21/07/18
Trattativa, Ingroia: "Amato-Ciampi-Berlusconi: 3 governi in balìa della mafia" AMATO è STATO MAFIA PERCHè UNO CHE INTASCAVA TANGENTI PER IL PSI E NAPOLITANO LO METTE NEL CSM, CIOè PIù MAFIA DI COSì.
ANCHE INGROIA è stato FATTO FUORI PERCHè SCOMODO E TRE GOVERNI E ANCHE I PRESIDENTI DELLA REPUBBLICA SECONDO ME IN MANO ALLA MAFIA.
PARLO ANCHE DEI PRESIDENTI E PERCHè CIAMPI è STATO PRESIDENTE E POI NAPOLITANO è STATO IL MASSIMO DELL'ORRORE, ABBIAMO AVUTO UNA DITTATURA PER 20 ANNI?LA DITTATURA L'ABBIAMO DALLA FINE DELLA GUERRA, QUANDO GLI AMERICANI, SI SONO SERVITI DELLA MAFIA PER ENTRARE IN ITALIA, DOPO ABBIAMO PAGATO IL TRIBUTO, MA DAL 1992 LA COSA è DIVENTATA LOTTA NELLO STATO,OSSIA I POTERI DELLO STATO SI SONO SCONTRATI CON LA MAGISTRATURA QUELLA ONESTA E L'HANNO FATTA FUORI,OMICIDI COME QUELLO DEL GENERALE DALLA CHIESA, FALCONE E BORSELLINO SONO L'ESPRESSIONE MASSIMA CHE NELLO STATO I GOVERNI SONO STATI MAFIOSI.
ANCHE IL GOVERNO AMATO è STATO MAFIA,PERCHè UNO CHE INTASCAVA TANGENTI PER IL PSI, è ACCERTATO , CRAXI è SCAPPATO IN TUNISIA PERCHè CONDANNATO IN VIA DEFINITIVA, EBBENE DIVENTA PRESIDENTE DEL CONSIGLIO, MA POI NAPOLITANO LO METTE NEL CSM, CIOè PIù MAFIA DI COSì.
Trattativa, Ingroia: "Amato-Ciampi-Berlusconi: 3 governi in balìa della mafia"
INTERVISTA/ Antonio Ingroia commenta le motivazioni della sentenza sulla trattativa Stato mafia e chiede una commissione d'inchiesta civico politica
La sentenza conferma in pieno, tranne qualche sfumatura, l'impostazione accusatoria. Si tratta di una sentenza epocale sotto un doppio profilo. Da una parte racconta in modo spietato e completo l'epoca delle stragi e dall'altra parte può aprire una nuova stagione di ricerca della verità contro le ipocrisie e le menzogne di Stato. Lo considero un punto di arrivo provvisorio ma non è un traguardo finale. Da qui bisogna ripartire per svolgere tutti gli approfondimenti necessari. Un compito che non spetta solo alla magistratura ma anche alla politica e all'informazione. Siamo in una fase politicamente confusa me interessante, anche perché finalmente non sono al potere gli artefici e gli architetti del muro di gomma che ha impedito fino a oggi il raggiungimento della verità. Il governo non mi sembra adeguatamente attento su questa vicenda. E' anche comprensibile perché si occupano anche di altre cose ma è meglio conoscere queste vicende.
Questa sentenza però restituisce una verità ancora parziale in cui il famoso coinvolgimento della politica, per ora, resta al di fuori delle responsabilità penali.
E' vero che i politici l'hanno fatta franca, è vero che il livello politico non è stato investito in pieno, anche per il tipo di contestazione penale. Si processavano degli imputati per il reato di minaccia in confronto del governo. Ma serve un processo politico che deve svolgere il Paese stesso ai politici che diedero luogo alla trattativa e a coloro che subirono la minaccia ma preferirono cedere piuttosto che denunciare alla giustizia.
Di quali politici stiamo parlando?
Stiamo parlando di tre governi, quelli del 1992, del 1993 e del 1994, quelli di Amato, Ciampi e Berlusconi. Si tratta di uno snodo importante della nostra Repubblica.
La magistratura dovrebbe proseguire il lavoro su questo filone?
Più ancora della magistratura credo sia importante l'istituzione di una commissione d'inchiesta. Ho avanzato direttamente la proposta al presidente della Camera Fico. Ma serve una commissione seria, non inconsistente come quella delle ultime legislature che sono state per lo più inconsistenti. Io propongo una commissione civico parlamentare, aperta non solo ai politici ma anche ad esperti, magistrati, avvocati, investigatori, esponenti delle associazioni dei familiari delle vittime, insomma al Paese. Una commissione in grado di processare i protagonisti di quella stagione dal punto di vista politico, etico e morale.
Chi dovrebbe essere chiamato a testimoniare?
Bisognerebbe chiamare i presidenti della Repubblica dell'epoca che sono ancora in vita, il presidente emerito Napolitano per il suo ruolo svolto prima e dopo, i capi di governo. La sentenza dice che una trattativa c'è stata, ci sono uomini dello Stato che hanno aiutato la mafia a perpetrare le minacce, ci sono politici che hanno ceduto alle minacce e non hanno denunciato, politici che hanno scelto di nascondere la verità e costruire un muro di gomma. Il tutto mentre altri uomini di Stato costruivano una falsa verità sulla strage di Borsellino, legata alla trattativa, così come è legata alla trattativa l'uccisione del medico Attilio Manca, un'inchiesta che è stata purtroppo archiviata nei giorni scorsi. Ci sono tante verità sepolte, ma questo è un Paese che ha spesso paura della verità.
Dal punto di vista giudiziario che cosa si può fare?
Mi sento di appoggiare la proposta di Scarpinato ha chiesto la formazione di un pool ad hoc di magistrati in seno alla procura nazionale Antimafia per mettere insieme tutte le inchieste di Palermo, Caltanissetta, Reggio Calabria e Firenze. Ci sono tanti elementi che vanno portati a sintesi.
La sentenza conferma l'esistenza di centri di potere deviati all'interno dello Stato? Questi centri di potere sono ancora in azione?
Non c'è dubbio. Ma non sono centri di potere deviati, sono centri di potere dello Stato. In Italia abbiamo da sempre due Stati, uno fedele alla Costituzione e l'altro traditore. Il problema è che quello traditore è stato in maggioranza e ha tenuto le redini del potere per la maggior parte del tempo, con gli uomini fedeli allo Stato isolati o addirittura trucidati. Lottare per la ricerca della verità è un dovere e una responsabilità anche di questa maggioranza governativa che si auto attribuisce la definizione del "cambiamento". Sono cambiati i nomi e le facce dei ministri ma negli apparati quanti uomini sono cambiati? Quanti sono rimasti al loro posto nella burocrazia e nei ministeri, i veri luoghi del potere? Va fatta pulizia a tutto tondo. Ora questo governo deve essere del cambiamento nei fatti.
La sentenza parla di "sollecitazioni inammissibili" da parte di Mancino ma afferma la piena correttezza dell'azione del Quirinale.
E' la conferma che la responsabilità penale non esaurisce i profili di responsabilità. Mancino è stato assolto per il reato di falsa testimonianza ma resta da fare una valutazione politica sulle pressioni fatte dall'ex ministro dell'Interno ed ex presidente del Senato nei confronti degli organismi giudiziari e della più alta carica dello Stato.
Sulla morte di Borsellino siamo ancora lontanissimi dalla verità. La sentenza del Borsellino quater parla di "depistaggi". Quali sono le responsabilità dei magistrati in questa assenza di verità?
La prima responsabilità, ovviamente, è di chi ha depistato. Poi c'è la responsabilità di chi ha commesso la strage e che è stato coperto. Si è trattato di un depistaggio di Stato per coprire una strage di Stato. Per quanto riguarda la magistratura, c'è stata sicuramente una gravissima responsabilità dell'allora capo della procura di Caltanissetta, Tinebra, che è stato colui il quale ha dato la guida a Contrada prima e La Barbera poi, i due che hanno dato il via al depistaggio di Stato. Dopo di che i vari pm che si sono avvicendati alle indagini hanno ognuno diverse responsabilità ma mi pare infondato e ingeneroso, per esempio, l'attacco a Di Matteo che a Caltanissetta è stato un giovane magistrato che non poteva avere i compiti di responsabilità che avevano i suoi diretti superiori. E nella fase cruciale del depistaggio non si occupò nella maniera più assoluta della gestione del pentito Scarantino. La commissione d'inchiesta di cui parlavo dovrebbe occuparsi anche della magistratura e di ciò che ha fatto e non fatto in quegli anni, così come quello che dovrebbe fare oggi e sarebbe bene facesse. Anche in questo si inquadra il mio sostegno alla proposta di Scarpinato.
Arriveremo un giorno alla verità?
Lo spero davvero, anche se ho l'impressione non si stia facendo tutto il possibile. Non vorrei subentri una sensazione di appagamento a questo risultato. Questo è solo il punto di partenza per avere una verità completa.
@LorenzoLamperti
attenzione che il 1992 è sempre vicino, mai cedere, stare molto attenti. io sento puzza di colpo di stato,il governo m5s/lega non piace a chi ha devastato l'Italia,ma che dalla devastazione ha fatto la sua fortuna,li vedo in tv, paiono uno stampino di serie, tutti che parlano male del m5s/lega
io sento puzza di colpo di stato,il governo m5s/lega non piace a chi ha devastato l'Italia,ma che dalla devastazione ha fatto la sua fortuna,li vedo in tv, paiono uno stampino di serie, tutti che parlano male del m5s/lega e poi una volta che sono invitati appena parlano il conduttore e tutti gli altri che rappresentano la marmaglia che ci ha rovinati gli parlano sopra in modo che da casa non capisci un cazzo se non che il governo è catastrofe.
Un'opposizione così massiccia e in accordo mai vista in vita mia e siccome non riescono a convincere la gente che vota alla loro idea ecco che si sta muovendo di tutto,dalla magistratura che lascia perdere tutta la merda passata per concentrarsi sul governo giallo verde e i giornali, e le tv, noi resistiamo e diamo coraggio a chi ha questo compito di portare il paese nella decenza,però attenzione che la mafia c'è sempre ed è sempre potente ,è sempre collegata con il potere politico,attenzione che il 1992 è sempre vicino, mai cedere, stare molto attenti.
Savona indagato, tempismo eccellente. Ormai la realtà ha superato la fantasia
Lampi del pensiero di Diego Fusaro/ Una coincidenza cosmostorica, si potrebbe essere indotti a pensare
Ecco la notizia, come un fulmine a ciel sereno. Usura bancaria, indagato il ministro Paolo Savona. Accusa grave, gravissima. All'epoca dei fatti contestati il ministro era al vertice di Unicredit. Ed è così che b ora Savona è sotto accusa. Proprio ora. Una coincidenza cosmostorica, si potrebbe essere indotti a pensare. Tempismo eccellente, non v'è che dire. La magistratura e il kairòs, il "tempo debito": questo potrebbe essere il titolo di un possibile testo romanzato sul tema. Anche se ormai, è il caso di dirlo, la realtà ha superato il romanzo e la fantasia. Diego Fusaro (Torino 1983) insegna storia della filosofia presso lo IASSP di Milano (Istituto Alti Studi Strategici e Politici) ed è fondatore dell'associazione Interesse Nazionale (www.interessenazionale.net). Tra i suoi libri più fortunati, "Bentornato Marx!" (Bompiani 2009), "Il futuro è nostro" (Bompiani 2009), "Pensare altrimenti" (Einaudi 2017).
sondaggi m5s al 31,6,lega al 30,9. pd al 17, forza italia al 7,5,governo Conte gradito per il 60% degli italiani
Ipsos ha misurato anche le intenzioni di voto e la notizia è il controsorpasso del M5s sulla Lega: m5s con il 31,6% dei consensi i 5 Stelle avanzano dello 0,9 mentre il Carroccio (nonostante l’onnipresenza comunicativa del segretario-ministro) scende di 1,3 punti portandosi lega al 30,9. In calo tutti gli altri partiti tranne Fratelli d’Italia (al 3,2, +0,6) e Liberi e Uguali (2,4, +0,4), con il Pd che si attesta al 17 (-0,8) e Forza Italia al 7,5 (-0,1).
Sondaggi, la luna di miele del governo Conte continua: promosso dal 63%. Tra i partiti controsorpasso del M5s sulla Lega
I dati di Ipsos segnalano un sostegno molto alto per l'esecutivo, paragonabile solo all'inizio di quello di Renzi. Pd e Forza Italia calano ancora, democratici al 17
di F. Q. | 21 luglio 2018
Un indice di gradimento di 69 punti e valutazioni positivedal 63 per cento degli intervistati. Cinquanta giorni dopo la nascita del governo Conte la luna di miele continua, almeno stando ai sondaggi di Ipsos diffusi dall’agenzia Ansa. L’esecutivo raccoglie il 28 per cento di valutazioni critiche. In particolare il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ottiene un giudizio positivo del 60 per cento del campione intervistato e il suo indice di gradimento sale a quota 70.
Un carico di aspettative paragonabile solo all’inizio del governoRenzi. Quell’esecutivo fu infatti investito da una fiducia del 69 per cento, un picco di gradimento toccato alla fine della primavera, non a caso nelle stesse settimane in cui uscì fuori anche il 41 per cento alle Europee. Ma quei numeri – sia quelli dei sondaggi sia quelli delle urne – si sgonfiarono mese dopo mese, finché dal 69 l’indice di sostegno al governo crollò al 39 soltanto un anno dopo.
Ipsos ha misurato anche le intenzioni di voto e la notizia è il controsorpasso del M5s sulla Lega: con il 31,6% dei consensi i 5 Stelle avanzano dello 0,9 mentre il Carroccio (nonostante l’onnipresenza comunicativa del segretario-ministro) scende di 1,3 punti portandosi al 30,9. In calo tutti gli altri partiti tranne Fratelli d’Italia (al 3,2, +0,6) e Liberi e Uguali (2,4, +0,4), con il Pd che si attesta al 17 (-0,8) e Forza Italia al 7,5 (-0,1).
20/07/18
IL PD DA PARTITO COMUNISTA A PARTITO DEI POTERI FORTI E SCOPRIAMO CHE MARCEGALLIA COME U PRIZZIMULO STA SEMPRE DENTRO E GUADAGNA
Ilva, le mosse del vecchio governo e le criticità secondo Anac. Un anno dopo la gara, l’unico vincitore è Marcegaglia
Cosa ha detto l'Anticorruzione e cosa era accaduto nel corso degli scorsi mesi, dalla relazione dei tecnici "ignorata" e la pronuncia dell'Avvocatura di Stato rivendicata da Carlo Calenda. A poco più di un anno di distanza, con l'azienda siderurgica ancora in bilico e gli acquirenti in stand-by, in una "botte di ferro" c'è il Gruppo Marcegaglia che dovrà cedere il 15% delle quote e ha mantenuto un buon contratto di acquisto dell'acciaio a lungo termine
di Andrea Tundo | 20 luglio 2018
Riportando i barconi dei migranti da dove sono partiti si mette fine alle tragedie in mare, al traffico criminale di esseri umani, alle violenze degli schiavisti sui migranti, e all'arrivo degli immigrati clandestini in Italia con tutte le conseguenze che ben conosciamo. Questa è una verità elementare.
Riportando i barconi dei migranti da dove sono partiti si mette fine alle tragedie in mare, al traffico criminale di esseri umani, alle violenze degli schiavisti sui migranti, e all'arrivo degli immigrati clandestini in Italia con tutte le conseguenze che ben conosciamo. Questa è una verità elementare.
La questione migranti è la Caporetto d'Europa, la grande battaglia persa. Stanno vicendo, ormai da anni, interessi sporchi, calcoli elettoralistici, cinica indifferenza mascherata da buonismo.
La polemica sui porti sicuri non ha alcun senso: proprio perchè la Libia non è un paese sicuro occorre mettere fine subito al traffico di uomini, impedendo a qualsiasi nave non autorizzata di sbarcare in Italia. In questo modo il traffico di migranti non troverebbe sbocchi e si esaurirebbe. Migliaia di persone non sarebbero così costrette a vivere allo sbando in Libia in attesa di pagare i criminali per raggiungere l'Italia.
Nessuna nave non autorizzata deve raggiungere l'Italia.
Dov'è l'Europa quando serve?
http://www.la7.it/…/toni-capuozzo-togliamoci-dalla-mente-li…
La questione migranti è la Caporetto d'Europa, la grande battaglia persa. Stanno vicendo, ormai da anni, interessi sporchi, calcoli elettoralistici, cinica indifferenza mascherata da buonismo.
La polemica sui porti sicuri non ha alcun senso: proprio perchè la Libia non è un paese sicuro occorre mettere fine subito al traffico di uomini, impedendo a qualsiasi nave non autorizzata di sbarcare in Italia. In questo modo il traffico di migranti non troverebbe sbocchi e si esaurirebbe. Migliaia di persone non sarebbero così costrette a vivere allo sbando in Libia in attesa di pagare i criminali per raggiungere l'Italia.
Nessuna nave non autorizzata deve raggiungere l'Italia.
Dov'è l'Europa quando serve?
http://www.la7.it/…/toni-capuozzo-togliamoci-dalla-mente-li…
caro Davigo manco tu puoi decidere, il governo farà quello che ha promesso per essere eletto e la legittima difesa e le manette ai migranti il parlamento legifererà e tu magistrato devi applicare la legge
pure tu hai rotto abbastanza, con l'esempio che avete dato di essere corrotti e manovrabili, questo a cominciare dalle morti di falcone e borsellino e con i processi guidati,ma va a cagare pure te, salvini c'è è stato eletto e ve lo tenete, sempre meglio del pd è questo è scontato,la magistratura applica leggi che il parlamento fa, sappilo e spero che questo governo metta mano a leggi dementi fatte in questi anni per appunto proteggere criminali,i migranti se fossero qualche migliaio l'anno li regeremmo,ma così è impossibile, vuol dire trasferire le guerre africane in europa e dobbiamo difenderci e anche4 fare in modo che in Africa le cose cambino, che la gente non crepa di fame,ma chi paga migliaia di euro per venire in italia non crepa di fame, semplicemente vuole fare affari,migliorare la sua situazione e siccome noi non abbiamo più nulla da dare i migranti si fermano e si fanno leggi perchè la cosa finisca.
per la legittima difesa la legge va cambiata, se uno in casa mia entra e io ne ho paura ho diritto a difendermi, come se uno mi aggredisce in strada io ho diritto a difendermi,noi non abbiamo le scorte, abbiamo solo la nostra persona
https://www.ilfattoquotidiano.it/2018/07/20/nave-diciotti-davigo-salvini-e-le-manette-ai-migranti-un-ministro-non-puo-dare-ordini-alla-magistratura/4505706/
“Salvini e il suo tweet in cui invoca le manette per ‘i violenti’ della nave Diciotti? L’ho già detto in una intervista al Fatto Quotidiano: escludo che un ministro possa dare ordini alla magistratura. Non è previsto dalla nostra Costituzione“. Sono le parole pronunciate a In Onda (La7) dal magistrato Piercamillo Davigo, che si sofferma sul ddl leghista relativo alla legittima difesa: “Il testo della legge veramente è stato già cambiato in passato. Però prima di dire che si tratta di una norma dissennata, bisogna tener conto di chi l’ha scritta. Voglio infatti ricordare che la norma iniziale della legittima difesa del codice Rocco non era stata scritta da un pericoloso sovversivo, ma da Alfredo Rocco, il Guardasigilli di Mussolini. Ma c’è di più e di peggio: noi viviamo in un mondo integrato dove ci sono autorità sovranazionali, una delle quali è la Corte Europea dei Diritti dell’Uomo“. Davigo spiega: “Dopo che fu riunificata la Germania, furono messi sotto processo i dirigenti della Grenzpolizei, che avevano dato ordine di sparare coloro che tentarono di oltrepassare il muro di Berlino. E furono condannati per omicidio. Questi poi fecero ricorso alla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo, affermando che era stato violato il principio di divieto di retroattività in materia penale. La Corte Europea ha detto che, innanzitutto, secondo la convenzione dei diritti dell’uomo sono fatti salvi da quel divieto di retroattività i comportamenti considerati criminali dalle leggi dei Paesi civili. Cioè” – continua – “sparare a persone disarmate è considerato un crimine dalle leggi dei Paesi civili. In secondo luogo, secondo la Convenzione dei diritti dell’uomo, la vita delle persone è protetta dalla legge, quindi anche quella del ladro. Il problema è che tutte le questioni relative alla cronaca sulla legittima difesa in Italia riguardano persone che sono state colpite alla schiena mentre fuggivano, cioè non c’era più l’offesa in corso”. E commenta lo slogan coniato dal ministro leghista della Pubblica Amministrazione, Giulia Bongiorno (“la difesa è sempre legittima”): “La difesa è legittima quando è difesa. Se non è più difesa, non è mai legittima”. Davigo risponde a una domanda di Luca Telese che, a proposito della recente elezione del magistrato a consigliere del Csm, gli chiede se la sua corrente è vicina al governo M5s-Lega: “Non esistono governi amici, né nemici. La separazione dei poteri è questa. Quello che a me ha sempre inquietato, invece, è la carriera trasversale, cioè quella di chi sta in organi associativi e di auto-governo e poi va a ricoprire incarichi politici. Trovo che violi il principio di indipendenza della magistratura“
per la legittima difesa la legge va cambiata, se uno in casa mia entra e io ne ho paura ho diritto a difendermi, come se uno mi aggredisce in strada io ho diritto a difendermi,noi non abbiamo le scorte, abbiamo solo la nostra persona
https://www.ilfattoquotidiano.it/2018/07/20/nave-diciotti-davigo-salvini-e-le-manette-ai-migranti-un-ministro-non-puo-dare-ordini-alla-magistratura/4505706/
Nave Diciotti, Davigo: “Salvini e le manette ai migranti? Un ministro non può dare ordini alla magistratura”
“Salvini e il suo tweet in cui invoca le manette per ‘i violenti’ della nave Diciotti? L’ho già detto in una intervista al Fatto Quotidiano: escludo che un ministro possa dare ordini alla magistratura. Non è previsto dalla nostra Costituzione“. Sono le parole pronunciate a In Onda (La7) dal magistrato Piercamillo Davigo, che si sofferma sul ddl leghista relativo alla legittima difesa: “Il testo della legge veramente è stato già cambiato in passato. Però prima di dire che si tratta di una norma dissennata, bisogna tener conto di chi l’ha scritta. Voglio infatti ricordare che la norma iniziale della legittima difesa del codice Rocco non era stata scritta da un pericoloso sovversivo, ma da Alfredo Rocco, il Guardasigilli di Mussolini. Ma c’è di più e di peggio: noi viviamo in un mondo integrato dove ci sono autorità sovranazionali, una delle quali è la Corte Europea dei Diritti dell’Uomo“. Davigo spiega: “Dopo che fu riunificata la Germania, furono messi sotto processo i dirigenti della Grenzpolizei, che avevano dato ordine di sparare coloro che tentarono di oltrepassare il muro di Berlino. E furono condannati per omicidio. Questi poi fecero ricorso alla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo, affermando che era stato violato il principio di divieto di retroattività in materia penale. La Corte Europea ha detto che, innanzitutto, secondo la convenzione dei diritti dell’uomo sono fatti salvi da quel divieto di retroattività i comportamenti considerati criminali dalle leggi dei Paesi civili. Cioè” – continua – “sparare a persone disarmate è considerato un crimine dalle leggi dei Paesi civili. In secondo luogo, secondo la Convenzione dei diritti dell’uomo, la vita delle persone è protetta dalla legge, quindi anche quella del ladro. Il problema è che tutte le questioni relative alla cronaca sulla legittima difesa in Italia riguardano persone che sono state colpite alla schiena mentre fuggivano, cioè non c’era più l’offesa in corso”. E commenta lo slogan coniato dal ministro leghista della Pubblica Amministrazione, Giulia Bongiorno (“la difesa è sempre legittima”): “La difesa è legittima quando è difesa. Se non è più difesa, non è mai legittima”. Davigo risponde a una domanda di Luca Telese che, a proposito della recente elezione del magistrato a consigliere del Csm, gli chiede se la sua corrente è vicina al governo M5s-Lega: “Non esistono governi amici, né nemici. La separazione dei poteri è questa. Quello che a me ha sempre inquietato, invece, è la carriera trasversale, cioè quella di chi sta in organi associativi e di auto-governo e poi va a ricoprire incarichi politici. Trovo che violi il principio di indipendenza della magistratura“
un ministro del pd, cioè della sinistra che fa sulla pelle di cittadini italiani gare fasulle e perchè?adesso voglio sapere
Ilva, Di Maio annuncia l’indagine
L’ira di Calenda ma Emiliano è con lui
«Dedico questa procedura di accertamento (della correttezza della gara) ai cittadini del quartiere Tamburi» ha detto il vice premier intervenendo alla Camera dei deputati
TARANTO «Dedico questa procedura di accertamento (della correttezza della gara) ai cittadini del quartiere Tamburi». Così il vice premier Luigi Di Maio che, alla Camera dei deputati, sta commentando la risposta dell’Autorità anticorruzione sulla vicenda della cessione dell’Ilva.
L’indagine
«Chiederò immediatamente chiarimenti ai commissari, avvierò un’indagine interna al ministero e chiederò un parere all’Avvocatura dello Stato». Il ministro dello Sviluppo economico «definisce inspiegabile il comportamento tenuto dal ministero» dello sviluppo. Le criticità rilevate dall’Anac - ha detto - «sono macigni, sono gravissime e questo governo, io in primis, non possiamo far finta di niente come è accaduto per troppo tempo».
La replica di Calenda
Immediate le reazioni alle sue parole. Fra le altre quella del suo predecessore, Carlo Calenda, che ha replicato alle parole del vice premier su Twitter. «Caro @luigidimaio — ha scritto Calenda — hai detto in Parlamento cose gravi e false. Minacciare indagini interne al Mise è vergognoso. La responsabilità sulla gara è mia. A differenza tua non ho bisogno di inventarmi manine. E assumiti la responsabilità di annullare la gara se la ritieni viziata», conclude.
Il sostegno di Emiliano
A sostenere Di Maio è arrivato il governatore Michele Emiliano. «L’Anac ha segnalato gravissime irregolarità e illegittimità nell’aggiudicazione della gara e ha sostanzialmente detto che il ricorso della Regione Puglia aveva un fondamento — ha dichiarato —. Mi auguro che il ministro Di Maio, che evidentemente ha fiducia nella Regione Puglia a differenza del suo predecessore, prenda la decisione giusta per tutelare innanzitutto la salute dei miei concittadini è più anche le esigenze produttive del Paese che ovviamente vanno tenute in grande attenzione».
20 luglio 2018 | 13:30
© RIPRODUZIONE RISERVATA
ma nel bando metà del punteggio era dato al prezzo" e non al piano ambientale e alla salute. "Per questo è stata scelta Arcelor".“Anac ci dà ragione su Ilva. Fu lesa concorrenza” Di Maio parla in Aula, ma ad ascoltarlo sono in
ma nel bando metà del punteggio era dato al prezzo" e non al piano ambientale e alla salute. "Per questo è stata scelta Arcelor".CHE VUOL DIRE CHE AL GOVERNO PIDDINO E CRIMINALE SI CRIMINALE PERCHè SE N'è FOTTUTO DELLA SALUTE DEI CITTADINI MA HA PENSATO AI SOLDI,TANTO NELLA ZONA ILVA CI ABITANO I POVERACCI,MICA I PIDDINI E I SAVIANO E LE BOLDRINI CON I BOERI,GENTE DI MERDA SONO, GENTE CHE DEVE ANDARE IN GALERA, è GENTE DI MAFIA E NON DI GOVERNO.
L’ anticorruzione conferma criticità nella vendita a Mittal: “Ma stop spetta a governo” (di L. Giarelli)
Il ministro alla Camera per una interpellanza urgente. Ma i banchi di Pd, Fi, Lega e M5s sono vuoti
Il ministro alla Camera per una interpellanza urgente. Ma i banchi di Pd, Fi, Lega e M5s sono vuoti
Nella procedura di gara per la cessione dell'Ilva "è stato leso il principio della concorrenza": "La procedura è stato un pasticcio, le regole del gioco sono state cambiate in corsa". Così il ministro dello sviluppo economico, Luigi Di Maio riferendo alla Camera su Ilva commentando la risposta dell'Autorità anticorruzione. "Se la procedura fosse stata corretta, ha detto, ci sarebbero state molte più offerte e molte più offerte e tutte migliori anche quella di Arcelor".
"Ricordo che c'era chi ci prendeva in giro - ha aggiunto -. Credo che abbiamo proprio fatto bene perché Anac ha confermato tutte le criticità. E meno male che quelli di prima erano i competenti".
"L'offerta di AcciaItalia guidata dal gruppo Jindal era la migliore - ha detto ancora il ministro -, ma nel bando metà del punteggio era dato al prezzo" e non al piano ambientale e alla salute. "Per questo è stata scelta Arcelor".
Il ministro ha proseguito: "Chiederò immediatamente chiarimenti ai Commissari, avvierò un'indagine interna al ministero e chiederò un parere all'Avvocatura dello Stato". Per Di Maio è "inspiegabile il comportamento tenuto dal ministero" dello sviluppo. Le criticità rilevate dall'Anac - ha detto - "sono macigni, sono gravissime e questo governo, io in primis, non possiamo far finta di niente come è accaduto per troppo tempo".
La risposta di Calenda: "Gara fatta nel rispetto delle regole"
Il ministro dello Sviluppo economico Luigi Di Maio "facesse tutte le indagini che vuole. La gara è stata fatta nel più assoluto rispetto di tutte le regole, come è stato riconosciuto anche dalla Commissione europea". Lo ha detto l'ex ministro dello Sviluppo economico, Carlo Calenda, interpellato dall'AGI."L'Anac ha fatto i rilievi sulle offerte, sulla base di una richiesta molto parziale di Di Maio. Sui tre rilievi fatti, uno attiene a un possibile svantaggio per una terza cordata che non è mai esistita. Sugli altri due rilievi esiste un parere dell'Avvocatura dello Stato e del ministero dell'Ambiente", ha aggiunto Calenda. "Detto questo, facesse tutte le indagini che gli pare e piace, poi quando avranno finito di leggere le carte e di fare indagini e di verificare si occupassero di chiudere la vicenda che sarebbe una cosa buona e giusta", ha concluso.
BERLUSCONI SAPEVA E DELL'UTRI è IN CASA SUA INVECE CHE IN GALERA, QUESTA è L'ITALIA E SPERO CHE IL GOVERNO METTA MANO
BERLUSCONI SAPEVA E DELL'UTRI è IN CASA SUA INVECE CHE IN GALERA, QUESTA è L'ITALIA E SPERO CHE IL GOVERNO METTA MANO, POI UN BERLUSCONI SPAPARANZATO SEMPRE IN PRIMO PIANO E A BLATERARE, A FARE ,A CONTRATTARE è SOLO UNO SCHIFO, NAPOLITANO CHE HA FATTO DISTRUGGERE LE INTERCETTAZIONI CHE CONSIGLIA L'ATTUALE CAPO DELLO STATO?
PER NON PARLARE DI UN MATTARELLA CHE RICEVE BERLUSCONI IN PRIVATO DURANTE UN INCONTRO ISTITUZIONALE E ABBIAMO VISTO I RISULTATI DELL'UTRI SCARCERATO PER UN TUMORE ALLA PROSTATA, COSA CHE HANNO QUASI TUTTI GLI UOMINI E ADESSO CHIEDO CHE IL CAPO DELLO STATO SI DIMETTA, E LA STORIA DELLA SUA FAMIGLIA TORNI COM'ERA SCRITTA SU WIKIMEDIA PRIMA CHE LUI DIVENTASSE PRESIDENTE, I RAPPORTI DI SUO PADRE CON LA MAFIA ABBASTANZA STRETTI E IL FRATELLO AMMAZZATO PERCHè NON POTEVA MANTENERE GLI IMPEGNI PRESI, SIAMO SEMPRE STATI GOVERNATI DALLA MAFIA E ANCORA LO SIAMO, SPERO CHE IL GOVERNO M5S E LEGA DURI 100 ANNI PERCHè RIPARARE I GUASTI CHE I GOVERNI DEMOCRATICI MAFIOSI HANNO FATTO CI VUOLE IL SECOLO.
PER NON PARLARE DI UN MATTARELLA CHE RICEVE BERLUSCONI IN PRIVATO DURANTE UN INCONTRO ISTITUZIONALE E ABBIAMO VISTO I RISULTATI DELL'UTRI SCARCERATO PER UN TUMORE ALLA PROSTATA, COSA CHE HANNO QUASI TUTTI GLI UOMINI E ADESSO CHIEDO CHE IL CAPO DELLO STATO SI DIMETTA, E LA STORIA DELLA SUA FAMIGLIA TORNI COM'ERA SCRITTA SU WIKIMEDIA PRIMA CHE LUI DIVENTASSE PRESIDENTE, I RAPPORTI DI SUO PADRE CON LA MAFIA ABBASTANZA STRETTI E IL FRATELLO AMMAZZATO PERCHè NON POTEVA MANTENERE GLI IMPEGNI PRESI, SIAMO SEMPRE STATI GOVERNATI DALLA MAFIA E ANCORA LO SIAMO, SPERO CHE IL GOVERNO M5S E LEGA DURI 100 ANNI PERCHè RIPARARE I GUASTI CHE I GOVERNI DEMOCRATICI MAFIOSI HANNO FATTO CI VUOLE IL SECOLO.
Trattativa Stato-mafia, i giudici: “Da Berlusconi soldi a Cosa nostra tramite Dell’Utri anche da premier e dopo le stragi”
Nelle motivazioni della sentenza Trattativa vengono dettagliate le elargizioni di Silvio Berlusconi (già a Palazzo Chigi) ai mafiosi tramite il co-fondatore di Forza Italia: "È determinante rilevare che tali pagamenti sono proseguiti almeno fino al dicembre 1994". Non solo. Secondo i giudici, lo stalliere di Arcore - e rappresentante dei clan - Vittorio Mangano era informato in anteprima di novità legislative relative alla custodia cautelare direttamente dal fondatore di Publitalia "per provare il rispetto dell'impegno assunto con i mafiosi"https://www.ilfattoquotidiano.it/2018/07/19/trattativa-stato-mafia-i-giudici-da-berlusconi-soldi-a-cosa-nostra-tramite-dellutri-anche-da-premier-e-dopo-le-stragi/4502945/
Iscriviti a:
Post (Atom)