare il pil, che poi serve solo a dei pazzi libidinosi malati di soldi e il pianeta lo stiamo distruggendo

tutti presi a fare aumentare il pil, che poi serve solo a dei pazzi libidinosi malati di soldi e il pianeta lo stiamo distruggendo.
A cosa serve il pil, il prodotto lordo  che una nazione esprime con numeri,ma con i soldi che stronzi gestiscono a piacimento,capisco chi lavora e ha più degli altri,ci MANCHEREBBE UNO SI FA IL CULO E POI NON DEVE AVERE PIù SOLDI DI CHI NON SE LO FA, 
ma detto questo un limite ci deve essere altrimenti è una malattia  .se uno ammazza è ammalato e va curato,mica gli dai altre persone da ammazzare, uno come Soros e altri peperoni del pianeta che gestiscono miliardi e che decidono cosa deve avere priorità, che di solito è la loro malattia devono essere debellati,il pianeta ha bisogno d'amore non di zecche voraci, insomma siamo 7 miliardi e si parla di incrementare le nascite che il pil cala, cioè siamo dei pazzi scatenati,noi abbiamo bisogni di distribuire le risorse e fare giustizia sociale e curare il territorio amarlo e le nascite diminuirle perchè siamo troppi e stiamo distruggendo il nostro habitat.

Giappone, mai così caldo: oltre 41 gradi. 40 morti, migliaia di persone in ospedale

Un’ondata di caldo senza precedenti sta mettendo in ginocchio il Giappone. A Kumagaya, a circa 80 chilometri a nord di Tokyo le temperature hanno raggiunto i 41,1 gradi: si tratta del livello più alto mai registrato dall’Agenzia meteorologica nazionale. Il record precedente risaliva al 12 agosto del 2013 nella città di Shimanto, nella prefettura di Kochi a sud ovest dell’arcipelago, con 41 gradi.
Le vittime, dall’inizio dell’ondata di caldo, sono 40, 11 delle quali sono decedute nella sola giornata di sabato. Migliaia di persone, in gran parte anziani, sono state ricoverate negli ospedali del Paese. A Tokyo è stato impiegato un numero eccezionale di i ambulanze, oltre 3mila, per gestire la situazione di criticità.
Secondo l’ultimo bollettino meteo, un fronte di alta pressione manterrà le temperature sui livelli massimi almeno fino all’inizio di agosto e l’Agenzia ha diffuso l’allerta meteo in 39 delle 47 prefetture dell’arcipelago.

Macron e complici vadano a comandare a casa propria...