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10/08/18

Scandalo #Vaccini, 1000€ per ogni medico che vaccina. Salute o profitto ? - Denuncia Codacons

Scandalo #Vaccini, 1000€ per ogni medico che vaccina. Salute o profitto ? - Denuncia Codacons


scandalo #vaccini, 1000€ per ogni medico che vaccina. salute o profitto ? - denuncia codacons

Premi e incentivi ai pediatri: obiettivi di salute o di profitto? Senza dubbio profitto.

Gli incentivi sono piuttosto interessanti: si parte da un compenso di base assicurato pari a 15 euro per ogni atto vaccinale, oltre ai premi legati agli obiettivi di copertura vaccinale:

- 1000 euro per copertura vaccinale tra i propri assistiti > del 95% per terza dose di esavalente;
- altri 1000 euro per copertura vaccinale tra i propri assistiti > del 95% per morbillo;
- altri 1000 euro per copertura vaccinale tra i propri assistiti femmine > dell’ 80% per papilloma virus.

Se l’obiettivo non viene raggiunto, gli stessi compensi saranno dimezzati per il raggiungimento di coperture tra 92 e 95% alla terza dose di esavalente e morbillo, e di coperture tra 71 e 80% di Papillomavirus. Per le coperture inferiori non sarà riconosciuto alcun compenso aggiuntivo.

Il Servizio sanitario della Toscana prevede infatti premi pecuniari ai pediatri. Oltre alla prestazione, per ogni atto vaccinale 15 euro, c’ è il raggiungimento di singoli obiettivi: 1.000 euro per copertura vaccinale tra i propri assistiti maggiore del 95% per l’ esavalente; 1.000 euro per copertura maggiore del 95% per morbillo; 1.000 euro per copertura vaccinale tra gli assistiti femmine maggiore dell’ 80% per papilloma virus. Tali premi sono dimezzati se il raggiungimento è tra 92 e 95% per l’ esavalente, tra 71 e 80% per papilloma virus. Per coperture inferiori nessun premio. La copertura viene valutata al 31 dicembre. Una modalità già prevista in Toscana nel 2015 con la quale stavolta cerca di essere «regione modello per le vaccinazioni». Lo storico presidente del Codacons invece continua la sua battaglia soprattutto sui conflitti d’ interesse. Proprio per questo il sostituto procuratore della Repubblica del Tribunale di Roma, Paolo D’ Ovidio, ne ha chiesto il rinvio a giudizio per diffamazione in concorso ai danni del presidente dell’ Istituto superiore di sanità Walter Ricciardi. E questo perché Rienzi con un’ altra persona, lo scorso novembre, distribuiva nei pressi del ministero della Salute alcune centinaia di copie di un volantino con il quale «si offendeva l’ onore e la reputazione di Ricciardi». Rienzi non si spaventa: «Faremo un grande processo per conflitto d’ interesse farmaceutico con decine di testimoni».
 Fonte Verificata | Views : 26720

Ma sinceramente voi ve lo vedete questo consiglio direttivo di #Unicef #Italia a denunciare i Conticini della Banda di Rignano? #Renzi Sogni di una notte di mezza estate.

In una scena di rara mestizia, seduto a un tavolino davanti a un armadietto pieno di libri finti e dietro un pc spalancato sul vuoto, un Renzi insolitamente giallastro annuncia, anzi minaccia in diretta Facebook che “presto toccherà di nuovo a noi”

Mica so’ Pasquale, io!

In una scena di rara mestizia, seduto a un tavolino davanti a un armadietto pieno di libri finti e dietro un pc spalancato sul vuoto, un Renzi insolitamente giallastro annuncia, anzi minaccia in diretta Facebook che “presto toccherà di nuovo a noi” e che ci pensa sempre: noi del Fatto, intendo. Infatti cita il nostro titolo sul cyber-attentato a Mattarella: “Altro che bolla di sapone, ho chiesto a Pignatone di essere ascoltato perché ho molte cose da dire” e “a settembre-ottobre ci sarà da divertirsi”. Noi, nell’attesa, già ci scompisciamo dinanzi a un ex leader, prepensionato alla tenera età di 43 anni, che dall’Oltretomba mena scandalo perché il 27 maggio i social dei fan 5Stelle rilanciarono la campagna – sgangherata ma legittima – del leader dei 5Stelle sull’impeachment al capo dello Stato, anziché sponsorizzare le campagne del Pd e di FI. Lui, con l’aria di chi la sa lunga, ma senza spiegare dove sarebbe il reato, tira in ballo “un soggetto a metà fra una società privata e un movimento politico”: vuoi vedere che la Casaleggio sta coi 5Stelle? Roba da ergastolo.
Un’affezionata ventriloqua del Corriere raccoglie altre sue perle di saggezza. Tipo che “gli attacchi a lui e alla sua famiglia hanno la stessa origine e la stessa manina”. Cioè: anziché tifare per lui e la sua famiglia, il M5S li attaccavano. E nessuno fa niente. Ma ora il pool Antiterrorismo interverrà e il governo cadrà per mano dei giudici entro e non oltre fine anno: “Renzi evoca la via giudiziaria”. Noi, antichi fautori della via giudiziaria, siamo con lui. Solo ci domandiamo se, visti i precedenti, gli convenga evocarla. Un anno fa, sempre con l’aria di chi la sa lunga, annunciò di conoscere i “mandanti” del “complotto con false prove su Consip” e che pure lì “ci sarà da divertirsi”. Poi purtroppo la Cassazione scagionò il presunto falsificatore Scafarto, e i pm e il gip il presunto regista Woodcock, ma non babbo Tiziano, Lotti, Del Sette, Saltalamacchia, Vannoni & C.. Lui disse che le inchieste su suo padre erano una congiura per rovesciare il suo governo: poi purtroppo Tiziano fu imputato per fatture false, e pure mamma Laura. E finirono nei guai giudiziari un nugolo di amici suoi e di famiglia, da Mureddu a Dagostino. Fino al cognato Andrea Conticini, appena indagato per riciclaggio in una mega-rapina all’Unicef sui bimbi africani. Senza contare papà Boschi. Invocare i giudici, con una famiglia e un entourage così, rischia di portare sfiga. Ma lui è come Totò: un tizio lo massacra di botte chiamandolo Pasquale e lui fa lo gnorri perché “chissà ‘sto stupido dove vuole arrivare”. E lo lascia fare senza reagire: “Che mi frega a me, mica so’ Pasquale, io!”.
“Mica so’ Matteo, io!”, editoriale di Marco Travaglio sul Fatto Quotidiano del 10 agosto 2018

perchè Mattarella tace su Renzi, visto che esterna a tutt'andare pure sui probabili troll e alini dallo spazio. Somme dirottate. Alcuni importi finiti all’azienda dei genitori dell’ex premier, altre a quelle di Donnini


Di padre in figlio (e cognato)

Somme dirottate. Alcuni importi finiti all’azienda dei genitori dell’ex premier, altre a quelle di Donnini




(themeticulous.altervista.org) – Quando Matteo Renzi era sindaco di Firenze, da una società che doveva occuparsi delle cure dei bambini africani tramite le attività ludiche erano partiti 133 mila euro finiti alla Eventi6, azienda dei suoi genitori, mentre altri 129 mila e 4 mila erano arrivati rispettivamente alla Quality Press Italia e alla Dot Media, due società di Patrizio Donnini, uno degli esperti di comunicazione che ha curato alcune campagne dell’ex premier. Erano una piccola parte dei soldi stanziati da fondazioni benefiche alla Play Therapy Africa, società inglese diretta da Alessandro Conticini, ex funzionario dell’Unicef in Etiopia e fratello di Andrea, quest’ultimo marito di Matilde Renzi, sorella di Matteo.
Sono circa dieci i milioni di dollari che Unicef, Fondazione Pulitzer e altre organizzazioni hanno destinato a questa società, ramo della Play Therapy International (il cui scopo è curare i “pazienti” con attività ludiche) troncato dalla “casa madre” nel 2010. Di questi quasi 6,6 milioni sarebbero stati utilizzati in attività diverse, come un investimento immobiliare in Portogallo da quasi due milioni di euro.
Tramite una nuova rogatoria i magistrati fiorentini che coordinano l’inchiesta della guardia di finanza, il procuratore aggiunto Luca Turco e il sostituto Giuseppina Mione, hanno chiesto a quelle organizzazioni se abbiano intenzione di denunciare la presunta appropriazione indebita. Senza denunce l’inchiesta cadrebbe nel vuoto.
SU QUELL’IPOTESI di reato, contestata ad Alessandro Conticini, 42 anni, e al fratello 37enne Luca, che poteva operare sui conti della Play Therapy Africa e su quelli personali del fratello, si basa anche quella di autoriciclaggio, il trasferimento di fondi di provenienza illecita. Ad Andrea, gemello di Luca, è contestato il riciclaggio per aver acquistato a nome del fratello maggiore le quote delle società. Le rogatorie internazionali chieste dai pm hanno rivelato dettagli dei movimenti di denaro tra la Play Therapy Africa e i conti personali di Conticini.
Due anni fa, dopo l’apertura dell’inchiesta sulla base di una segnalazione dell’Ufficio informazione finanziaria della Banca d’Italia (che vigila sulle operazioni bancarie sospette), la polizia tributaria della Guardia di finanza e i pm sospettavano che somme di denaro fossero state “stornate in assenza di idonea causale in favore di Alessandro Conticini e poi impiegate per l’acquisto di partecipazioni societarie da parte del terzo fratello Andrea”. Società di persone vicine all’ex presidente del Consiglio.
Nel luglio 2016 il Fatto Quotidiano aveva documentato come nel febbraio 2011 Andrea Conticini, per conto di Alessandro, avesse rilevato il 20 per cento della Chil Srl (il resto era suddiviso tra le due sorelle di Matteo Renzi, ciascuna con quote del 36 per cento, e il restante otto per cento alla madre, Laura Bovoli), il 20 per cento della Dot Media e il 30 per cento della Quality Press, due società fondate da Donnini e dalla moglie Lilian Mammoliti.
COME SPIEGATO nel libro di Marco Lillo, Di padre in figlio (Paper First), in quel periodo del 2011 le cose non vanno molto bene dal punto di vista finanziario per la famiglia Renzi. Tiziano era alle prese con la restituzione del prestito concesso da una banca di Pontassieve e a mettere i soldi nel capitale della Chil è proprio Alessandro Conticini. Il fratello Andrea rappresenta Alessandro all’aumento di capitale fatto nel febbraio 2011. Quest’ultimo mette 60 mila euro nel capitale sociale. Per quanto riguarda le società di Donnini, quando quest’ultimo esce e cede le quote a Conticini, Dot Media fatturava 250 mila euro.
Negli anni seguenti gli affari crescono superando il milione di euro. Andrea Conticini spiegava così nel 2012 l’ingresso del fratello: “Aveva un po’ di soldi da parte e ha deciso di investire nelle società. Purtroppo sta andando male. Comunque Matteo Renzi, allora sindaco di Firenze, non ha mai speso parole in favore nostro”. Il punto è diversola procura sospetta che quei soldi arrivino tramite le società di Conticini indirettamente e dopo giri strani dai fondi delle organizzazioni. Dopo gli accertamenti della Guardia di Finanza, cominciati nel 2015, la casa di Matilde Renzi e Andrea Conticini viene perquisita nell’estate 2016, momento in cui viene formalizzata l’ipotesi di reato nei confronti dei tre fratelli di Castenaso (Bologna), assistiti da Federico Bagattini.
Da allora, però, dell’inchiesta emerge ben poco e i tre, convocati a giugno per un interrogatorio, si sono avvalsi della facoltà di non rispondere. Avrebbe avuto qualcosa da rivelare ai pm Monika Jephcott, fondatrice di Play Therapy International, che nel 2010 lascia la Play Therapy Africa inviando una segnalazione alla sede dell’Unicef di New York sui metodi amministrativi di Conticini.
Raggiunta da Il Fatto due anni fa, Jephcott affermava: “Siamo in grado di mettere a disposizione dei pm di Firenze i documenti, le mail, le prove che pensiamo potrebbero essere utili per permettere loro di capire cosa sia successo con Play Therapy Africa Ltd. Quando e se ci verrà chiesto per vie ufficiali dai procuratori o dai giudici di Firenze parleremo con loro attraverso i nostri avvocati e, sempre attraverso canali ufficiali, daremo loro le mail, i documenti e elementi di prova che potrebbero essere utili, o almeno così speriamo e pensiamo”. Da fonti investigative si apprende che gli inquirenti l’avevano convocata, ma lei non si è presentata. Ieri Il Fatto Quotidiano ha cercato di contattare Jephcott, ma non ha ottenuto risposte.
ANDREA GIAMBARTOLOMEI – il Fatto Quotidiano 10 agosto 2018

Il #redditodicittadinanza è la priorità e avrà una corsia preferenziale. Approveremo anche le norme su pensioni d’oro e anticorruzione, oltre a taglio dei parlamentari e #democraziadiretta. Sono convinto che il Tav non serva, decideremo nell’interesse dei cittadini. #cambiamento

09/08/18

Ve lo ricordate #tonynelly? Tal Simone Bonino che fa il bancario nel Torinese e che alcuni giorni fa ha scritto su Twitter il famoso post nel quale raccontava di perdere il lavoro a causa del Decreto Dignità? È una grandissima FAKENEWS. Da querela lui, Repubblica e CdS! #inonda

Ve lo ricordate ? Tal Simone Bonino che fa il bancario nel Torinese e che alcuni giorni fa ha scritto su Twitter il famoso post nel quale raccontava di perdere il lavoro a causa del Decreto Dignità? È una grandissima FAKENEWS. Da querela lui, Repubblica e CdS!



figlio di due donne. Bambino deve avere padre e madre" - lo ha deciso lui che si crede dio,e che devo dire io che manco credo in dio figurarsi in questo prodotto fecale


Gay, il sindaco di Sesto Di Stefano (Fi): “No a registrazione figlio di due donne. Bambino deve avere padre e madre”


ma questi carciofi fattesi uomini e il perchè nessuno lo sa, ha in mente di bambini cresciuti da donne, non che fossero lesbiche ma per necessità, ad esempio durante le guerre chi cresceva i bambini le donne, mica sono cresciuti cretini, oppure non ha presente magari di un padre rimasto vedovo che si cresce i figli e magari con un compagno,fratello ecc, io questa gente non la capisco,il problema credo sia un rinascere della demenza maschilista, un bambino ha bisogno di pane, amore e fantasia e non di stronzi come sto pernacchia di pseudo uomo
ILFATTOQUOTIDIANO.IT
“Un bambino deve avere una mamma e un papà“. Con questa giustificazione Roberto Di Stefano, il sindaco in quota Forza Italia di Sesto San Giovanni, ha annunciato che non accoglierà “la prima richiesta di trascrizione all’anagrafe per un bambino figlio di due madri donne“. Parole che rico...

BECCHI: RENZI VA PROCESSATO PER IL PATTO SUI MIGRANTI #Diffondete



BECCHI: RENZI VA PROCESSATO PER IL PATTO SUI MIGRANTI #Diffondete
IN UN PAESE A CRESCITA 0 OCCORRONO NUOVE POLITICHE PER LA FAMIGLIA
Gli Italiani non fanno più figli e il TurboCapitalismo ha bisogno di nuovi schiavi
GODETEVI IL VIDEO !
Secondo l’ex ministro degli Esteri del governo Letta, Emma Bonino, dal 2014 al 2016 il governo Renzi si sarebbe impegnato per conto dell’Italia, d’accordo con altri governi europei, ad accogliere tutti i migranti che giungevano in Europa.
E fin qui nulla di nuovo, visto che ciò è scritto nero su bianco sugli accordi relativi all’operazione Triton. Il problema sorge se, come ha lasciato velatamente intendere l’ex ministro della Difesa del governo Letta, Mario Mauro, ciò fosse avvenuto in cambio di una maggiore flessibilità da parte dell’Ue sui nostri conti pubblici, circostanza non scritta evidentemente da nessuna parte, ma tutto di un eventuale accordo segreto tra il governo Renzi e l’Ue.
In cambio di una flessibilità, che gli serviva a scopi politici, è possibile che Renzi abbia tradito il Paese, consentendo l’invasione migratoria, indirizzata unicamente sul nostro territorio? Le dichiarazioni della Bonino e di Mauro, se lette insieme, a tanto porterebbero. Molti ne hanno parlato, avanzando critiche anche dure, ma nessuno ha sottolineato un punto decisivo: se un accordo di quel tipo vi è stato, come l’accordo segreto di scambio tra petrolio e migranti a Malta (di cui su Libero si è già data notizia), la cosa avrebbe persino riflessi penali.
<La finalità della condotta non deve essere necessariamente la guerra, ma un qualsiasi atto di ostilità verso lo Stato. E, a quanto pare, di accordi segreti si tratterebbe, visto che Renzi si difende parzialmente dichiarando che gli accordi Triton sono scritti nero su bianco, lasciando senza risposta l’altra parte del problema, quello dello scambio con la flessibilità di cui non si fa nessun cenno in tali accordi.
La norma del codice penale punisce la condotta di chiunque stipuli accordi con lo straniero, di qualsiasi tipo, al fine di indurre lo Stato estero (o più Stati esteri) a muovere guerra o comunque a compiere atti di ostilità verso lo Stato italiano, i quali non necessariamente debbono tradursi in atti di violenza. Quali sono quindi gli «atti ostili»? Le «cessioni di sovranità» rientrano nel novero degli atti ostili puniti dall’art. 243 del codice penale? Si parta dal presupposto che l’articolo citato punisce i delitti contro la personalità dello Stato, quindi contro i suoi tre elementi costitutivi: popolo, territorio e potestà di imperio. Venisse meno anche solo uno di essi, verrebbe meno anche lo Stato. Renzi, in cambio di una flessibilità sui conti, che tra l’altro di fatto non c’è stata, avrebbe ceduto una parte ulteriore della nostra sovranità nazionale. E se qualcuno cede porzioni di sovranità nazionale in segreto, senza accordi trasparenti, compie certamente atto ostile nei confronti e a danno dello Stato. In nome di chi avrebbe agito il governo Renzi per quello scellerato accordo (segreto) con lo straniero? Perché di straniero si tratta, parliamoci chiaro. In nome di chi o di cosa, e con chi, Renzi avrebbe barattato la questione migranti con una maggiore flessibilità sui conti pubblici? E a giovamento di chi?
Al fine di fare chiarezza urgono, a nostro avviso, due cose 1) un pubblico ministero che apra un fascicolo e indaghi sulla vicenda; 2) una commissione parlamentare d’inchiesta che faccia luce su questa brutta storia. La cosa più sorprendente è che tutti ne continuino a parlare, ma nessuno faccia veramente qualcosa. I pubblici ministri sembrano poco interessati e le forze politiche (tutte) anche. Tanto rumor per nulla, in fondo.
Un abbraccio da Ferrari Daniele Attivista M5S
-5:32

Chi ha fatto partire la campagna d'odio (che forse porterà al licenziamento) della capotreno di Trenord che,con toni politicamente non corretti, ha invitato i molestatori a scendere dal convoglio? L'anima bella è Raffaele Ariano, ex blogger della fu Unità.

Chi ha fatto partire la campagna d'odio (che forse porterà al licenziamento) della capotreno di Trenord che,con toni politicamente non corretti, ha invitato i molestatori a scendere dal convoglio? L'anima bella è Raffaele Ariano, ex blogger della fu Unità.
 

ascolti il pm del voto di scambio,80 euro per un voto perchè è voto di scambio,le tv tutte asservite a sta merda, i soldi per i terremotati dove sono finiti e altro, a me Renzi fa solo schifo, è = a Berlusconi

ascolti il pm del voto di scambio,80 euro per un voto perchè è voto di scambio,le tv tutte asservite a sta merda, i soldi per i terremotati dove sono finiti e altro, a me Renzi fa solo schifo, è = a Berlusconi

Attacchi troll, Renzi: “Ho chiesto ai pm di essere ascoltato. Sospetti su molti eventi politici, anche referendum costituzionale”

Puglia non sei sola,Caporalato a Verona coinvolto un medico e un finanziere

All’alba del 9 agosto la Guardia di Finanza di Verona ha eseguito 6 misure cautelari coercitive nell’ambito di una complessa indagine sull’intermediazione illecita e sfruttamento della manodopera, il cosiddetto “caporalato”, nella provincia di Verona.
Colpito un medico e un finanziere
Il provvedimento, emesso dal gip del Tribunale di Verona, su richiesta della locale Procura della Repubblica, ha colpito un medico legale competente in medicina del lavoro e due suoi collaboratori, due impiegati dell’Inps di Verona e un finanziere. Disposto il giudizio immediato per il “caporale”, un cittadino extracomunitario regolarmente residente nel territorio nazionale e titolare di alcune società cooperative operanti nel settore della manodopera agricola e allevamento, con sede nell’Est veronese...

perchè lo deve decidere una compagnia svizzera dove cazzo deve passare la tap, ma abbiamo un minimo di dignità? Poi passa ma paghi il pedaggio e che siano soldoni che se non passi è meglio

Tap, mafia e soldi sporchi dietro il gasdotto

perchè lo deve decidere una compagnia svizzera dove cazzo deve passare la tap, ma abbiamo un minimo di dignità? Poi passa ma paghi il pedaggio e che siano soldoni che se non  passi è meglio, non è nostra la carenza di gas, noi siamo in mezzo al mediterraneo e lo pigliamo dove ci piace, la carenza è per il nord europa e noi non siamo il cesso della merkell/macron, e per intenderci se soldi bisogna spendere si spendano per le energie rinnovabili, magari agevolando ditte italiani, facciamo pannelli, eolico, ed altro e incrementiamo la produzione in italia, così si ha occupazione, e benessere sia materiale per le persone che ambientale, in ultima analisi, passano di quà e poi noi siamo quelli che paghiamo la bolletta più salata al mondo e siccome abbiamo votato per un governo nostro e non delle lobby attenzione alla tav, tap ecc, le vuole l'europa le paga l'europa e le fa sul nostro territorio come vogliamo noi,altrimenti niente, questo fatto di essere il tappeto dove tutti passeggiano a cazzo deve finire, basta svendere l'italia.

Tap, mafia e soldi sporchi dietro il gasdotto

Nel contestato maxi-progetto per portare il gas dell'Azerbaijan in Puglia spuntano manager in affari con le cosche, oligarchi russi e casseforti offshore. L'inchiesta integrale sul'Espresso in edicola domenica

E' sbagliato gli 80 euro, li ha dati Renzi come mancia elettorale in accordo con la Merkell in chiave anti grillina, in cambio ci siamo presi i migranti,costo totale della operazione di voto di scambio 15 miliardi l'anno



E' sbagliato gli 80 euro, li ha dati Renzi come mancia elettorale in accordo con la Merkell in chiave anti grillina, in cambio ci siamo presi i migranti,costo totale della operazione di voto di scambio 15 miliardi l'anno,perchè gli 80 euro non sono andati ai poveri,ma a chi ha un reddito superiore ai 900 euro mensili e inferiore ai 1500, cioè a una fascia della cittadinanza non benestante, ma manco bisognosa, in poche parole all'elettorato pd, con i 15 miliardi di questa operazioni scellerate + il reddito d'inclusione che sono 3 miliardi si fa il reddito di cittadinanza e risparmiando su tutto anche la flt tax, e in culo alla merkel/macron la coppia più brutta al mondo e in culo a tutti quelli che sfruttano i poveracci,migranti compresi e non dimentichiamo la chiesa costa 5 miliardi l'anno, fa, se la fa, la carità a chi vuole lei ma usa i soldi di tutti e non è giusto,non è etico e manco cristiano.

Legge di Bilancio, Palazzo Chigi e i vicepremier smentiscono il Tesoro: “Abolizione degli 80 euro di Renzi? Falso”

Legge di Bilancio, Palazzo Chigi e i vicepremier smentiscono il Tesoro: “Abolizione degli 80 euro di Renzi? Falso”
Sconfessato il ministro Tria che mercoledì in un'intervista aveva parlato di una revisione dell'intero sistema di detrazioni e benefici fiscali spiegando che il bonus Renzi "crea complicazioni infinite". I due vicepremier del governo gialloverde concordano anche sul niet all'ipotesi di non disinnescare del tutto le clausole di salvaguardia sull'Iva bensì rimodulare l'aliquota

Maxi indagine sulla società no-profit. "Milioni di dollari mai arrivati ai bimbi africani"

Maxi indagine sulla società no-profit. "Milioni di dollari mai arrivati ai bimbi africani"

I soldi, secondo l'indagine della procura sarebbero invece finiti in investimenti immobiliari e quote societarie". Uno degli indagati è il cognato di Matteo Renzi 
Firenze, Palazzo di giustizia /NEWPRESSPHOTO

Firenze, 8 agosto 2018 - Oltre 6,6 milioni di dollari con cui Unicef, Fondazione Pulitzer e, con cifre minori, onlus americane ed australiane, credevano di finanziare attività benefiche per l'infanzia e l'assistenza di bambini africani, sotto l'egida di Play Therapy Africa, sarebbero invece finiti in conti bancari personali riconducibili, a vario titolo, ai fratelli Alessandro, Luca e Andrea Conticini di Castenaso (Bologna).
È quanto risulta dagli sviluppi di un'inchiesta della procura di Firenze che ha indagato tutti e tre i fratelli per riciclaggio, e Alessandro e Luca per appropriazione indebita.
In particolare il denaro transitato sui conti privati di Alessandro Conticini sarebbe stato utilizzato in gran parte per cospicui investimenti immobiliari e in misura minore (circa 250mila euro) per l’acquisto di quote di alcune società della famiglia Renzi o di persone ad essa vicine. Alessandro Conticini, assieme al fratello Luca che possiede la firma sui conti italiani dello stesso Alessandro, devono rispondere di appropriazione indebita e autoriciclaggio. Andrea, gemello di Luca e marito di Matilde Renzi, sorella dell’ex premier, è indagato per riciclaggio, per gli acquisti, a nome del fratello Alessandro, di quote di tre società: la Eventi 6 della famiglia Renzi, la Quality Press Italia e la Dot Media di Patrizio Donnini e di sua moglie Lilian Mammoliti. Queste operazioni risalgono al 2011. Alla Eventi & sono arrivati 133 mila euro, alla Quality Press Italia 129 mila, alla Dot Media 4 mila.
Play Therapy Africa è un ente che fa assistenza ai bambini. In base a rogatorie internazionali i pm Luca Turco e Giuseppina Mione hanno ricostruito l'entità delle somme che sarebbero state dirottate sui conti e da qui, in buona parte, ad investimenti immobiliari all'estero, come in Portogallo. L'inchiesta è nata da segnalazioni per movimenti bancari anomali in Emilia e dai dubbi di Monika Jephcott quando era direttrice di Play Therapy ltd Londra, la casa madre.
Un’accusa che l’avvocato Federico Bagattini, che assiste tutti e tre i fratelli, oltre a essere il legale dell’ex premier e del babbo Tiziano, respinge risolutamente, facendo rilevare che nessuna delle organizzazioni che hanno donato contributi di beneficenza alla Play Therapy Africa Ltd, di cui Conticini – impegnato da anni nelle attività di aiuti umanitari – era socio e direttore, «ha fatto la benché minima denuncia nei suoi confronti». Risulta comunque che la Procura fiorentina abbia rivolto un’altra rogatoria ai principali ‘benefattori’ Usa quali Fondazione Pulitzer e Unicef prpprio per sapere se intendono procedere con una querela nei confronti dei Conticini. I tre fratelli peraltro erano già stati ‘invitati a comparire’ davanti ai pm fiorentini il 21 maggio scorso ma il 14 giugno all’ora fissata, le 4 del pomeriggio, non si era presentato nessuno dei tre fratelli non si era presentato nessuno dei tre fratelli. Una ‘formula’ per dire che intendevcano avvalersi della facoltà di non rispondere nella loro veste di persone sottoposte a indagini. Alessandro Conticini, che vive all’estero, è stato il rappresentante dell’Unicef ad Addis Abeba, poi si è avvicinato alla Associazione per la Play Therapy di Londra con la quale ha costituito la Play Therapy Africa, e fra il 2008 e il 2016 ha raccolto appunto circa 10 milioni di dollari di fondi destinati ai bambini africani.

08/08/18

Moavero, FICO E FONTANA il triunvirato delirante del governo, si diano una calmata, ascoltino la gente, meno ideologie e più realtà per favore

 

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Moavero

 NON CI STANNO CON LA TESTA PERCHè è GENTE CHE è STATA SEMPRE LONTANO DAL POPOLO, BASTA VEDERE LE LORO STORIE PERSONALI, DALL'ALTO DEL LORO BENESSERE CHE POI è SOLO UN SOPRUSO LO SI SA STIPENDI STATALI A CIFRE ESORBITANTI CHE è COLPA DEI PRECEDENTI GOVERNI E SONO TUTTE DA RIVEDERE COMINCIANDO DA LUI ,AMBASCIATORI,GENERALI,  GRANDI CAPI DELLA BUROCRAZIA,MAGISTRATURA, CONSULTE,CONTRO CONSULTE, E VARIE , TUTTO QUELLO CHE è STATO E PAGA IL CITTADINO,OSSIA QUESTA è GENTE CHE NON SA CHE VUOL DIRE DISAGIO E DETTANO REGOLE SENZA SAPERE PER CHE COSA.
COMINCIAMO A PARLARE D'IMMIGRAZIONE, SE REGOLATA PERCHè NO,PERò REGOLARLA A SECONDO DEI BISOGNI DEL PAESE OSPITANTE, OSSIA SOLO COSì DAI LAVORO E DIGNITà AL MIGRANTE, NON IMMIGRAZIONI ALL'ARREMBAGGIO E GESTITE DALLE MAFIA DELLE COOPERATIVE E CHIESA, MA POI SE L'ITALIA IN 10 ANNI NE HA PRESI DAL MONDO INTERO MI PARE UN 5 MILIONI CHE VUOI DI PIù, DI PIù C'è SOLO FARE FUORI GLI ITALIANI E FARE POSTO AGLI STRANIERI,NON SIAMO L'AMERICA, NON ABBIAMO GRANDI SPAZI,ABBIAMO UN'ECONOMIA IN AGONIA, ABBIAMO PARASSITI DA MANTENERE, OLTRE ALLO STATO E ALLA SUA ELITE CHE MI PARE CONSTA DI 3 MILIONI DI INDIVIDUI, CHE SONO TUTTO L'APPARATO CHE GESTISCE IL PAESE, REGIONI,PROVINCE CHE SONO RIMASTA DI FATTO ENTI, ENTINI, E VARIE, POI C'è LA CHIESA CHE CI COSTA 5 MILIARDI L'ANNO,IO ATEA DEVO PAGARE PER IL DIO DI CHI CREDE, ADESSO CI DEVI AGGIUNGERE I COSTI PER L'ISLAM MA SE CREDI IN UN TUO DIO, TE LO VUOI MANTENERE O TE LO DEVO MANTENERE IO?I SINDACATI 3 MILIARDI, LE FORZE ARMATE 24 MILIARDI, CHE SI SONO IMPORTANTI,MA SONO IN PREVALENZA GENERALI TUTTI E DI CARRIERA,OPERE PUBBLICHE CHE POI SONO TANGENTI E MAFIA, IN QUESTO MONDO CHI VUOI OSPITARE, CHIUDI LE FRONTIERE LAVORI PER MIGLIORARE E POI DOMANI SI VEDRà.
IL RESTO IO DA QUESTO MINISTRO MI ASPETTAVO UN MINIMO DI SAGGEZZA E LO SO CHE FA POLITICAMENTE CORRETTO DIRE SI AL MIGRANTE, MA POI VEDI FOGGIA E I MORTI PER RACCOLTE DI POMODORI MAFIOSI E VEDI STUPRI PERCHè SONO PER LA MAGGIORE MASCHI E UN Pò SELVATICI CREDONO CHE LA DONNA SIA UNA PREDA, I VALORI CHE SONO DIFFERENTI,IO MAI MI Sottometterò ALLA LEGGE ISLAMICA, PIUTTOSTO SCENDO IN PIAZZA E FACCIO CASINO, POI ARRIVA LUI BORGHESI DI NASCITA A DETTARE A ME CHE DEVO FARE, GLI DICO CON Semplicità IO NEL GOVERNO VEDO UN TRIUNVIRATO DI PERSONE DELIRANTI LUI MOAVERO,FICO E FONTANA SONO FUORI DAL TEMPO,DAL MONDO DALLA REALTà,NON LI SOPPORTIAMO PIù

Moavero per l'anniversario di Marcinelle: "Siamo stati stranieri nel mondo cercando lavoro. Ricordiamocelo quando vediamo arrivare i migranti in Europa"

Il ministro degli Esteri manda un messaggio agli italiani all'estero nel giorno in cui si ricordano i 262 minatori, di cui 136 italiani, morti in Belgio


https://it.wikipedia.org/wiki/Enzo_Moavero_Milanesi

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Enzo Moavero Milanesi, la cui famiglia è originaria di Cavenago d'Adda, discende da Ferdinando Bocconi, fondatore dell'omonima università milanese. Nel 1977 si è laureato con lode in Giurisprudenza presso l'Università degli Studi di Roma "La Sapienza". In seguito, ha proseguito i suoi studi in Belgio al Collegio d'Europa di Bruges, dove si è specializzato in Diritto Comunitario. Nel 1983 ha frequentato un corso di Diritto Internazionale all'Università del Texas di Dallas. Dal 1977 al 1979 ha prestato servizio nella Guardia di Finanza con il grado di Sottotenente di Complemento, ricevendo un Encomio Solenne.
È stato Professore Incaricato di Diritto Comunitario presso l'Università "La Sapienza" e la LUISS dal 1993 al 1996. In seguito, dal 1996 al 2000, ha insegnato presso l'Università commerciale Luigi Bocconi di Milano (1996-2000) e dal 2002 al 2006 è tornato alla Sapienza.
Dal 1995 al 2000 è stato scelto quale Capo di Gabinetto da Mario Monti, al tempo Commissario Europeo, prima al Mercato Interno e poi alla Concorrenza. Dal 2002 al 2005 è stato Vicesegretario Generale della Commissione Europea.